Una traversata in moto sullo Stretto di Messina: incredibile ma vero
Partenza dalla sponda messinese e precisamente da Torre Faro con “approdo” a Cannitello, frazione di Villa San Giovanni, l’altra sponda dello Stretto di Messina. Una distanza, pari a 3,2 chilometri, percorsa in sella ad una moto molto speciale. È la prossima impresa, unica nel suo genere, di Luca Colombo, pilota recordman milanese, noto per aver attraversato nel 2017 il Lago di Como a bordo di una moto da cross, una Honda CRF 450R, dotato di pattini nautici e con una ruota posteriore con pale speciali per una buona spinta idrodinamica necessaria planare sull’acqua.
Una vera e propria impresa da realizzare in una delle prossime finestre metereologiche tra le più miti possibili con vento, mare e corrente contraria, nebbia e foschia ridimensionati e conseguente minor pericolo. La data è, dunque, da destinarsi. Tra le altre, non meno sorprendente, l’impresa risalente al 2019, con cui superò il record di 93,3 km/h detenuto da Robbie Maddison, stuntman di motociclette australiano, “volando” sull’acqua dolce ad una velocità che raggiunge i 104 km/h (quasi quella tipica del pesce vela) a bordo di una moto da cross adattata.
Il centauro milanese, che sfreccia sull’acqua, approderà prossimamente in Sicilia assieme alla sua compagna di sfide estreme: l’Honda di sempre ma completamente rinnovata nella livrea con il motore curato nei dettagli dal tecnico motorista di tanto campioni mondiali, Giorgio Lumini, e da Angelo Pezzano. Aumento della cilindrata e della potenza per un peso complessivo che, a pieno carico, supera i 205 kg. L’impresa riuscirà soltanto qualora Luca completerà il tragitto senza scendere mai al di sotto di 30 nodi, pari a 55,6 km/h, che è la velocità utile per “volare” sul pelo libero dell’acqua senza andare a fondo.
Per motivi di sicurezza personale, durante tutta la traversata, il recordman terrà al polso il dispositivo di galleggiamento “Kingii Wearable”, il più piccolo al mondo. Sarà, invece, un sistema autogonfiabile e automatico a proteggere dall’inabissamento la sua fedele moto in un eventuale – e si spera remoto – caso di perdita di potenza. Il team K38 del campione nazionale nonché istruttore di tecniche di soccorso con aquabike, Fabio Annigoni, seguirà l’intera operazione.
Le difficoltà, in un’area dominata dagli scogli di Scilla (colei che dilania) e dal gorgo di Cariddi (colei che risucchia), sono molteplici e tutte ben note ai naviganti. Intanto, le forti correnti che viaggiano alla velocità di 20 km/h sia verso Nord che verso Sud, poi le forti raffiche di vento dalla direzione imprevedibile in alternanza a momenti di stanca, che possono creare ll mulinelli pericolosi per le piccole imbarcazioni. Non meno insidioso l’intenso traffico delle grandi navi commerciali sull’asse Nord/Sud così come il ritmico passaggio nello Stretto dei traghetti.
L’evento è patrocinato da F.M.I. Comitato Regionale Lombardia, Presidente Ivan Bidorini con la media partnership della Gazzetta dello Sport e la fattiva collaborazione del Comune di Messina, il Sindaco Cateno De Luca, gli Assessori Francesco Gallo (Sport), Dafne Musolino (Politiche del Mare), Enzo Caruso (Cultura), Massimo Minutoli (Protezione Civile). Collaborazione offerta anche dal Moto Club Messina con il Presidente Antonio Musicò, dal Moto Club Arluno e il Presidente Enrico Simonetti, il Moto Club dello Stretto Reggio Calabria.