Salute

Uici, a Catania screening gratuito della vista per i giornalisti

“Stamattina abbiamo eseguito uno screening per una categoria a rischio come quella dei giornalisti riscontrando diverse patologie – tra le più frequenti le congiuntiviti, anche allergiche, e l’occhio secco – a conferma che le visite sono fondamentali per controllare chi utilizza molto gli schermi a luce blu“.

Lo ha detto al termine della prima giornata, quella catanese, della campagna lanciata dalla sede regionale dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti con il sindacato dei giornalisti Assostampa, la dottoressa Lucia Scalia, l’oculista che ha effettuato le visite sull’unità mobile oftalmica dell’Uici, un camper perfettamente attrezzato per le visite specialistiche.

“Da queste visite – ha commentato il segretario di Assostampa Catania Orazio Aleppo – è stato confermato come quella dei giornalisti sia una categoria a rischio ipovisione. Stare davanti a un pc per la luce blu causa seri danni alla vista. Dunque stiamo attenti e verifichiamo lo stato dei nostri occhi”.

“Il ciclo di visite – ha spiegato Gaetano Minincleri, presidente regionale dell’Uici – è partito oggi da Catania e proseguirà in gennaio in tutti i capoluoghi della Sicilia con lo scopo di dare una possibilità di screening gratuito ai giornalisti, perché, stando per molte ore davanti ai computer, potrebbero avere problemi di ipovisione. Fornendo loro questo supporto intendiamo sensibilizzarli perché ci aiutino nell’opera di prevenzione delle malattie della vista“.

“Dopo questa esperienza – ha confermato Antonio Leo, redattore del Quotidiano di Sicilia – posso dire che noi giornalisti possiamo e dobbiamo far tanto per far crescere nei lettori, nei cittadini, la cultura della prevenzione. Di fondamentale importanza per proteggerci dai rischi dell’ipovisione“.

“Quest’anno – ha aggiunto Minincleri – abbiamo limitato gli screening a causa del coronavirus, ma dal prossimo contiamo di riprendere a pieno ritmo le visite sulle nostre unità mobili, nella speranza anche che l’Assessore regionale alla Sanità si decida finalmente a sottoscrivere il protocollo d’intesa con l’Uici come previsto dalla Legge 284, che destina fondi specifici per la prevenzione. Rivolta non soltanto agli studenti, ma anche agli anziani, compresi quelli delle Case di riposo“.

Una curiosità: il camper dell’Uici, per via dell’attività eruttiva dell’Etna, era pieno di cenere lavica. E del fenomeno ha parlato Alberto Cicero, presidente regionale di Assostampa.

“Questo screening è importante – ha detto – per la nostra categoria, particolarmente soggetta a ipovisione per via dell’uso dei videoterminali. Ma a Catania ci sono anche specifiche peculiarità che contribuiscono a irritare i nostri occhi, come appunto la cenere lavica”.

Ha commentato l’iniziativa anche Vittorio Romano, redattore de La Sicilia, che “Rimanendo ore e ore davanti al pc” ha lamentato “problemi soprattutto di lacrimazione e secchezza degli occhi”.

“Dagli oculisti dell’Uici – ha detto – ho ricevuto ottimi consigli su come utilizzare meglio il computer e su colliri per evitare la secchezza dell’occhio”.

Va ricordato infine che l’unità mobile oftalmica è munita di dispositivi – pannelli in plexiglas, una speciale lampada a fessura, disinfettanti a base di sostanze cloro-attive, materiali usa e getta -, per garantire la massima sicurezza anti-covid di pazienti e operatori. Tra l’altro sono state anche distribuite gratuitamente delle mascherine monouso

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