Politica

Trecastagni, polemica aperta tra comitato cittadino e commissari

Anche in piena emergenza coronavirus c’è spazio per la polemica politica. Un segnale che, nonostante tutto, la vita continua. La risposta da parte dei commissari che gestiscono attualmente il Comune di Trecastagni fa arrabbiare il “Comitato per Trecastagni”, presieduto dall’avvocato Davide Tripodi e che vede tra i suoi componenti diversi ex amministratori, tra i quali l’ex consigliere provinciale Edmondo Pappalardo candidato alle ultime elezioni contro Giovanni Barbagallo, che poi è stato eletto. Nei mesi successivi il comune fu poi sciolto per presunte inflitrazioni mafiose. Atto poi rivelatosi incautamente avventato e giuridicamente infondato perché né sindaco, né assessori e neppure consiglieri erano indagati ma le accuse riguardavano solo un paio di dipendenti. Si sarebbe dovuto votare in questa primavera ma l’emergenza Coronavirus ha costretto al rinvio.
Tornando alle vicende attuali, il Comitato aveva chiesto ai commissari l’attivazione di un numero verde e di un indirizzo di posta elettronica da mettere a disposizione dei cittadini per qualsiasi problema legato all’emergenza Coronavirus. La riposta, affidata ad una nota, è stata che è assolutamente inutile perché “sono assolutamente disponibili, soprattutto nelle sezioni FAQ appositamente istituite a beneficio della collettività tutte le informazioni di carattere generali sull’epidemia in corso e sulle norme di comportamento da assumere in relazione alle diverse esigenze che si dovesse presentare. Sul sito web istituzionale di questo Comune sono e saranno disponibili, quindi, solo le informazioni e gli avvisi alla cittadinanza che rivestano interesse prettamente locale”. Per quel che riguarda la richiesta dell’email “si fa presente che è a disposizione dei cittadini per le comunicazioni con questo Ente il medesimo indirizzo di posta elettronica al quale è pervenuta la nota che con la presente si riscontra”. E conclude la nota: “Quanto, infine, all’informazione, con cadenza periodica ravvicina sullo stato dei contagi nel territorio trecastagnesi, è superlfluo puntualizzare che i dati in questione, per il loro intrinseco carattere di estrema sensibilità, sono assolutamente protetti dalle vigenti norme che tutelano la privacy e non possono formare, oggetto, quindi, di pubblica divulgazione”.
Risposta che suscita le ire di alcuni ex amministratori (Edmondo Pappalardo, Rosario Di Stefano, Salvo Finocchiaro) che contestano ai commissari un atteggiamento costante di “superiorità e di distacco”. Scrive Pappalardo sul suo profilo Facebook: “Vi ricordo che se avete provato a fare la sanificazione per le vie del paese è grazie agli imput che sono stati lanciati dal Comitato per Trecastagni, da ex amministratori (Concetto Russo e Raffaele Trovato) e da semplici cittadini. Vi ricordo che se è stato attivato il COC (Centro operativo comunale) – tra l’altro attivo solo sulla carta e non confacente agli scopi dello stesso – è grazie al sottoscritto, Alfio Nicolosi e a tanti altri ex amministratori (Rosario Di Stefano, Salvo Finocchiaro, Nuccio Russo etc). Vi ricordo che s’è si è attivata una catena di solidarietà tra i cittadini verso le famiglie più bisognose è grazie al gruppo Trecastagni aiuta Trecastagni capitanati dall’amico Joe Faro e Nunzio Papotto, con l’ ausilio delle nostre splendide associazioni di volontariato (Protezione Civile, Misericordia e Caritas) e l’avallo dei nostri parroci. Vi ricordo infine che se è stata fatta richiesta da parte del Comitato per Trecastagni, di conoscere l’entità di eventuali casi di contagio nel paese è soltanto per assumere atteggiamenti più responsabili, e non per sapere i nominativi dei contagiati. Ci auguriamo un’atteggiamento più collaborativo e di maggiore vicinanza nei confronti dei cittadini in un momento di emergenza come questo”.

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