Food & Wine

Vino e agroalimentare: da Pachino per conquistare nuovi mercati internazionali

«Ci sono tutti i presupposti per fare un ottimo lavoro legato allo sviluppo del territorio, dei prodotti e della comunità. Ho visto anche i rappresentanti di enti pubblici e banche molto coinvolti. Ora si procederà con i vari step per ottenere il riconoscimento e per inaugurare la creazione di un nuovo Distretto del cibo in Sicilia, che parta proprio da Pachino». Con queste parole Fabrizio Velocci, responsabile dell’Ufficio finanza agevolata agroalimentare e pesca di Agri Rete Service, ha annunciato, durante il focus “La filiera del vino e del cibo” che si è svolto ieri (12 febbraio) presso il Circolo Soci BCC Pachino, la creazione di un nuovo strumento di rilancio aggregativo. Un importante traguardo che soddisfa pienamente Walter Guarrasi, presidente di Vivi Vinum Pachino, che da anni favorisce la cooperazione e lo sviluppo del territorio mettendo in rete cantine, istituzioni, imprese, scuole, associazioni e professionisti del settore: «Abbiamo fatto un lungo percorso di lavoro in questi due anni con “Vino Connect Sicilia”, il nostro progetto che ha dato vita all’“animazione” del territorio sia dal punto di vista sociale che economico, e questa sera usciamo da questa conferenza con una grande intesa: quella di realizzare nel nostro territorio il Distretto del cibo».

Tra le aziende siciliane presenti all’evento, si respira entusiasmo, voglia di cooperazione e desiderio di raggiungere altri importanti traguardi. E chi da sempre rafforza la coesione sociale è sicuramente la Cooperativa di Comunità “Le Terre di Ebe”: «Non ci fermiamo mai – ha sottolineato il suo presidente Maurizio Campo – abbiamo lanciato un altro progetto che si chiama “Red Heritage Pachino”, cioè il “rosso” che unisce i nostri prodotti locali, che sono il pomodorino, il vino e il tonno. È una iniziativa che rilancerà il turismo, in quanto chiederemo ai nostri partner (ristoratori e strutture ricettive) di utilizzare al meglio i prodotti che caratterizzano la zona». Pachino è infatti epicentro di produzioni d’eccellenza. L’intera Sicilia è una fucina di qualità che vanta numeri di tutto rispetto sulla produzione dell’agroalimentare fresco, del vino e dell’olio con «un valore di produzione di 9,7 miliardi di euro in termini di fatturato (nel 2024) – ha spiegato Luciano Ventura, segretario generale Confcooperative Sicilia – 1.342.000 ettari coltivati di cui 300.000 prodotti biologici e142.416 aziende impiegate nell’agrifood e nella filiera vitivinicola. In particolare per quanto riguarda il vino, sempre a livello regionale, i dati della vendemmia 2024 ancora non sono disponibili, però da fonti attendibili – quelle dell’ispettore agrario – sembrerebbe che l’effetto della siccità e dei parassiti abbia comportato un calo medio del 20% rispetto alla produzione del 2023. Situazione che ha comportato certamente una diminuzione di numeri, ma un innalzamento sia della qualità che del valore di ogni singola bottiglia. Quindi noi ci aspettiamo che ci sia la possibilità di intervenire sui mercati in maniera economicamente più interessante».

Il “brand Sicilia” è infatti apprezzato in tutto il mondo, «soprattutto nel Nord America e nel Nord Europa. Ma ci sono mercati ancora inesplorati che possono spingere verso nuove conquiste. L’impegno delle cooperative è proprio questo: cercare di fare massa critica, mettere insieme i produttori, lavorare su un percorso di qualità dedicato ad ogni singolo mercato, raggiungendo nuove fasce di consumatori che amano la Sicilia e i suoi prodotti», ha aggiunto Antonello Ciambriello, responsabile dell’Ufficio delle Politiche di Internazionalizzazione e Mercati di Confcooperative e responsabile del Settore Vitivinicolo di Confcooperative-Fedagripesca. Il focus – moderato dalla giornalista Assia La Rosa- erano presenti le Istituzioni nella figura del sindaco di Pachino Giuseppe Gambuzza, dell’assessore all’Agricoltura del Comune di Pachino Salvatore Lentinello e del dirigente dell’Ispettorato provinciale Agricoltura di Siracusa Francesco Azzaro. Ha portato i saluti del presidente di Confcooperative Sicilia (sede di Siracusa) Alessandro Schembari, il vice-presidente Michele Gianni.

Sono intervenuti anche il presidente Federcasse Sicilia e presidente di BCC Pachino Concetto Costa, banca sempre vicina alle iniziative sul territorio che promuovono l’agricoltura e l’agronomo Sebastiano Barone Consorzio IGP Pomodoro di Pachino.

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