Brevi

Siracusa, una giornata in onore di Rosario Livatino

I suoi anziani genitori ne sarebbero stati fieri: una giornata dedicata al loro figlio magistrato. A quell’amato figlio Rosario Livatino, che brillante negli studi, diventato un giovane magistrato all’età di 26 anni, sarebbe stato proclamato beato e martire, ucciso dalla famiglia mafiosa della Stidda il 21 settembre 1990 su una strada provinciale ad Agrigento quanto aveva 38 anni. Fu tra i primi ad applicare lo strumento della confisca dei beni mafiosi.  

E’ stato il primo magistrato proclamato beato nella storia della Chiesa Cattolica da Papa Francesco il 9 maggio 2021 e venerato nel calendario il 29 ottobre. La sua massima «Quando moriremo, nessuno ci verrà a chiedere quanto siamo stati credenti, ma credibili» accompagna la sua figura di “giudice ragazzino” che lottò contro la mafia.

La città di Siracusa, oggi venerdì 13 gennaio, nella figura del sindaco Francesco Italia e dell’assessore alla Cultura e alla Legalità Fabio Granata, ha deciso di dedicare l’intera giornata alla sua memoria. Oggi l’Aula Magna del Liceo Einaudi ospiterà nella mattinata la prima parte della manifestazione, con la partecipazione di rappresentanze delle scuole siracusane, della Procura della Repubblica e dell’Avvocatura.

Mentre nel pomeriggio al Salone Borsellino, alle 18,30, verrà presentato il libro di Roberto Mistretta “Rosario Livatino: l’Uomo, il Giudice, il Credente”, che tratta approfonditamente la figura del giovane magistrato. Converserà con l’autore Giuseppe Gingolph Costa. “E’ un dovere diffondere tra i giovani e i cittadini della nostra città la memoria e la conoscenza del fulgido esempio di Rosario Livatino” hanno affermato Francesco Italia e Fabio Granata.

Articoli correlati

Back to top button