Vaccini controindicati per i trombofiliaci? Indaga la Procura
Se il lotto sospetto di AstraZeneca abbia, o meno, cagionato le morti, passate negli ultimi giorni agli onori della cronaca, non è ancora dato certo e, sul punto, si deve ancora fare chiarezza. A tentare la verifica del fatto, la Procura di Catania, nell’ambito del procedimento relativo al decesso del poliziotto, Davide Villa, morto a seguito della somministrazione di una delle dosi appartenenti ad una delle forniture sospette, così come si pensa sia accaduto al sottufficiale della Marina, Stefano Paternò. Tutto quanto, mentre l’Aifa rassicura: l’allarme sulla sicurezza del vaccino è infondato. Altri quattro i casi sospetti in Sicilia, ed esattamente a Messina, Siracusa, Trapani e Napoli. Il procuratore Zuccaro ha allora chiesto informazioni alle Procure dei suddetti Comuni, mentre nella città etnea si è proceduto all’esame autoptico sul corpo del Paternò, oltre ad aver condotto analisi ematiche e prelievo di alcuni organi su Davide Villa con successive, contestuali, verifiche sugli stessi.
Al vaglio degli inquirenti alcune ipotesi sulla correlazione tra questi soggetti e il vaccino di Astrazeneca contro il Covid-19. Il sospetto è che i trombofiliaci, ossia le persone tendenti a sviluppare coaguli, sarebbero una delle categorie maggiormente a rischio. Il Procuratore capo, Zuccaro: “Stiamo verificando se determinati soggetti trombofilici possano avere una predisposizione ad attivare alcuni fattori detonatori. Potrebbero esserci nel vaccino eventuali controindicazioni per alcune persone, controindicazioni che non sono state analizzate considerato il poco tempo a disposizione per la realizzazione del farmaco”.