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“Un poyo rojo” a Catania e Siracusa

Lo spettacolo argentino di teatro-danza che ha all’attivo più di 1400 repliche in molteplici paesi, dal titolo “Un poyo rojo”, sarà oggi martedì 10 e domani mercoledì 11, rispettivamente a Catania alla Corte Mariella Lo Giudice di Catania e al Teatro Massimo di Siracusa, nell’ambito del festival Mediterrartè. In scena gli spettatori vedranno Luciano Rosso e Alfonso Barón, con la regia di Hermes Gaido in uno spettacolo esplosivo, che unisce comicità e commozione, combinando teatro, danza e acrobatica.

La coreografia sarà di Nicolás Poggi, Luciano Rosso e Alfonso Barón, con la regia di Hermes Gaido. La piéce prodotta da Carnezzeria (in collaborazione con T4/ Jonathan Zak and Maxime Seuge) viene  proposta nell’ambito della IV edizione di Mediterrartè – Classico Contemporaneo festival internazionale delle realtà artistiche del Mediterraneo, ideato e organizzato da Artelè. Nato nelle tipiche atmosfere argentine, nelle quali la passione per l’arte si fonde e si compenetra con la danza, il teatro e l’acrobatica, con i fisici scultorei dei due protagonisti che affascineranno il pubblico presente senza soluzione di continuità dal 2008.

Si tratta di uno spettacolo nato nella periferia di Buenos Aires che ha girato il mondo intero andando in scena superando le 1400 repliche in oltre 30 paesi, con una media di 120 rappresentazioni all’anno. Un importante esempio  di come l’interdisciplinarietà può rinnovare il linguaggio scenico creando un mix di comicità, commozione, teatro, danza e acrobatica oltre la parola che ha già conquistato il pubblico internazionale in tutto il mondo.

La trama è questa. Nello spogliatoio di una palestra due uomini –  gli interpreti Alfonso Baron, Luciano Rosso – si affrontano, quasi due galli da combattimento, si scrutano, si squadrano, si provocano, si seducono. È il racconto di un incontro d’amore tra danza, acrobatica e comicità. Un Poyo Rojo è una provocazione, un invito a ridere di noi stessi esplorando tutto il ventaglio delle possibilità fisiche e spirituali dell’essere umano. 

Foto di Magui Pichinini

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