Si inaugura la mostra Francesco Trovato “Le materie dei sogni”
Il 15 ottobre 2022, alle ore 18:00, al Museo-Galleria La Vite di Via Vittorio Emanuele, 102 a Catania diretto da Mauro Lombardo, si inaugura la mostra Francesco Trovato “Le materie dei sogni“, curata da Giuseppe Bacci, che riunisce più di una quarantina di opere. Organizzata dal Museo-Galleria La Vite, si tratta di una conferma del pittore catanese Francesco Trovato (Catania 1959), protagonista della giovane pittura italiana degli ultimi anni. Una vera e propria “rivelazione” quella che la mostra fornisce di lui, assai indipendente ed originale nella scelta di nuove e antiche iconografie, che affonda le radici nella tradizione della grande arte dei miti e delle leggende, è un artista di eccezionale qualità tecnica, che condivide e sa dare forma a temi cari del fantastico, come dimostrano le molte opere esposte.
La mostra risulta, assai preziosa e suggestiva da un punto di vista visivo: dipinti di rara raffinatezza e sensibilità concettuale, con reminiscenze fantastiche, inquietanti ed oniriche allo stesso tempo, che danno modo all’artista, attraverso l’irruzione nell’immaginario personale, di virtualizzare una realtà, lasciando esprimere il suo subconscio. In sintesi, uno spaccato di sontuosa bellezza che si offre agli occhi del visitatore stupito dalla cromia delle opere, dalla ricerca di quella surrealtà che conduce fino allo straniamento.
La fruizione, quindi, non si riduce allo sguardo emozionale di opere accattivanti: si espande in uno sguardo che va oltre, poiché l’artista ha ritenuto di accompagnare i dipinti nel contesto espositivo con la pubblicazione di ventidue poesie in catalogo, inedite fino ad oggi e tre sculture in bronzo realizzate appositamente per l’evento, assumendosi, così, il compito di indicare la ricerca fin qui compiuta, sulla cui pittura, raffinata e colta, Giuseppe Bacci così ha scritto: «Francesco Trovato si è applicato agli studi sui personaggi fantastici e mitologici per tirarne fuori il lato dogmatico e creativo e in questa chiave ha successivamente approfondito gli studi e dipinto personaggi a lui più familiari per cui i suoi dipinti sono un’esplorazione dei confini tra realtà e fantasia. La sua pittura, impregnata di surrealtà e di grandiosa drammaticità, evoca una sensazione generale, anche se non definita, di una lontana eco fantastica e surreale. La fruizione delle opere raccolte in questo catalogosi raggiunge in una lettura contestuale dei testi poetici, dove si leggono finanche il peso dei nostri limiti, gli errori, le emarginazioni, le malattie, gli imprevisti di ogni genere, che sono sintomo di regressione e di decadenza, al di là dell’“inguaribile speranza” sottesa. Queste opere, parallelamente ai testi poetici, ci permettono di cogliere il fil-rouge nell’arte di Francesco Trovato, che crea figure del contemporaneo in un insieme assortito e organico in cui scoprire motivi e ragioni dell’arte in prospettiva “soprannaturale”. Questa esposizione trova, nella pittura vissuta dell’artista catanese, lo specchio del suo mondo, una sorta di iconografia della memoria, che fa uscire i personaggi dalla sua mente riportandoli nello spettacolo delle tele». E’ stato compito di Santino Mirabella (Giudice del Tribunale di Catania, Presidente dell’Associazione Culturale “Efesto” – attraverso la quale cura il Premio Letterario omonimo – ed Accademico H.C. della Universum Academy Switzerland) di espletare una disamina delle poesie dell’artista, scrivendo nel suo saggio: “Lo stesso può dirsi per le poesie di Trovato, che, in altre forme, continua nel suo stile unico e unitariamente non ripetibile. Nelle sue frasi, nelle sue immagini, egli offre alla vista ciò che il pennello ha ceduto alla penna. Tutto appare e tutto si nasconde, l’ombra acquista autonomia dal buio ma in esso si immerge. Queste ombre ‘sospinte da silenziosi ascolti’, che ad essi si rivolgono nel momento stesso del loro dileguare, orfane d’altro, i veleni dalle vene. Ed ecco che si affacciano le immagini da quadri parlanti, le lune e i soli guardiani feroci, le luci (o: La luce), la notte, la nebbia, le ombre… Giochi continui di chiaroscuri, a insistere nello scivolamento immaginifico del verso. Con un vuoto che parla più del sole. Ed ecco, quindi, come le tele di Trovato si fanno eco delle sue parole e le sue parole eco dei suoi quadri. Echi violenti, come scrive l’autore.”
Lo stesso Franco Battiato, indimenticabile e indimenticato poeta della canzone italiana, a cui è dedicato il catalogo dell’esposizione, a seguito della loro frequentazione nel 2000, individuava nelle sue opere una sorprendente vitalità fino a scrivere: “Entità intermedie, divinità inferiori e subordinate, forme umane, animali e miste, antichi demoni. La pittura di Francesco Trovato scolpisce i mostri dell’inconscio proiettandoli e congelandoli in spazi siderali. Il colore, metamorfosi di materia polimorfa, si adegua”.
L’esposizione è accompagnata da una monografia di 106 pagine, edita dalle Edizioni Staurós, con saggi di Giuseppe Bacci, Santino Mirabella, Francesco Trovato e testimonianze critiche di Paolo Balmas, Massimo Bignardi, Arnaldo Romano Brizzi, Enrico Crispolti, Giorgio Di Genova, Giuseppe Frazzetto, Francesco Gallo, Rocco Giudice, Michele Loffredo.
Il progetto dell’allestimento è a cura di Ida Lombardo. Dall’allestimento si può dedurre l’itinerario artistico-introspettivo siglato dalla ricerca che tocca la dimensione onirica, che ha la capacità di affascinare e di sedurre il visitatore; le opere si potranno ammirare fino al 15 novembre 2022 (dal lunedì al venerdì con orario 10:00-12:30 e 17:30-19,30).
Francesco Trovato Le materie dei sogni
LUOGO: Museo-Galleria La Vite Via Vittorio Emanuele, 102 – 95131 Catania
PERIODO: 15 ottobre – 15 novembre 2022, orario: 10.00 – 12.30 – 17.30 – 19.30 (lunedì-venerdì)
Ingresso libero
PER INFORMAZIONI: Museo-Galleria La Vite – 95131 Catania
Cell. 329 1831485 – 329 7358889 • E-mail: gallerialavite@gmail.com – francescotrovato59@gmail.com