Spettacoli

Villa Pennisi in Musica omaggia Ezio Bosso

Dopo la prima parte itinerante, tra Acireale e Acitrezza, il Festival dall’8 al 13 agosto entra nel clou e si sposta nel giardino di Villa Pennisi. Tra le prestigiose partecipazioni di questa edizione, spicca la presenza di Beatrice Rana, tra le più affermate pianiste della sua generazione, Salvatore Quaranta, primo violino del Maggio Musicale Fiorentino, il Duo Baldo – che coniuga virtuosismo, abile comicità fisica e satira musicale, Gianluca Campo, primo flauto del Teatro La Fenice, il giovanissimo Quartetto Klem, vincitore del Concorso Pietro Marzani 2023. Un vero “cantiere musicale” che unisce una scuola di perfezionamento (ArchiLab e MusicLab), nella quale sono affrontati tutti gli aspetti relativi alla formazione di professionisti della musica dal vivo e dell’architettura, a un Festival di Musica denso di eventi, tutti a ingresso gratuito. Non poteva mancare un omaggio speciale alla musica di Ezio Bosso – amico della prima ora del Festival da lui stesso considerato come “un giardino segreto” – del quale verranno eseguiti diversi suoi brani interpretati da grandi interpreti della scena classica e in anteprima assoluta la sua Sonata per violino e pianoforte l’11 agosto con David Romano al violino e Mario Montore al pianoforte.

“Per me avvicinarmi alla musica di Ezio ha sempre un significato molto particolare, intanto perché ho vissuto con lui buona parte della nostra vita, e poi perché alcuni di questi brani li ho suonati io per la prima volta ed è questo il caso, ad esempio, di Following a bird che Ezio portò alla ribalta con la sua partecipazione a Sanremo, ed è l‘ultimo movimento della sua sonata per violino e pianoforte, che in prima esecuzione assoluta suoneremo l’11 agosto a Villa Pennisi in Musica”, spiega David Romano, direttore artistico del Festival. “Aprendo la partitura di Following a bird è chiaro che la mia memoria va alla prima volta che ho suonato quel brano con Ezio e anche per questo l’esecuzione che noi faremo vivrà degli echi di quello che è il mio ricordo dell’averlo suonato con lui”.

“Non così invece i primi due movimenti della sonata che invece sono un unicum assoluto ed in particolare il secondo movimento che è un vorticoso perpetuum mobile, ha decisamente delle assonanze con l’altro brano che eseguiremo la stessa sera, la Sonata n.2 per violino e pianoforte di Schumann. Ma il fil rouge che tiene insieme questi due brani non è soltanto quello meramente musicale: è impressionante notare alcune affinità che ci sono tra i due brani, una dolcezza inesprimibile, tanto in Schumann nel terzo movimento che nell’ultimo movimento della sonata di Ezio, il famoso Following a bird; questa concitazione ossessiva tipica del secondo movimento della sonata di Ezio e dell’ultimo movimento della sonata di Schumann hanno un tratto comune a quello che può essere il momentum in cui i due autori si sono dedicati alla composizione dei brani stessi. C’è poi da considerare una cosa” aggiunge David Romano: “Ezio scrive following a bird non appena riapre gli occhi, mettiamola così, dopo aver scoperto il suo male, e lui stesso raccontava che era quasi incapace di riuscire a parlare ed è stato il primo brano che lui ha cercato di riscrivere, dico riscrivere perché per lui era come se avesse disimparato a farlo; quindi, in un certo senso è un elemento enormemente evocativo per quello che può essere stato lo sforzo dell’autore nel cercare di nuovo la musica. Ecco come Following a bird che descrive uno sguardo perso dietro un uccellino che vola, racconta in questo senso anche la fuga da un momento che l’autore non riesce a gestire, a vivere, a sopportare. Nel caso di Schumann invece tutte i suoi lavori per violino e pianoforte, ed in particolare le sue due uniche sonate sono composte pochissimo tempo prima che l’autore muoia e gli venga dichiarata la sifilide che lo porterà appunto alla morte. Quindi sono due sonate in un certo senso dolorose, imperniate entrambe di una grande forza legata anche all’impianto tonale che è un Re minore, molto appassionato, ma in entrambe è incredibile vedere come ci sia un’energia vitale che porti la musica oltre l’uomo”.

