Spettacoli

“Una vita da fiaba”: manifestazione all’insegna di inclusione e solidarietà

Una serata segnata dallo spirito di inclusione e solidarietà quella che si è svolta ieri nella splendida cornice barocca di Piazza Duomo di Acireale.

L’evento culturale “Una Vita da Fiaba”, giunto ormai alla 14 edizione, diventa infatti emblema di rivalsa sociale per le persone con disabilità.

Organizzata dall’Associazione L.I.F.E  Onlus, che opera nel settore da più di vent’anni con l’intento di migliorare la qualità di vita delle persone diversamente abili, tramite momenti  condivisi a carattere sociale,

la manifestazione è stata accolta con il consueto entusiasmo da parte del pubblico.

Lo spettacolo presentato da Emanuele Bettino con Martino Florio e Agata Giudice, rispettivamente presidente, vicepresidente e responsabile del settore danza di Life Onlus, ha riservato in scaletta momenti dedicati al cabaret, alla musica e al cinema.

Si annoverano, infatti, tra gli ospiti personaggi noti come Carlo Kaneba, barzellettiere e comico, il cantante NEMA, il sassofonista Cristiano Giardini e l’attore Carmelo Rosario Cannavò, che nel corso della serata ha presentato il film “ I Fuori Gioco “.

Ad arricchire l’evento l’esibizione iniziale di danza a cura di Agata Giudice e Roberto Finocchiaro del RoNart Ballet, e la presenza dei giovani dell’Associazione Guardastelle, in scena con una breve performance  tratta dalla rappresentazione teatrale “Rossi-La bottega dei Bottoni “.

Un filo rosso che ha simboleggiato quell’energia che “cuce” e lega tutti, emozionando il pubblico in piazza, in un’atmosfera di integrazione umana e sociale, culminata nel momento più atteso:

“La bellezza non ha barriere -Tutti in passerella”, durante il quale provetti modelli si sono rivelati i ragazzi dell’associazione  stessa.

Tra sorrisi, applausi e commozione, si è conclusa questa serata pulsante di testimonianze e messaggi formativi.

“Un’ iniziativa che ha omaggiato e premiato chi con coraggio e perseveranza ha raggiunto traguardi nello sport, nella vita sociale e personale…”, come ha ribadito Martino Florio .

Un’ iniziativa che, come ogni buona “Fiaba” ha contribuito alla crescita morale in un interscambio emozionale tra artisti e spettatori.

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