Ambiente

Siccità e innalzamento termico globale, l’invito al dibattito di architetti e agronomi paesaggisti di AIAPP Sicilia

A Mascalucia, sull’Etna, nella Villa Trinità, domenica 10 novembre la X edizione di “Dove fiorisce la jacaranda”, seminario multidisciplinare voluto da AIAPP per uno dei temi più “caldi” a livello globale. Interventi di ingegneri, botanici, vivaisti e il contributo di una storica dell’arte per sensibilizzare istituzioni e cittadini su politiche agricole ispirate ai principi della permacultura: la coltivazione della terra “sostenibile e resiliente” in condizioni di minore disponibilità di acqua. Inaugurazione dell’installazione di Calogero Arcidiacono, studente di Scultura all’Accademia di Belle Arti di Catania, e una performance di moda fra gli alberi del giardino storico.

Innalzamento termico globale, cambiamenti climatici, siccità e alluvioni, desertificazione dell’entroterra siculo, gestione responsabile e sostenibile delle colture a favore di specie più resilienti e meno bisognose di irrigazione.

Saranno questi i temi principali di “Il deserto che verrà”, talk in programma domenica 10 novembre a Mascalucia (Catania) nell’ambito della decima edizione di “Dove fiorisce la jacaranda”, manifestazione organizzata e ospitata nel verde rigoglioso e lussureggiante di uno dei giardini storici più belli e rigogliosi d’Italia: la Villa Trinità di Salvatore Bonajuto, agronomo paesaggista. Il dibattito, promosso dalla sezione Sicilia dell’AIAPP (Associazione italiana Architettura del Paesaggio) inizia alle 9 e metterà a confronto le opinioni di architetti e agronomi paesaggisti, botanici, ingegneri, geometri, agronomi, vivaisti. Fra i contributi di questo approccio multidisciplinare persino una storica dell’arte che, attraverso le tele di celebri autori del Novecento (Comes, Migneco, Romano, Guttuso, Caruso) e più di recente da paesaggisti come Piero Guccione racconterà come le terre riarse e bruciate dal sole dell’entroterra siculo siano la cifra identitaria di una certa pittura, lontana dai luoghi comuni, dalle tendenze europee e dalle avanguardie contemporanee.

Introdotti da Antonella Bondì e dallo stesso Bonajuto, rispettivamente presidente e vicepresidente AIAPP Sicilia, sono previsti gli interventi di Veronica Leone ed Eleonora Bonanno (presidenti dell’Ordine degli Architetti e della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Catania); Mauro Antonino Scaccianoce e Filippo di Mauro (Presidenti dell’Ordine degli Ingegneri e della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di Catania); Claudio Vadalà (Ordine dei dottori Agronomi e Forestali di Catania); Agatino Spoto (presidente del collegio dei Geometri e dei Geometri laureati di Catania). Per la parte tecnica, moderata da Vera Greco, architetto e tesoriere AIAPP Sicilia, porteranno il loro contributo Giovan Pietro Giusso Del Galdo (Direttore dell’Orto Botanico di Catania); Daniela Romano (Di3A dell’Università di Catania); Filippo Buscemi (Dirigente dell’Ispettorato Ripartimentale delle Foreste di Catania); Stena Paternò del Toscano (proprietaria dell’omonimo parco a Sant’Agata li Battiati); gli agronomi Maria Giardina e Annibale Sicurella; il vivaista di Milazzo Natale Torre e la storica dell’arte Ornella Fazzina, docente dell’Accademia di Belle Arti di Catania.

Spiega la presidente AIAPP Sicilia, l’architetto paesaggista Antonella Bondì: “La terra soffre il cambiamento climatico a tutte le latitudini, come paesaggisti vogliamo avviare un dibattito concreto con i colleghi di altre discipline e sensibilizzare le Istituzioni per una scelta più consapevole del verde pubblico puntando su alberi in grado di ridurre gli effetti del caldo torrido e di assicurare quei processi di sintesi dell’anidride carbonica indispensabili alla vita sul pianeta. Senza trascurare politiche agricole ispirate ai principi della permacultura: ossia la coltivazione della terra senza provocare danni alla natura o all’uomo, economicamente sostenibile e perpetuabile, anche in presenza di una considerevole riduzione della risorsa acqua”.

La manifestazione “Dove fiorisce la Jacaranda” – l’albero di origine tropicale che in Sicilia nel mese di giugno annuncia l’estate con una strepitosa e delicatissima fioritura viola – prosegue con le creazioni di due giovani siracusane – Veronica Amenta e Tiziana Blanco – fondatrici del brand PRETTY Fimmina protagonista di una performance fra gli alberi secolari del giardino con alcune studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Catania e l’inaugurazione dell’opera “Fabbrica di fumo” realizzata dallo scultore emergente Calogero Arcidiacono (Abact) nell’ambito di un progetto di residenze d’artista promosso da Bonajuto per Villa Trinità.

Villa Trinità | notizie

La villa fu costruita nel 1609, sopra residui di civiltà ellenistiche e romane e di colate laviche pietrificate risalenti al 1382 e prende il nome dalla vicina chiesa della Santissima Trinità.
Sino al 1800 l’attività prevalente fu la produzione di vino, proseguita sino ai primi del 1900. Il giardino si estende per circa tre ettari ed è 
stato creato dall’attuale proprietario, Salvatore Bonajuto, dottore agronomo, paesaggista e pittore, conservando le testimonianze del passato. Tra le colate di lava pietrificata, spiccano alberi e arbusti esotici, gruppi di palme e piante succulente. Tra queste, numerose agavi, aloe, Cycadaceae e Cactaceae di tutto il mondo, iris, Chorisia speciosa, che si fa notare grazie al tronco ricoperto di spine, il falso albero del pepe (Schinus molle), una collezione di querce (Quercus spp.), il pistacchio (Pistacia lentiscus), sorbi, azzeruolo Crataegus azarolus e salvie.

Da alcuni anni il giardino è popolato da sculture e installazioni di artisti contemporanei invitati da Bonajuto a un progetto di residenze nel parco botanico.

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