Vincenzo Medica – L’Arte come missione
Vincenzo Medica, è un curatore e direttore di scena, promotore di eventi artistici e teatrali e si occupa soprattutto dell’organizzazione di mostre d’arte contemporanea, dall’ideazione del concept al progetto espositivo, dall’allestimento alla presentazione, alla comunicazione e all’ufficio stampa, operando con associazioni, gallerie ed enti istituzionali a Noto, dove risiede attualmente, e in tutta Italia. Architetto e presidente di NotArte artisti associati, ama promuovere il suo territorio, attraverso l’Arte, mettendo insieme varie realtà, musicali, teatrali, letterarie, sociali e performative.
Durante la frequenza alla Facoltà di Architettura si è interessato contemporaneamente di fotografia e cultura visiva in generale, ma decisivo è stato l’incontro all’università con Renato Nicolini che considerava il Barocco come l’intreccio fra tutte le arti. La tesi di Laurea: Abitare, Lavorare, Svagarsi nella NOTO ANALOGA è uno studio che ha per oggetto un intervento di riqualificazione funzionale dell’area più importante del centro storico di Noto, ed è legato alla fruizione di percorsi artistici e multimediali che meglio evidenziano la “civitas degli uomini” attraverso quella delle pietre. Sin da giovane diventa curatore dei Percorsi di NOTOrietà e capisce che ben presto l’arte, fatta solo di quadri e sculture, non sarebbe stata più una novità. Interagisce perciò con enti pubblici e privati, proponendo progetti avveniristici di arte urbana e installazione, arricchiti sempre da una attenta ed elegante comunicazione. Nel 1999, fonda a Noto la galleria d’arte Studio Barnum contemporary, che diventa ben presto un centro trainante di molte iniziative artistiche contemporanee e collabora con molti artisti, promotori siciliani e stranieri, realizzando numerosi progetti culturali, artistici, allo scopo, sia di portare sul territorio un’offerta artistica di qualità, sia di far emergere i talenti nascosti. Nel 2002 ha collaborato con Luca Ronconi per la realizzazione delle scenografie delle Tragedie presso il Teatro Greco di Siracusa e l’anno successivo, organizza insieme a Mario Zuppardo, NotArte Festival, una grande open gallery di 600 mq sulla via Giovanni XXIII di Noto, giunta adesso alla quindicesima edizione. Nel 2008 e nel 2009 cura l’allestimento scenico dell’Antico Mercato di Ortigia, nell’ambito della manifestazione “Luci a Siracusa”, in seno al Circuito del Mito. Il suo linguaggio artistico si fonda principalmente sulla comunicazione e gli allestimenti che realizza utilizzano ogni sorta di mezzo e materiali, cose e persone, sfuggendo a classificazioni tematiche e stilistiche, ma sempre ricche di riferimenti a diversi modelli stilistici. La sua integrità, la chiarezza delle idee, l’inventiva e la cura del dettaglio, si riverberano nelle creazioni multimediali, che sono spesso austere ma non estreme, contemporanee eppure senza tempo, rassicuranti ma non ascetiche, forti ma non angoscianti, eleganti ma non pretenziose, semplici ma non anonime. Numerose sue immagini, grafiche e installazioni sono state esposte in musei, palazzi storici, locali, gallerie esclusive, spazi pubblici italiani. La sua creatività è richiesta nella realizzazione di numerose importanti campagne pubblicitarie per istituzioni pubbliche e private. In varie occasioni ha organizzato e coordinato vari progetti di “Residenze d’artista” nella città di Noto; la prima esperienza con il progetto internazionale EcoArt, si è evoluta con tanti altri interventi di artisti internazionali per la città, che ancora ricorda le installazioni sull’impalcatura della cattedrale in restauro , di Zoltan Fazekàs, o le performance in via Silvio Spaventa di Magdalena Szyimanska e di Agnes Eszeny, fino alle residenze più recenti realizzate nei saloni di Palazzo Nicolaci di Villadorata, con Yves Bergeret, Francisco Benìtez, Francois Koltès, Nina Silverberg, Judyta Krawczyk, ecc. Incontriamo Vincenzo, proprio nel suo Studio Barnum di Noto e con lui passiamo un piacevole pomeriggio:
Ciao Vincenzo, tu hai dedicato la vita a realizzare, promuovere e diffondere l’Arte. Le manifestazioni e gli eventi da te organizzati, hanno sempre un carattere cosmopolita al passo coi tempi e Noto ne fa da cornice offrendo la sua magia. Puoi parlarci di quest’esperienza? Ovvero: promuovere arte a livelli internazionali, pur rimanendo in Sicilia.
