Si svolgeranno entro la fine di giugno nelle sedi di Palermo e Catania dell’Irifor (Istituto per la Ricerca, la Formazione e Riabilitazione) dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti, gli esami finali per ventidue disabili visivi che hanno frequentato i corsi per Centralinista telefonico su sistemi informatici.
“Una volta superati gli esami – ha spiegato Maria Francesca Oliveri, presidente facente funzioni del Consiglio regionale dell’Unione ciechi -, gli allievi, che hanno tra i 18 e i 40 anni, potranno essere assunti come centralinisti, secondo quanto previsto dalla modifica, approvata dall’Assemblea regionale siciliana nel marzo del 2022, della precedente legge regionale sulle norme per l’accesso al lavoro dei non vedenti. La nuova norma rappresenta un grande passo in avanti per l’autonomia e la dignità dei disabili visivi”.
Le commissioni esaminatrici (per Palermo, presidente Antonino Vannini, componenti Sergio Rappa e Giuseppe Scaccia; per Catania, Francesca Venanzio presidente, componenti Dario La Paglia e Concettina Maria Rita Torrisi) sono state nominate con decreto di Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali della Regione Siciliana.
Fin dal suo insediamento, Maria Francesca Oliveri aveva inserito tra le priorità dell’azione del Consiglio regionale dell’Uici, “l’applicazione puntuale e tempestiva della Legge Regionale del 2022 sulla riforma del collocamento obbligatorio al lavoro dei centralinisti telefonici e degli altri operatori della comunicazione con disabilità visive”.
Una riforma siciliana che per la prima volta dà esecuzione a un decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale del gennaio del 2000, con cui il collocamento obbligatorio era stato esteso a nuove figure professionali.
Così oggi, in Sicilia, il centralinista con disabilità visive può essere utilizzato anche come “operatore telefonico addetto alle informazioni alla clientela e agli uffici relazioni col pubblico”, per “la gestione e l’utilizzo di banche dati” nonché per “i servizi di telemarketing e di telesoccorso”.
Per prepararsi a questi compiti, i partecipanti ai corsi -organizzati dall’Irifor a seguito dell’Avviso 30 della Regione siciliana – hanno seguito un programma didattico della durata di mille ore improntato alle più moderne e sofisticate tecnologie informatiche e digitali, con approfondimenti riguardanti la lingua inglese e le tecniche di comunicazione sociale.