“Stranizza d’amuri” la nuova esperienza di Giuseppe Fiorello
Per Giuseppe Fiorello si apre una nuova esperienza, stavolta lo vede protagonista non nelle vesti di attore ma da regista, con il film “Stranizza d’amuri”, accompagnata dalla colonna sonora di Franco Battiato, il film tratta argomenti importanti, ispirato ad una storia vera in chiave romanzata, quella di Antonio e Giorgio – alla cui memoria il film è dedicato – i due ragazzi che nel 1980 sono stati uccisi in Sicilia (precisamente a Giarre) in circostanze mai chiarite per la sola colpa di amarsi in un contesto sociale che non concepiva in alcun modo l’amore tra due uomini.
Una storia fatta di coraggio e dove il tema principale è sicuramente l’universalità dell’amore. Nel film i protagonisti sono Nino e Gianni, ambientata nel 1982 l’anno dei mondiali, la storia di due vite perse ma di un amore che ha vinto, che ha resistito al tempo e allo spazio, di cui ancora oggi si parla. I due protagonisti sono pieni di quel coraggio adolescenziale, a tratti incosciente, che li porta a rischiare tutto per la libertà di amare.
È una storia d’amore che ha cambiato le sorti di tutta la comunità LGBTQ+ italiana, che ha portato alla fondazione del primo circolo Arcigay in Sicilia ed in tutta Italia, a Palermo, il 9 dicembre 1980.
Il cantautore che si è occupato della colonna sonora originale del film è un siciliano scoperto proprio da Franco Battiato, Giovanni Caccamo. Luntanu è la canzone inedita, “una carezza a cuore aperto, una nenia siciliana, una danza embrionale che galleggia tra sperimentazione e tradizione”, commenta Caccamo. La fa da cornice anche l’omonima Stranizza d’amuri di Franco Battiato. «E quannu t’ancontru ‘nda stratam mi veni ‘na scossa ‘ndo cori».
Giuseppe Fiorello è riuscito a raccontare con estrema delicatezza – continua Caccamo- una storia di odio e di amore, di crudeltà e dolcezza, una storia che ha ispirato generazioni e che ora, grazie a questa ritrovata visibilità, continuerà a farlo. Un film che rende omaggio a tutti i Nino e Gianni del mondo.