Food & Wine

Versante The l’Est One, ultima tappa

«Qualcuno diceva ”Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni, quando lo vivi e quando lo ricordi” a noi piace rivisitare le frasi celebri e renderle un po’ nostre così direi che: Ogni viaggio lo vivi quattro volte: quando lo sogni, quando lo vivi, quando lo ricordi e quando stappi una bottiglia di vino con gli amici». Con queste parole Michele Scammacca, padrone di casa dell’ultima serata di Etna: Est, Est, Est, Est! annuncia la tappa conclusiva di un viaggio che ha appassionato winelover, addetti ai lavori e semplici appassionati.
Appuntamento sabato 13 Novembre alla Tenuta San Michele, alle ore 19.30 per Versante The l’Est One quarto e ultimo appuntamento alla scoperta del versante est del vulcano attivo più alto d’Europa.
«Vogliamo concludere in bellezza, insieme agli amici Barone di Villagrande, Gambino Vini e Palmento Biondi, com’è usuale fare nei percorsi migliori- racconta Pietro Scammacca volto delle cantine Murgo – con una cena che vi accompagnerà tra i sapori autunnali e una selezione di vini che racconteranno il carattere versatile, poliedrico e a tratti capriccioso del versante Est del nostro vulcano».
«Quando finisce qualcosa ti rimane un po’ di malinconia come nelle esperienze più belle – fa eco Delfo Raciti, proprietario di Gambino Vini – in questo caso però è solo un arrivederci! Siamo sicuri che anche l’anno prossimo questa avventura verrà riproposta e magari chissà se ci sarà qualche altro pioniere come noi che vorrà far parte della squadra».
Una formula nata l’anno scorso quasi per gioco, e che quest’anno si è arricchita di altre due realtà che hanno saputo fare del nostro Vulcano un volano di eccellenze accomunate da un’unica passione: il vino.
«Credo che l’obiettivo sia stato centrato in pieno, la risposta del pubblico ce ne ha dato conferma – aggiunge Marco Nicolosi, enologo e proprietario della cantina Barone di Villagrande – raccontare il vino nell’unico modo in cui sia possibile conoscerlo davvero, come in una cena tra amici».
«Passione, entusiasmo e a volte concedetemi un pizzico di sana follia, un volerci prendere non troppo sul serio- aggiunge l’architetto Ciro Biondi, proprietario delle Cantine Biondi- perché si sa, quando fai le cose con una leggerezza nel cuore non senti la fatica e non nascono incomprensioni. È stata, anzi sono state, quattro belle feste tra amici dove gli ospiti hanno potuto assaggiare e conoscere davvero i vini. È il nostro modo di ringraziare tutti coloro che hanno partecipato e che hanno accolto con entusiasmo la nostra idea. Conoscere la storia che ha portato alla nascita di ogni singola etichetta è come imparare a voler bene a quel vino, ad affezionarsi».
Quattro cantine, quattro punti cardinali che come una bussola hanno mantenuto la rotta su quella che è stata da sempre la meta di un progetto ambizioso, l’Etna, la sua vocazione e il vino. Quattro stili di vini, quattro storie, quattro generazioni a confronto che hanno saputo regalare un quadro ricco di sfumature ed aromi, di tonalità e consistenze che hanno disegnato nei calici tratti diversi di uno stesso versante.
Per questo ultimo appuntamento ci si affiderà alle note aromatiche, vulcaniche e distintive di quattro vini, che sapranno raccontare la nostra Etna in tutte le sue sfaccettature: Chianta di Palmento Biondi, Etna Bianco di Barone di Villagrande, Tenuta San Michele Etna Rosso di Murgo, Tifeo Rosso di Gambino Vini.

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