La politica che non vorremmo mai vedere
Le reazioni alla conferenza stampa del premier Giuseppe Conte sui provvedimenti relativi alla Fase 2 dell’emergenza Coronavirus fanno capire come le prese di posizione di Lega e centrodestra, nelle scorse settimane, fossero funzionali a posizioni politiche e disegni elettorali. Ovviamente, si può non essere d’accordo con le misure enunciate ma certamente non lo può essere chi fino a poche ore prima ne aveva richieste di più stringenti. Invece, smentendo se stesso e quando detto prima, le critiche a Conte si sono sollevate perché non ha aperto a sufficienza. Vero è che in Sicilia ci saremmo aspettati qualcosina in più ed è dura continuare in questa infinita quarantena ma se è necessaria… pazienza. Al limite, ma questa è una considerazione che deve trovare azione nel prossimo futuro, qualche dubbio sulle reali capacità dei consiglieri di Conte sembra essere legittimo, considerato che molti di loro appartengono alla casta dei raccomandati, cooptati e altro simile, com’è purtroppo da prassi in questo nostro Paese, visto che non c’è quasi nessuno nella pubblica amministrazione, e tra i vari incarichi, qualcuno che abbia derogato a questa ferrea legge. Un pletora di “petti gonfiati”, incapaci, impreparati, ignoranti e presuntuosi dove l’intelligenza, la professionalità e la cultura sono un accidente isolato e assolutamente casuale. Ma questa è l’Italia di oggi. In Germania, dove le cose non vanno così, i morti sono stati appena un decimo dei nostri. Anche se qualcuno, anche dinnanzi alla più lampante verità cercherà in qualsiasi modo di confutare il fatto. Altra brutta pagina riguardante la politica è stata l’infelice trovata dell’assessore regionale al Turismo, Manilo Messina, che ha montato un “meme”, lo chiamano così i ragazzi moderni, su Giuseppe Conte. I primi a trovarlo inappropriato sono stati i lavoratori del mondo del turismo, schiantato da questa emergenza. Durissimo il presidente della Commissione regionale antimafia Claudio Fava: “Con la Sicilia in ginocchio, dilettarsi nei fotomontaggi denigratori nei confronti dei Presidente Conte è già ridicolo. Se a farlo è l’Assessore regionale responsabile per uno dei settori più colpiti, quello del turismo, si tratta di un comportamento irresponsabile che indica l’assenza della benché minima cultura istituzionale, soprattutto quando si fa parte di una Giunta che non riesce nemmeno ad organizzare il semplice invio delle domande per la cassa integrazione. L’assessore Messina si ricordi, se ne è capace, di essere alla guida di un comparto che oggi sta soffrendo, con migliaia di posti di lavoro a rischio. Se non ne è capace, è meglio che se ne vada”. A lui si accodano tutte le forze di opposizine, Partito Democratico e Italia Viva, che ne chiedono le dimissioni o, addirittura. il ritiro delle delega da parte del presidente della Regione siciliana Nello Musumeci.
Messina si schernisce e definisce la cosa solo una boutade. Ecco cosa scrive sul suo profilo Facebook: “Si stanno alzando polemiche, dai soliti noti, per una vignetta ironica che ho postato ieri sul Premier Conte. È ovvio che la satira in questo paese, almeno fino a questo momento, è consentita. Non vi è alcuna offesa per nessuno ma un semplice modo per sdrammatizzare le ulteriori condizioni cui ci costringe il Governo nazionale”. Tutto normale.
E’ sicuramente molto più seria la proposta avanzata dal Presidente della Commissione Affari Istituzionali all’Ars, Stefano Pellegrino, di Forza Italia.
“Con mozioni ed ordini del giorno presentati in data odierna con il gruppo di Forza Italia, è stato chiesto, con spirito di collaborazione, al Governatore Musumeci, di adottare nuove e diverse misure adeguate all’attuale favorevole quadro epidemiologico della Sicilia. In particolare, per venire incontro al comune senso di pietà verso i defunti, si rende opportuna la riapertura delle aree cimiteriali. Peraltro, ciò consentirebbe una spinta per l’avvio delle attività florovivaistiche, considerato che a tale comparto sono stati assegnati, in commissione bilancio, 20 milioni di euro per gli enormi danni derivati dall’interruzione o drastica riduzione delle attività a causa della pandemia. È stata altresì chiesta l’abolizione per l’anno 2020, nell’interesse dei tanti agricoltori ed aziende agricole, dei versamenti relativi ai ruoli istituzionali ed irrigui emessi dai consorzi di bonifica siciliani. Al riguardo, occorre dare un significativo aiuto agli agricoltori ed alle tante aziende agricole a rischio default, tra l’altro nell’impossibilità finanziaria di poter affrontare la nuova campana di produzione”.
“Sarà anche sollecitata – continua il Parlamentare – l’apertura di bar, ristoranti, attività commerciali, piccole imprese e dei centri di servizi alla persona – parrucchieri, estetisti e simili – e agli animali di affezione, con le adeguate misure per il rispetto delle norme di contenimento sociale. Si ritiene necessaria la riapertura dei centri di riabilitazione dei bambini, specie per gli affetti da autismo con terapie in corso. In tal caso, gli assembramenti saranno evitati disponendo le opportune prenotazioni e regolamentando gli accessi alle strutture”.
“Solo così – conclude Pellegrino – si potrà sostenere il rilancio economico-sociale della nostra Regione e la ripresa della primaria attività turistica e dei servizi ricettivi, visto che il decorso della crisi pandemica in Sicilia è risultato diverso e meno allarmante di quello delle altre regioni, specie del nord. Di certo, con tutto lo spirito di solidarietà che ci ha contraddistinto nella prima fase epidemica, non possiamo attendere per ripartire che il favorevole tasso epidemiologico – già pari a zero per alcune provincie della nostra Isola – venga raggiunto dalle altre regioni”.