Credo che proprio il linguaggio dell’arte sia il veicolo ed il mezzo per toccare qualsiasi punto del nostro pianeta, senza barriere. Alla base, però, deve esserci curiosità (e quindi costante desiderio di scoprire e conoscere nuovi talenti, forme d’arte, e così via), sensibilità (caratteristica questa affinata dalla stessa arte) e condivisione di progetti. Tutto questo, sebbene con un po’ di fatica in più, si può fare anche restando in Sicilia ed in particolare, nella mia Noto, dove ogni mese transita gente proveniente da ogni parte del mondo.
Vuoi raccontarci degli artisti che hai conosciuto e con cui hai collaborato. Quali ti sono rimasti nel cuore e perché?
Sono davvero tanti, ma per i motivi di cui sopra (le differenze nell’espressività artistica) e per non fare distinzioni, ti dico subito che la stima, il legame è uguale con tutti. Le eccezioni riguardano quei casi in cui, per svariati motivi, con qualcuno si sono condivise più esperienze o si sono realizzati dei progetti a lungo termine, come nel caso di Sergio Fiorentino, Salvatore Castellino, Alessandro Costagliola, Davide Aricò, Francisco Benitez, Gianni Andolina, etc.
Vincenzo, senza nulla togliere alla tua capacità artistica e creativa, non posso non notare quanto sia illuminato anche il lavoro delle istituzioni netine nel fornire generosamente spazio ai talenti creativi, siano essi letterati, architetti, pittori, etc. Noto è una città che accoglie e sa accogliere gli artisti, forse più di tante altre città siciliane. Sei d’accordo?
Penso che si possono avere bellissime idee, ma se non si ha con chi condividerle, restano bei pensieri distanti dalla realtà. Con l’attuale Amministrazione netina e devo dire anche con altre nel passato, il dialogo è stato fitto e proficuo. Soprattutto, debbo dire, d’aver trovato attenzione e sensibilità nelle progettualità che portano luce sui luoghi e i siti che fino a poco tempo fa erano poco considerati. Sono molto grato, unitamente agli artisti coinvolti di mese in mese, all’attuale amministrazione, per avere concesso spazi prestigiosi agli artisti emergenti, per i quali è stata immediatamente riconosciuta la caratura artistica delle opere. L’offerta di spazi per la realizzazione di mostre ed eventi d’arte, da parte della città di Noto, ha trasformato la nostra cittadina barocca, in una fucina d’arte del tempo presente e per il futuro: una culla per lo sviluppo di nuovi artisti emergenti a cui dare visibilità e motivazione, e per tanti altri già affermati. Tra l’altro il Comune di Noto, propone ogni anno una stagione di eventi, sempre molto ricca e variegata, basti notare che in ogni sito espositivo, si rinnovano le mostre di mese in mese, poiché sempre più artisti fanno richiesta di esporre qui.
Nelle tue vesti di gallerista e scopritore di talenti, cosa ti senti di dire a chi fatica ad emergere in campo artistico in Sicilia? Che consigli daresti? Quali percorsi?
Non ci sono ricette, né tanto meno formule magiche. Dalla parte dell’artista può esserci solo la sua arte, che possa essere unica e personale. Il resto va da sé. L’unico suggerimento che mi sento di dare è quello di rimanere sempre umili e in continua ricerca, non sentirsi mai affermati, ma sempre in cammino.
Siamo curiosi di scoprire cosa stai architettando per il futuro. Progetti imminenti?
Sono tante le cose in cantiere. Una cosa che posso dirti, però, è che appena si concretizzeranno sarai fra i primi a saperlo! Chiaramente mi auguro di poter riproporre per il 2023, rassegne come “NotoNobilis”, ma sicuramente realizzeremo in accordo con il Comune di Noto i “Percorsi di NOTOrietà” ai bassi di Palazzo Nicolaci e il “NotArte festival” nel mese di Agosto. Tutti eventi questi, che contribuiranno a far conoscere al pubblico tanti talenti artistici sia provenienti dalla nostra regione, sia nazionali o provenienti dall’estero. Faranno da cornice alle rassegne i luoghi più celebri della città, ma anche quelli meno conosciuti, permettendo al visitatore di godere, unitamente alle opere artistiche, le prospettive inedite di Noto.
Grazie e Buona Arte Vincenzo!