Sharon Stone è la star del Taormina Film Festival
In conferenza stampa presso il San Domenico Hotel ha dichiarato:
«Sono veramente felice di essere qui, per essere viva e per rispondere alle vostre domande. La mia carriera cinematografica dal 1992 ad oggi è stata concentrata e sono stata fortunata. Il mondo adesso è diverso. Quando feci Basic Instinct fu uno scandalo. Quello che ho imparato è stato che le cose non cambiano mai. Sebbene ad oggi la sessualità sulle schermo sembra più naturale. I risultati che ho ottenuto sono i rapporti che ho potuto instaurare. L’integrità artistica non cambia mai. Il business dei film rispetto a 30 anni fa è cambiato, prima vi erano maggiori possibilità ed i film costavano meno. Oggi le piattaforme stanno prendendo il sopravvento e le produzioni hanno un maggiore costo.
La parte più intensa che ho recitato nella mia carriera è stata interpretare una detenuta condannata a morte in Last Dance fu terrificante mi feci rinchiudere per un giorno nel carcere di massima sicurezza. Nel braccio della morte ti controllano, ti ammanettano e ti spogliano. Vi erano molte donne condannate. Attraverso le sbarre poi ti liberano dalla manette, se devi andare a fare la doccia ti ammanettano nuovamente e poi ti liberano. Li mi riconobbero tutte le detenute, mi insultarono e minacciarono, fu un esperienza terrificante. Mio fratello è stato poi condannato. Facendo questo film volevo capire cosa fosse la pena di morte.
Sono molto grata d’essere sopravvissuta all’emorragia che mi ha colpita. Ho dovuto attraversare un periodo di stop per riprendermi. Successivamente mi sono dedicata ad attività benefiche. Le persone famose portano avanti missioni umanitarie per certe persone è naturale, per altre no. Penso che ho avuto la fortuna grazie alla mia fama e questa è una responsabilità, un dovere. Ho scritto anche un libro “La bellezza di vivere due volte”. Sono un esempio per molte donne, bisogna avere il coraggio di lasciare andare le situazioni sbagliate. Supportare politicamente le persone e le cause attraverso le decisioni globali penso sia molto educativo.
Sono un‘artista a 360°. L’arte attraverso la pittura è molto importante per me individualmente; sono stata attrice, scrittrice, pittrice, sono una brava ballerina ma non tanto una brava cantante. Ho iniziato a pitturare da bambina grazie a mia zia. Crescendo ho studiato arte anche a New York, la mia carriera da attrice poi ha preso il sopravvento. Durante il covid ho ripreso questa mia passione. E per me è una gioia. Trovo il tempo di pitturare ancora oggi. È meraviglioso quando sei una pittrice lavorare, lo trovo molto eccitante. A Roma a novembre potrò esporre i miei lavori e questo mi ha reso molto felice. Adoro l’Europa, vorrei nuovamente trasferirmi nuovamente qui».