Politica

Proprio alla Lega l’assessore ai Beni Culturali?

Uno scongiuro va fatto a Musumeci, il colonNello: alla Lega l’assessorato ai Beni Culturali non s’ha da dare. Non è certo un assessorato minore, per così dire, e non è certo insignificante e né marginale, perché appunto dell’assessorato ai Beni Culturali si sta parlando.
L’appello è arrivato da più parti a salvaguardia della nostra identità, della nostra essenza di essere siciliani, della nostra storia e dunque la nostra cultura. Orgoglio e dignità: ecco la fierezza di un popolo, appello dopo appello.
Ora, la domanda va domandata: proprio quell’assessorato, proprio quello che fu di Sebastiano Tusa, deve esser oggetto di “spartizione”?
A dirla tutta, la scelta, è notizia di questi giorni, pare sia ricaduta su un tal Matteo Francilia, candidato alle ultime regionali con Fabrizio Micari e passato, folgorato da non si sa cosa, alla Lega di Salvini.
Pure un trasformista, insomma.
Da sinistra a destra, Francilia, e che destra, quella antimeridionale e quella razzista: del resto, se come pare vi sia stata la combine tra Giancarlo Micciché e Stefano Candiani, di che stupirsi?
Micciché infatti pare non abbia voluto cedere l’assessorato all’agricoltura, manco l’avesse avuto in dote dallo zio d’America, e si mormora per ragioni di “prestigio”; e poi c’è Candiani, dicevamo, che dal varesotto con furore vuol piazzare il colpo… giusto, giusto ai Beni Culturali?
Musumeci, il colonNello impedisca questo scempio: riunisca i notabili e ritorni sui suoi passi, lasci i Beni Culturali a chi ha competenza; magari faccia un’ordinanza, una delle mitiche cui c’ha abituato. Se la Lega piace così tanto al presidente, gli dia l’assessorato all’economia, così da arricchirci e così da sentirci meno inferiori di come Vittorio Feltri, che della Lega è ispiratore, ci ritiene.

La dichiarazione del presidente Nello Musumeci: “È stata un’intensa giornata di lavoro, conclusasi con la disponibilità della Lega, a entrare in Giunta, su mia richiesta: ne sono felice perché mi é stata vicina fin dalla mia candidatura. Sono certo che, adesso, il centrodestra al completo saprà dare ulteriore impulso alle grandi riforme, in un rapporto sempre più sinergico tra governo e Assemblea regionale, comprese le forze dell’opposizione che vorranno essere propositive. I siciliani hanno voglia di ricominciare e noi dobbiamo sapere interpretare, sempre meglio, il loro grande desiderio di uscire dall’incubo dell’epidemia e guardare al futuro con rinnovata speranza”.

Matteo Salvini, segretario nazionale Lega Nord: “La Lega vuole lavorare sempre di più e sempre meglio per la Sicilia: per questo siamo orgogliosi di entrare nella giunta del governatore Nello Musumeci per occuparci di Beni culturali e Identità siciliana. Tra le altre cose avremo l’onore di gestire le soprintendenze provinciali e quella del Mare, i 14 parchi archeologici, con i teatri di pietra e i templi, per non parlare dei musei regionali e delle straordinarie biblioteche di Palermo, Catania e Messina. La Sicilia, con la sua storia e la sua cultura, è un vanto per l’Italia: siamo orgogliosi di entrare nel governo regionale, prima volta nella storia, per confermare le capacità amministrative delle donne e degli uomini della Lega, al servizio dei siciliani e del cambiamento. Primi obiettivi: basta burocrazia e più lavoro”.

