Uici, premio Braille a Swissport, Francesca Oliveri, “Omaggio a un sogno”
La presidente del Consiglio regionale siciliano dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, presente ieri sera alla consegna nel Teatro Ambra Jovinelli di Roma, parla di inclusione e Pari opportunità. Mario Barbuto, presidente nazionale dell’Uici, e il riconoscimento a “una realtà che ha iniziato una attività di reclutamento di persone ipovedenti” per la prima volta in Italia impiegate in attività di assistenza a terra negli aeroporti. “Un inno alla condivisione, all’inclusione e alla dignità”.
“Essere qui al Premio Braille è come rendere omaggio a un sogno che ci accompagna da sempre: quello delle Pari opportunità”.
Lo ha detto Maria Francesca Oliveri, presidente del Consiglio regionale siciliano dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, al termine della manifestazione svoltasi ieri sera nel Teatro Ambra Jovinelli di Roma.
A ricevere il riconoscimento per la ventottesima edizione della manifestazione, condotta dalla giornalista Alessandra Viero, è stata Marina Bottelli, ad di Swissport Italia, per “aver contribuito a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità visiva”.
In particolare, come ha sottolineato il presidente nazionale dell’Uici Mario Barbuto, quest’anno si è voluta premiare “una realtà che ha iniziato una attività di reclutamento di persone ipovedenti e speriamo che sia la prima di una lunga serie”.
Grazie al progetto di Swissport – che nello scalo romano di Fiumicino gestisce oltre il 50% dei voli e fornisce assistenza a 35 compagnie aeree – per la prima volta in Italia persone ipovedenti, sono state impiegate in attività di assistenza a terra ai passeggeri. Tra queste, Gabriele Cammalleri, intervenuto alla serata di ieri.
“Questo premio – ha aggiunto Maria Francesca Oliveri – non è solo un riconoscimento, è un inno: alla forza della condivisione, alla bellezza dell’inclusione e alla dignità di chi, ogni giorno, affronta con coraggio le proprie sfide”.
“Quella dell’Uici – ha concluso la presidente Oliveri – è una famiglia che guarda lontano. E attraverso quest’evento vuole ricordare che, tutti insieme, riusciremo a creare un mondo migliore, più rispettoso delle esigenze di ognuno. Grazie, dunque, per chi crede in noi e nei nostri valori”.
Dopo la premiazione, sul palco dell’Ambra Jovinelli, Laura Morante ha riscosso grandi applausi interpretando Notte di Sfolgorante Tenebra, una serie di monologhi sul tragico destino delle protagoniste di sei tragedie greche: Clitemnestra, Elettra, Elena, Cassandra, Ecuba e Andromaca.