· IL FESTIVAL

Giovedì 8 agosto, l’Opening Concert Gala è un affascinate dialogo tra stili lontani solo cronologicamente: Anton Bruckner, nell’anno in cui tutto il mondo celebra il duecentesimo anniversario dalla nascita, del quale verrà eseguito il Quintetto per archi e Carlo Boccadoro, tra i più influenti compositori della scena contemporanea con Cinque Miniature, commissionato dallo stesso Festival. Sul palco un quintetto d’archi d’eccezione composto dai violinisti David Romano e Mirei Yamada, i violisti Riccardo Savinelli e Chiara Mazzocchi e dal violoncellista Diego Romano. Venerdì 9 agosto, tutta l’energia del Duo Baldo, formato dal violinista Brad Burns e dal pianista Aldo Gentileschi, che ritorna al festival con un crossover di musiche che include brani di Kreisler, Ravel e Vivaldi. “WPWB | Wanna Play With Bea?” è il tema del concerto del 10 agosto con protagonisti Beatrice Rana, Massimo Spada (pianoforte), Giulia Cellacchi (violino) e Christiana Coppola (violoncello) il programma alterna impressionismo a romanticismo include la Rapsodie espagnole di Ravel e il Piano trio n.1 op.8 di Brahms. Il concerto, fortemente voluto dalla pianista salentina, affiancata da due giovani esecutrici selezionate da David Romano con lo scopo di fondere l’esperienza di un’affermata solista internazionale con l’emozione di due giovani studenti all’inizio della propria carriera. L’11 agosto Mario Montore e David Romano “Dolcemente sottovoce” eseguono in prima assoluta la Sonata per violino e pianoforte di Ezio Bosso, la cui eredità continua a vivere attraverso le sue opere, e la Sonata n.2 per violino e pianoforte di Schumann, un capolavoro del repertorio romantico definita dallo stesso compositore “grande” tanto per la lunghezza dell’opera stessa quanto per lo sforzo emotivo ed intellettuale per portarla a termine. Lunedì 12 agosto “Il Cielo e la Luna” vede protagonista il Quartetto Klem, composto da Elena Pavoncello e Sofia Bandini (violini), Carlotta Libonati (viola) e Lara Biancalana (violoncello) con un programma che include il Quartetto d’archi n.3 di Schnittke e lo String Quartet No. 3 di Ezio Bosso. Il concerto finale, domenica 13 agosto, “con slancio” è dedicato interamente a Brahms: nella prima parte Massimo Spada e Salvatore Quaranta eseguono la Sonata n.2 in la maggiore op.100 per pianoforte e violino e Massimo Spada (pianoforte), Salvatore Quaranta e David Romano (violini), Carlotta Libonati (viola) e Diego Romano (violoncello) chiudono la rassegna con il Quintetto op.34.

· VILLA PENNISI IN MUSICA SUMMER SCHOOL – SUONO E SPAZIO

Si crea e si costruisce il palcoscenico, si realizza l’illuminazione più adatta, si studia la migliore propagazione possibile del suono prodotto sulla scena e si prepara, infine, l’esecuzione dal vivo. Gli studenti, i giovani talenti e i Maestri d’eccezione collaborano quindi per progettare e costruire ReS – RESONANT STRING SHELL, una SCENA ACUSTICA che ottimizza la fruizione della musica da camera all’aperto. ReS ha vinto il PETER LORD AWARD 2015, assegnato dall’Institute of Acoustic (UK) per la sua eccezionale e innovativa progettazione acustica.

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