Pandemia e crisi economica vanno di pari passo tranne che, a quanto risulta, nel settore del lusso. Il comparto è, infatti, decollato con i più ricchi ulteriormente più arricchiti in questo periodo di stop quasi totale di molte delle attività produttive presenti sul territorio nazionale. Segue la stessa scia il turismo nautico che del lusso fa il suo target e che, in Sicilia, non sente la crisi. Si registra un aumento, se si guarda agli ultimi 15 anni, con una crescita esponenziale atteso l’elevato numero di visite, e di approdi, degli yatch “monumentali”. Il trend è in salita, con una crescita che si attesta tra il 25 ed il 30% per visite ed approdi dei grandi yatch. Si passa dai 40 del 2005 ai 350 odierni per un totale di oltre 1000 scali intorno all’isola alla volta delle principali mete turistiche dell’Isola per godere di attrattive locali, buon cibo e arte, cultura e bellezza, nonché del divertimento, favorito dal clima mite, per tutti i gusti e a misura di turista.
Il settore della nautica d’eccellenza produce annualmente navi da diporto, yatch e mega yatch dalle migliori soluzioni tecnologiche ed ingegneristiche lunghe dai 30 ai 220 metri. Ciò accade perché sono moltissime le richieste di imprenditori e degli armatori, i quali, a differenza di molti italiani, non risentono dello sconfortante impatto del Covid-19 registrato nel mondo. D’altro canto, la Sicilia fronteggia si attrezza e realizza nuove maestranze, sviluppando professionalità e creando i necessari posti di lavoro.
L’ingente giro di soldi, che ruota attorno a questi ‘colossi del mare’ (ndr), ammonta a milioni e milioni di euro. Ne consegue un consequenziale alto livello del turismo di eccellenza. L’indotto di danaro, nel comparto in discorso, è da capogiro. Da qui, ne discende che il turismo d’eccellenza, nonostante tutto, continua a viaggiare a gonfie vele. L’unico decremento si è registrato nel corso dell’anno 2020. A causarlo blocchi e restrizioni verso l’extra Unione Europea.