Salute

Un pensiero e una proposta per la categoria sacerdotale

Un pensiero e una proposta per la categoria sacerdotale. L’iniziativa parte da Giovanni Mangione, cittadino di Vittoria, nel Ragusano, che non manca di occuparsi del sociale, né perde l’occasione per mettere a disposizione della comunità le proprie idee e l’immancabile impegno di cui è prodigo, seppur si sia temporaneamente ritirato dalla rosa dei candidati al Consiglio comunale del paese in cui vive. Chi ha la politica e il senso civico nell’anima non molla, né tantomeno riesce ad esonerarsi dall’essere propositivo. Ed ecco che ‘una ne pensa e cento ne fa‘, rimodulando il brocardo, rendendolo congruamente applicabile al caso specifico. “La mia domanda è: perché la categoria sacerdotale non è stata messa in cima alla lista dei destinatari del vaccino?” – dice Mangione in un video apparso sul suo profilo social Facebook.

Non dimentichiamoci – prosegue – che i nostri parroci fanno assistenza pastorale agli ammalati, hanno contatti con le persone, sono molto importanti fanno anche da psicologi. Ci aiutano tantissimo con la parola di Dio. Perché non pensare a loro, come pure ai sanitari? Non dimentichiamoci di due gravi perdite, dice riferendosi a due sacerdoti” che perso la battaglia più importante della loro vita, quella contro il Coronavirus. Don Raffaele Campailla, stroncato dal virus in Terapia intensiva all’età di 47 anni, era parroco nella chiesa della Santissima Nunziata di Ragusa; e don Romolo Taddei, direttore emerito del Consultorio familiare di Ragusa (a lui intitolato), che ha lottato invano contro il Covid-19, aveva 79 anni. “Due parroci importanti – conclude un Mangione addolorato e preoccupato – che hanno svolto il proprio dovere in qualità di militari di Dio. La mia proposta sarebbe di vaccinarli”.

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