Spettacoli

Nelle Gole, l’abbraccio della Sicilia a Odisseo

Il regista Giovanni Anfuso l’aveva sottolineato che, in occasione dell’anteprima di Odissea nelle Gole dell’Alcantara, ad affascinare il pubblico, formato per la stragrande maggioranza da giornalisti, fosse stata la figura del migrante Ulisse.
E l’affermazione trova conferma nelle dichiarazioni rilasciate proprio dai cronisti di spettacolo, come Giovanna Caggegi, secondo la quale “questo lavoro ci ricorda ancora una volta, attraverso le parole di Alcinoo, che l’ospitalità è un dovere umano e anche un dovere divino”.
“Per i Greci – ha aggiunto – il valore dell’ospitalità era importantissimo. Noi siamo in qualche modo eredi dei Greci e la Sicilia è una terra d’accoglienza. Questo luogo, le Gole dell’Alcantara, fa da cornice spettacolare al mito di Ulisse. Che poi è la metafora del viaggio senza confini. Un viaggio dentro e fuori di sé”.
“Si trascorre – ha dichiarato Francesco Santocono, giornalista e autore teatrale – un’ora davvero piacevole che dà modo di riflettere, visto che il tema trattato è di grande attualità: quello dei migranti, delle genti che si spostano ancor oggi nel Mediterraneo, senza sapere cosa troveranno in mare e se raggiungeranno un porto”.
“Uno spettacolo che consiglio – ha sottolineato -, godibile e ben fatto, grazie a Giovanni Anfuso che è sempre straordinario come regista.
Per Salvatore Cannata, direttore dell’emittente Video Regione, si è trattato di “uno spettacolo bello, in una cornice affascinante”. “Il racconto del viaggio di Ulisse – ha spiegato -, adattato perfettamente inserendo i momenti più importanti, ha per protagonista un naufrago. E l’applauso che il pubblico gli rivolge dà senso compiuto a quanto narrato”. “Noi – ha aggiunto – siamo la Sicilia, una terra che accoglie, capace d’abbracciare. E con questo spettacolo ci siamo idealmente abbracciati tutti. Grazie a questa cornice unica e ad attori che, in scena, ci hanno fatto davvero rivivere il mito”.
Per Lucio Di Mauro, altro giornalista specializzato nello spettacolo, sono stati “Sessanta minuti intensi, belli, interessanti”. “Inoltre – ha detto – la nostra amata Isola è un set cinematografico, o, in questo caso, una scenografia teatrale, naturale. Le Gole dell’Alcantara hanno offerto un valore aggiunto a quest’opera ammirevole sotto ogni punto di vista”. “Assistere a quest’Odissea così coinvolgente – ha concluso – è stato come osservare un diamante in tutte le sue sfaccettature. Uno spettacolo da non perdere, in cui gli attori sono tutti bravissimi”.
Il cast dell’Odissea è composto da Davide Sbrogiò (Odisseo maturo), Liliana Randi (Atena ed Euriclea), Angelo D’Agosta (Odisseo giovane), Salvo Piro (Omero), Giovanna Mangiù (Penelope/Circe), Luigi Nicotra (Telemaco), Corrado Drago (Alcinoo/Eumeo), Pietro Casano (Zeus/Antinoo) e Alberto Abbadessa (Euriloco).
In scena ci sono poi Proci, ciurma, sirene e ancelle: Alessandro Caruso, Gabriele D’Astoli, Giuliana Giammona, David Marchese, Luca Micci, Davide Pandolfo, Francesco Reale, Alessandra Ricotta, Francesco Rizzo e Ilenia Scaringi. La voce fuori campo è di Davide Pandolfo. Aiuto regista è Agnese Failla
Elementi scenici e costumi sono di Riccardo Cappello, Nello Toscano, firma le musiche, Fia Distefano le coreografie e Vito Giuffrida le sculture. Il light designer è Alberto Russo.
Il grande successo dello spettacolo ha portato a un incremento della vendita dei biglietti, disponibili sia on line attraverso il circuito Boxoffice Sicilia (si può anche chiamare il centralone allo 095.7225340), sia nel Botteghino delle Gole, aperto dalle 19 nei giorni degli spettacoli, che prevedono otto repliche a settimana fino al 23 agosto con due spettacoli a sera: alle 20.30 e alle 22.15. Per qualunque tipo di informazione, il numero di Buongiorno Sicilia, il 347 638 0512, sarà attivo tutti i giorni dalle nove alle ventuno per ricevere sia telefonate sia messaggi Whatsapp.
Curiosità sullo spettacolo, insieme a tanti commenti, potrete trovarle sulla pagina ufficiale di Facebook dell’Odissea: https://www.facebook.com/OdisseaDiOmeroOfficial/.

La foto è di Santo Consoli.

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