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“Strada maestra”, per “AltreScene” da Zō

Anche il teatro può avere un’anima green e interrogarsi sul rapporto fra azione umana e spazio circostante, e “Strada maestra” di e con Laura Nardinocchi e Niccolò Matcovich ne è una dimostrazione. Lo spettacolo – che è in scena venerdì 29 novembre, alle ore 21, da Zo Centro culture contemporanee di Catania per “AltreScene”, la rassegna di arti performative dedicata alla drammaturgia contemporanea – parte da questi interrogativi senza risposta: “Esiste un patto tra noi e la natura? È ancora un nostro interlocutore? Riusciamo ad osservarla? La natura ha memoria? Noi siamo città o natura?”. Domande che i due attori, registi e drammaturghi si sono posti per realizzare il progetto teatrale nato dal progetto di ricerca Terramadre: «Per questo, con “Strada maestra”, abbiamo intrapreso un viaggio – fisico e teatrale – durato un anno, che ha avuto l’obiettivo di ridefinire il nostro rapporto con la natura. Un desiderio che abbiamo sentito entrambi, ma che nasceva da esigenze opposte: Niccolò voleva ritrovare il rapporto viscerale che aveva instaurato con la natura da bambino; Laura sentiva invece un profondo senso di paura e voleva capirne le origini, per poi provare a dominarla, riuscire a fidarsi».

Ciò che ha accomunato Nardinocchi e Matcovich è stata la voglia di uscire dalla città in cui vivono per esplorare nuovi territori e incontrare molteplici umanità. Hanno attraversato l’Emilia Romagna, l’Umbria, la Puglia, la Lombardia, il Piemonte e la Toscana e in ogni territorio hanno incontrato e intervistato persone che vivono e lavorano a contatto stretto con la natura: contadini, allevatori, produttori di vino, apicoltori, pescatori, enti parco, guide escursionistiche…

Nardinocchi e Matcovich: «Alla fine di ogni giorno di residenza abbiamo scritto un diario, uno ciascuno, seguendo due importanti regole: doveva essere segreto all’altro e una volta scritta una determinata pagina non si poteva più rileggere e modificare. I diari sono diventati il cuore del progetto: la lettura cronologica ripercorre il viaggio e scandisce la struttura dello spettacolo. “Strada maestra” quindi intreccia le parole raccolte dalle persone incontrate con le nostre esperienze autobiografiche, in una costante alternanza tra l’individuale e il collettivo, l’oggettivo e il soggettivo».

Lo spettacolo si apre con un breve tragitto a piedi da percorrere insieme agli spettatori: prima dell’inizio “canonico” infatti – partendo dal luogo dove avviene la rappresentazione e tornando ad esso con una struttura ad anello – è prevista una camminata di circa 15-20 minuti. Non è una camminata performativa, bensì di osservazione oggettiva del territorio che si attraversa. Quindi gli spettatori che vogliono assistere a “Strada maestra” se vogliono fare la passeggiata possono arrivare da Zo alle 20.30. Chi invece non vuole fare la passeggiata può venire alle 21 e comunque può farne parte. L’osservazione, quindi, apre lo spettacolo. Gli spettatori partecipano alla camminata, così che anche loro possano provare ad osservare il territorio che li circonda, per poi dare un contributo all’osservazione di Laura e Niccolò una volta raggiunto il luogo dello spettacolo. Questa permette di creare una collettività che insieme, senza telefono e senza parlare, si relaziona con ciò che la circonda, osservando e relazionandosi davvero con ciò che la frenesia della quotidianità impedisce di notare. Nardinocchi e Matcovich: «“Strada maestra” è uno spettacolo per ogni tipo di pubblico, pensato sia per luoghi all’aperto che al chiuso, urbani e non, perché ci interessa la possibilità di contrapporre la natura incontaminata all’intervento dell’uomo».

I crediti dello spettacolo. Scena Bruno Soriato e Giuseppe Frisino; sound design Dario Costa; illustrazione Virginia Taroni; produzione Florian Metateatro; organizzazione Silvia Zicaro con il supporto di Sementerie Artistiche, Ass. Ippocampo, Ferrara OFF, Laagam-ORA | IntercettAzioni Centro di Residenza della Lombardia, Teatri di Vita, Elsinor / Teatro Cantiere Florida, TRAC – Centro di Residenza Pugliese, Theatron 2.0. Progetto vincitore Bando CURA 2023, Life is Live – un progetto di Smart e Fondazione

Cariplo, Bando Verdecoprente 2022, Bando OFFline 2023.

Gli artisti. Laura Nardinocchi si forma all’Accademia d’arte drammatica Cassiopea di Roma, diplomandosi nel 2019 al corso di regia e dramaturgia; Niccolò Matcovich si diploma nel 2014 al corso di autore teatrale della Civica scuola di teatro “Paolo Grassi” di Milano e con lo spettacolo “Pezzi” vince nel 2019 il Roma Fringe Festival; nel 2017, poi, riceve la segnalazione del Premio Hystrio – Scritture di Scena con il testo “Trittico delle bestie” e nel 2023 la menzione della giuria sempre al Premio Hystrio con il testo “Dittico della deriva”. La compagnia Nardinocchi/Matcovich nasce nel 2020, quando i due iniziano a lavorare insieme con lo spettacolo “Arturo”, vincitore di numerosi premi teatrali. Grazie a questo primo incontro, Laura e Niccolò cercano di porre le basi per la creazione di una poetica, che intendono portare avanti e continuare a sviluppare: un teatro che vuole essere accadimento e non spettacolo; dove non ci sia finzione e si vada oltre la rappresentazione; dove gli spettatori interagiscano e facciano parte di ciò che accade. Nel 2024 la compagnia debutta con lo spettacolo “Strada maestra”, nato dal progetto di ricerca Terramadre.

Biglietti: € 18. Prevendita on line su https://dice.fm/partner/dice/event/922227-strada-maestra-29th-nov-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets Ridotto € 14 studenti (solo al botteghino). Info: telefono 095.8168912 da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13.

Zō Centro culture contemporanee: piazzale Rocco Chinnici 6, Catania

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