Un inverno “bollente” per i rincari delle bollette di luce e gas
Finiti i brindisi di Capodanno, gli italiani sono stati risucchiati da una amara realtà di rincari su energia elettrica e gas che renderanno il 2025 un anno che graverà in modo significativo sui bilanci delle famiglie.
Per la Sicilia, nonostante la mitezza delle temperature invernali, sarà un inverno “bollente” poiché questi rincari vanno ad aggravare un’economia già segnata dall’inflazione e da un aumento continuo dei costi, così come sottolineato dal Codacons che ha commentato i dati diffusi dall’Istat per la nostra regione.
A fronte di un’inflazione regionale stabile all’1,2%, si registra una crescita costante dei prezzi dei cibi e delle bevande, che aumentano in media del 2,1% su base annua.
Una crescita preoccupante che penalizza i siciliani con costi in continua lievitazione.
Per tutto il 2024, per questi rialzi dei prezzi dei consumi, ogni famiglia siciliana con due figli ha subito un aggravio di spesa di 390 euro.
Una situazione a dir poco allarmante che è stata sottolineata da Francesco Tanasi, Segretario Nazionale del Codacons, il quale ha evidenziato come in Sicilia “i prezzi al dettaglio invece di scendere, continuano a salire senza sosta, incidendo sui redditi e sui consumi delle famiglie”.
Pertanto l’annuncio di questi ulteriori rincari in tutta Italia, desta parecchia preoccupazione soprattutto qui in Sicilia.
L’aumento del gas è una conseguenza diretta, come ha spiegato l’Autority, della guerra tra Russia e Ucraina. Il mancato rinnovo dell’accordo tra Mosca e Kiev per il transito del gas russo dall’Ucraina, ha colpito direttamente diversi paesi europei tra cui l’Italia. A partire dal 1 gennaio 2025, questa mancanza di gas russo dovrà essere compensata con approvvigionamenti provenienti da altri paesi con evidenti problemi di costi nettamente maggiorati. Di conseguenza il prezzo del gas è aumentato a 50 euro a magawattora.
E non va meglio per i costi dell’energia elettrica, anch’essi in sensibile aumento.
Secondo una ricerca condotta dall’European Energy Exange (EEX)il prezzo dell’energia è destinato a salire del 30% e quello del gas del 28% .
Questi aumenti incideranno in modo significativo sulle tasche delle famiglie italiane che saranno costrette ad altre rinunce e ristrettezze economiche.
Ogni anno sono sempre di più gli italiani che vivono in povertà energetica e che rinunciano al riscaldamento o all’aria condizionata.
Una povertà ancora più evidente qui in Sicilia, durante le estati afose e soffocanti, quando il caldo rende l’aria irrespirabile, ma si dorme in balcone poiché non si ha più la capacità economica di sostenere i costi energetici di un condizionatore.
La prevista impennata dei costi dell’energia elettrica e del gas si ripercuoterà inevitabilmente su tutti i prodotti finali dei consumatori.
Dati che sono stati confermati dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori e che inevitabilmente comporteranno dei netti aumenti in diversi settori: alimentare, assicurazioni, scuola e ristorazione.
Tutti questi nuovi rincari preoccupano in modo serio moltissime famiglie siciliane già compromesse da una qualità di vita segnata dagli aumenti degli anni precedenti che non hanno mai smesso di crescere.
Questi nuovi rialzi, sommati a quelli passati, abbasseranno in modo significativo il potere d’acquisto di ogni singola famiglia siciliana, molte di queste non arrivano più a fine mese.
Ma non solo le famiglie sono a rischio, per cinquemila aziende siciliane, secondo Gianluca Manenti, presidente Confcommercio Sicilia, il rialzo del prezzo del gas potrebbe pesare a tal punto da portare a una chiusura definitiva.
Penalizzati il settore della ristorazione, alberghiero e tutti i lavoratori autonomi.
Gli imprenditori siciliani, da sempre pressati dagli ingenti costi dell’energia elettrica, con questi ulteriori rincari rischiano di non poter più sostenere economicamente prezzi così alti e questo per le aziende significa, spiegano le associazioni di categoria, che dovranno ridurre i fondi per competitività e investimenti.
Nonostante la misura voluta dall’Assessore regionale all’Economia Alessandro Dagnino, di erogare un contributo per l’acquisto di elettrodomestici, mobili e computer per le famiglie con reddito Isee inferiore a 30 mila euro annui, l’economia siciliana resta in condizioni critiche e il mercato stazionario.
Urge un immediato sostegno da parte del governo così come auspicato dal Prof Tanasi, ma la recente manovra, non fa sperare bene.
Nonostante le tante promesse, la terza legge di bilancio che avrebbe dovuto essere diretta a un aiuto concreto alle famiglie, al ceto medio, ai pensionati e soprattutto ai lavoratori, in realtà non ha risolto le problematiche esistenti poiché nella sostanza le misure adottate replicano grosso modo quelle già in vigore, e cristallizzano le differenze e le disparità croniche di una Sicilia sofferente e che fatica a riemergere.