Tar reintegra Scicolone, l’avvocato Leanza: “Una vittoria significativa”
La vicenda a lieto fine è quella di un membro del C.d.A. della Fondazione Barone Lucifero di S. Nicolò di Milazzo, nel Messinese. Parliamo di Franco Scicolone, protagonista di un increscioso caso passato agli onori della cronaca. Pur venendo espressamente menzionato tra i consiglieri di amministrazione, come si evince dal sito dello stesso ente fondazionale, Scicolone non veniva convocato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione.
La contestazione, alla Regione Siciliana ed alla Fondazione, si è tenuta davanti al Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia – Sezione Staccata di Catania, competente a trattare il caso. La difesa di Scicolone, con gli avvocati Calogero Leanza e Francesco Mobilia del Foro di Messina, ha chiesto ed ottenuto la sospensione della nota di revoca dell’Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro per la Regione Sicilia con la quale, su segnalazione della segreteria della medesima Fondazione Lucifero, era stato dichiarato decaduto Scicolone. Con ordinanza cautelare n° 58 del 18/1/2021 il membro del C.d.A. è stato, pertanto, reintegrato nell’organo collegiale.
«È stata fatta corretta applicazione dei principi di diritto. – ha dichiarato l’avvocato. Calogero Leanza – Il T.A.R. ha condiviso le nostre prospettazioni, ritenendo inapplicabile il cosiddetto spoils system al caso del Sig. Scicolone. Ora potrà tornare ad esercitare il suo ruolo di Consigliere d’Amministrazione, al fine di realizzare gli alti obiettivi cui la Fondazione Barone Lucifero tende. Una vittoria significativa, che segna un punto fermo nella giurisprudenza riguardante le ex IPAB, non è possibile vincolare l’attività di amministrazione alle vicende politiche».
La Fondazione di Contrada Baronia opera dal 1957, per volontà del Barone Giuseppe Lucifero di San Nicolò. Da allora si occupa di “fornire assistenza socio-educativa-didattica-culturale-ricreativa-ambientale anche mediante ricovero, o istituzione di centri diurni e/o residenziali o colonie estive e/o permanenti, ovvero di altre strutture aperte ai minori che ne abbiano diritto ai sensi della legislazione vigente, con priorità nei confronti di quelli appartenenti a famiglie disagiate e/o meno abbienti e di assistenza a soggetti portatori di handicap”. Lo riporta il sito Fondazione “Barone Giuseppe Lucifero di S.Nicolò”.