Sistema sociale e Covid 19: la piattaforma di Cgil, Cisl e Ugl
Le segreterie provinciali di Cgil e Cisl hanno presentato all’amministrazione comunale di Catania la piattaforma per la contrattazione sociale “Un patto per la salute e la coesione sociale per Catania”, in occasione dell’incontro del Comune con le parti sociali e le centrali cooperative per le questioni del welfare e della ripartenza in sicurezza della scuola. Alla piattaforma ha dato la propria adesione anche la segreteria provinciale dell’Ugl.
Le delegazioni sindacali erano rappresentate, per la Cgil di Catania, il segretario generale Giacomo Rota e le segretarie territoriali Rosaria Leonardi e Giuseppina Rotella; i segretari generali provinciali Tino Renda (Flc Cgil), Salvatore Cubito (Fp Cgil), Carmelo De Caudo (Spi Cgil); Margherita Patti segretaria territoriale Spi Cgil. Per la Cisl di Catania, il segretario generale Maurizio Attanasio; con i segretari generali provinciali Armando Coco (Cisl Fp), Pietro Guglielmino (Fnp Cisl), Ferdinando Pagliarisi (Cisl Scuola) e Rita Ponzo (Fisascat Cisl).
Per l’Ugl di Catania, il segretario generale Giovanni Musumeci e Giusy Fiumanò (Ugl Scuola) che hanno ribadito la necessità di affrontare le questioni del welfare e della scuola nella loro complessità in un’ottica di rete. «Occorre lavorare assieme su tutto il sistema – hanno sottolineato – per evitare di perdere un’occasione di rilancio che difficilmente si ripresenterà».
I temi affrontati e approfonditi nella piattaforma elaborata e proposta da Cgil e Cisl, consegnata all’amministrazione comunale, ridisegnano un nuovo modello di sistema dei servizi sociali alla luce delle disfunzioni e delle debolezze del sistema socio-sanitario messe a nudo dall’emergenza da Covid 19.
«Si tratta di un modello più funzionale e adeguato – hanno rimarcato le segreterie di Cgil e Cisl – per rispondere alle nuove fragilità sociali, alle questioni della scuola e della disabilità, alla ripartenza in sicurezza dei servizi di tutela per i soggetti più esposti, con le azioni rivolte agli studenti e ai lavoratori del settore di assistenza alla Comunicazione degli asili nido; proposte per l’emergenza abitativa, le periferie e per tanti altri temi di emergenza sociale. Il tutto in armonia con le tre “E” cui devono rispondere i servizi erogati dalla pubblica amministrazione: Efficienza, Efficacia ed Economicità».
«Per la scuola, tale è la complessità dei temi che la riguardano – hanno aggiunto – per cui abbiamo chiesto al sindaco Salvo Pogliese e all’assessore Barbara Mirabella di trattare i temi della scuola in sede separata in una prossima riunione, che dovrebbe tenersi il 13 luglio. È necessario infatti un approfondimento dei temi, in quanto esistono competenze nazionali intrecciate con quelle del Miur e questioni legate all’edilizia scolastica che non possono essere risolte in due mesi.
«L’impegno che chiederemo, invece, all’amministrazione comunale è di realizzare un modello scuola post-Covid che però tenga conto del Covid. E che quindi siano approntati due piani di interventi: uno emergenziale per la ripartenza di settembre e uno più a lungo termine, che sfrutti i fondi che arriveranno al Comune, per avere scuole più dignitose anche dopo la pandemia».