Crolla il mercato dell’auto in Europa Occidentale
E’ il peggior calo di sempre fatto registrare dal mercato delle autovetture nell’Europa Occidentale: ad aprile -78,3%. Le immatricolazioni sono scese da 1.345.181 dell’aprile 2019 a 292.182 dell’aprile scorso e tutti i mercati nazionali dell’Europa Occidentale sono in calo. La contrazione più contenuta è quella del piccolissimo mercato norvegese (-34%), mentre il calo più drammatico lo fa registrare l’Italia (-97,6%), che batte sul filo di lana il Regno Unito (-97,3%).
La causa principale di questi risultati catastrofici è naturalmente l’emergenza coronavirus, anche se va sottolineato che il mercato auto dell’Europa Occidentale era già debole anche prima del manifestarsi della pandemia. Come si è accennato, la situazione peggiore è quella dell’Italia e – afferma Gian Primo Quagliano, presidente del Centro Studi Promotor – le prospettive per i prossimi mesi restano cupe. E ciò per il fatto che il Decreto Rilancio ha completamente ignorato l’esigenza, avvertita ovunque in Europa, di rilanciare la domanda di autovetture con incentivi alla rottamazione che prevedano pure l’acquisto di vetture nuove di ultima generazione con alimentazione tradizionale. E non solo. Mentre emerge ovunque con grande chiarezza che l’automobile è il mezzo di trasporto più sicuro per evitare il contagio da coronavirus, nel nostro Paese si sta assistendo ad una gara tra amministrazioni pubbliche di vario livello per introdurre nuove limitazioni alla circolazione di autovetture con sovrano disprezzo dell’esigenza assolutamente prioritaria di salvaguardare la salute pubblica.
Venendo alla situazione degli altri quattro paesi che, insieme all’Italia, costituiscono il gruppo dei maggiori mercati dell’Europa Occidentale, va detto innanzitutto che il risultato meno catastrofico è stato quello della Germania (-61,1%), dove però nell’ultima decade di aprile le concessionarie erano aperte. E ciò senza, peraltro, produrre un sostanziale miglioramento del quadro delle vendite, come afferma Reinhard Zirpel, Presidente dell’associazione dei costruttori di auto della Germania, che ha anche affermato che “a breve termine sarà inevitabile un programma di stimoli economici all’automobile”. Peggio della Germania hanno fatto la Francia (-88,8%), la Spagna (-96,5%) e il Regno Unito (-97,3%), mentre ovunque si invocano incentivi all’automobile di cui, tra l’altro, si sottolinea il grande ruolo per prevenire il contagio da coronavirus.