Stefano Candiani, segretario della Lega in Sicilia: “Il nostro ingresso ha un forte senso politico, perché intendiamo imprimere una svolta nella direzione della sburocratizzazione della macchina regionale, attraverso l’assessorato, ma anche in tutte le questioni amministrative che si porranno. Se nella visione di qualcuno, l’ingresso della Lega nell’esecutivo poteva rappresentare il pretesto per scompigliare le carte del governo regionale in un momento così delicato per la Sicilia, la Lega ha chiarito che la priorità è, invece, affrontare le questioni che stanno a cuore ai cittadini, specie in un momento così difficile dovuto agli effetti provocati a tutti i livelli dal covid19. Una priorità che abbiamo posto a tutta la maggioranza, che ha mostrato di condividere con grande senso di responsabilità, apprezzando invece come l’ingresso della Lega rappresenti una spinta per l’attività dell’intera giunta regionale”.

Secondo alcune indiscrezioni il nuovo assessore dovrebbe appunto essere l’attuale sindaco di Furci Siculo, Matteo Francilia, che nel 2017 si presentò alle Regionali con i Centristi per Micari, lista promossa da Angelino Alfano, ovviamente a sostegno del candidato del centrosinistra Fabrizo Micari allora opposto proprio a Nello Musumeci.

L’assessorato regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana era rimasto vacante, ed assunto a interim dal Presidente della Regione, dopo la tragica morte di Sebastiano Tusa avvenuta in Etiopia il 10 marzo 2019.

Molte e autorevoli le reazioni negative, dal mondo della politica ma anche da quello della cultura.

Enzo Bianco, presidente del consiglio nazionale dell’Anci e consigliere comunale di Catania: “Questa proprio non la capisco. Anzi è di una gravità inaudita. Hanno reso noto, al termine di un summit della maggioranza che “regge” la Regione Siciliana che la Lega di Matteo Salvini entra nella Giunta Musumeci e prenderà l’assessorato alla Cultura, ai Beni Culturali, allla Identità siciliana. Non è una battuta. La Lega poteva entrare in Giunta, caro Nello Musumeci, ma non la Cultura. L’identità culturale ad un partito che sino a ieri (ed anche oggi!) ha manifestato pregiudizi e disprezzo per la nostra storia. Questo no, Nello! È un errore grave. Peggio ancora: non sappiamo chi sarà. Sarà scelto dai leader della Lega. Senza che il Presidente dica nulla. Neppure nella Prima Repubblica. Un errore grave. Una delusione cocente”.

Claudio Fava, presidente della Commissione Regionale Antimafia: “Dall’Udc, al centrosinistra, alla Lega: se l’identità siciliana per Musumeci è il trasformismo, Matteo Francilia sarà l’uomo giusto nel posto giusto”.

Lidia Adorno, consigliere comunale di Catania M5S: “Presidente, era questo il progetto che avevi in mente per rendere bellissima la nostra isola? Pensi che se i siciliani avessero saputo a chi avresti affidato la nostra identità culturale, ti avrebbero votato? E ora prima i siciliani o i padani? Mai, così in basso!!!”.

Lanfranco Zappalà, consigliere comunale di Catania PD: “Mentre il Paese è in crisi il l Governo Siciliano nomina un assessore della Lega ai Beni Culturali. Con questa notizia, credo che la parola ‘dignità’ possa sparire letteralmente dal vocabolario. Fa bene Salvini oggi ad esultare, ha capito quanto siamo imbecilli. Spero che tra un mese la Regione Siciliana possa nominare pure Feltri. Cosi il centrodestra la fa completa. Caro Musumeci: i beni culturali e l’identità siciliana appartengono al popolo siciliano”.

Gianfranco Pappalardo Fiumara, musicista: “Onorevole Nello Musumeci, io mi vergognerei. Proprio da Lei non me lo aspettavo. Affidare la nostra identità siciliana ad un leghista. Povero professore Tusa, i siciliani e la sua memoria non lo meritano. Vuole che le battiamo le mani? Confido in una speranza: che possa provare un certo disagio”.

Graziella Priulla, docente universitaria: “Per fortuna Camilleri non vedrà celebrare il culto del dio Odino tra i quattro sassi di Agrigento”.

Nella foto: Nasreddin Khoja Guha ossia Giufà. personaggio della favolistica araba-siciliana.

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