Vinitaly, Al-Cantàra prima fra le cantine siciliane nella guida 5 StarWines
C’è un solo vino siciliano – “O Scuru o scuru”, Etna Rosso Doc 2019 della cantina Al-Cantàra di Pucci Giuffrida – in cima alla lista delle 24 migliori etichette italiane che hanno ottenuto i punteggi più alti nelle degustazioni alla cieca per la 5StarWines, la guida internazionale del Vinitaly in partenza a Verona, dopo lo stop della pandemia, dal 10 al 13 aprile 2022. Qui l’elenco completo delle oltre seicento etichette inserite nel book 5SW 2023 su oltre quattromila in concorso.
Un traguardo certamente non inatteso, quello dei 95 punti conquistati dall’etichetta “regina” di Al-Cantàra: non si contano più, infatti, i premi e le menzioni per questo corposo blend di nerello cappuccio e nerello mascalese da vitigni autoctoni dell’Etna, memoria di un terroir straordinario dove la biodiversità e il clima di montagna partecipano alla profilazione di vini sempre più autorevoli e strutturati. Ma non è finita qui, perché per l’azienda di Randazzo conosciuta “anche” per i vini ispirati alla letteratura siciliana e curata con devozione maniacale in vigna come in cantina, la guida 5StarWines ha riservato altre quattro segnalazioni facendo di Al-Cantàra la cantina dell’Etna con più etichette in evidenza in questa competizione (ben sette nel 2020, tre nel 2021 e adesso cinque).
Ancora un Etna Rosso Doc, Lu Veru Piaciri 2019, ottiene 92 punti. Sono 91 per l’Etna Rosato Doc “Amuri di fimmina e amuri di matri” 2020 (lo stesso che qualche settimana fa al Concours Mondial de Bruxelles ha conquistato una medaglia d’oro); con 90 punti ciascuno completano la cinquina di Al Cantàra due IGP Terre Siciliane: sono il bianco di nera (nerello mascalese) “A Nutturna” 2020 e il rosso “Muddichi di Suli” 2019.
Regista silenzioso è l’enologo di Al-Cantàra, Salvo Rizzuto, professionista originario di Sciacca e ormai adottato dall’Etna dove segue diverse produzioni d’eccellenza (alcune delle quali inserite in guida), al quale va il riconoscimento di Pucci Giuffrida: “Sono grato a Rizzuto per la professionalità unita al grande intuito che, anno dopo anno, ha consentito di migliorare le produzioni di Al-Cantàra elevandole fra le migliori in Italia. Un risultato che restituisce valore non solo alla nostra azienda e alle persone che ci lavorano, ma all’intero territorio dell’Etna di cui Al-Cantàra è alfiere in questa prestigiosa guida internazionale. Ringrazio singolarmente tutti i miei collaboratori: il fattore Giuseppe Puglisi, il cantiniere Giovanni Guidotto, l’agronomo Francesco Di Bella, le operaie e gli operai tutti e il direttore commerciale Gianluca Calì impegnato anche nella commercializzazione all’estero, oltre la metà del fatturato, dove il brand Etna è sinonimo di vini di altissima qualità: una premessa che per Al-Cantàra è stata una continua sfida e un impegno quotidiano a migliorare i nostri vini”.
VINITALY E NOVITA’ 2022
Anche Al-Cantàra sarà presente al Vinitaly (Padiglione 2 Regione Sicilia – Stand 103 H) dove saranno presentate le novità 2022: si prosegue con la conversione al biologico dei bianchi (carricante e grecanico); si lavora alla grappa barricata, ossia con un ulteriore affinamento in piccole botti di rovere per il distillato “Rosa fresca aulentissima”; un nuovo vino da collezione con un elemento di innovazione legato alla tradizione (e con etichetta numerata e “letteraria” nello stile di Al-Cantàra); infine un progetto in divenire con l’Università di Catania e l’Irvos (Istituto Regionale Viti e Olii di Sicilia) per una sperimentazione con due rarità: due vitigni reliquia dal DNA – e dal potenziale – tutto da esplorare. Info su Al-Cantàra.