Cultura

“Set Cinematografici 1960/70 scatti di Nicola Scafidi”

Palermo celebra l’arte fotografica con una mostra dedicata a uno dei suoi figli più illustri: Nicola Scafidi. Cornice della personale dal titolo “Set Cinematografici 1960/70 scatti di Nicola Scafidi” la suggestiva Villa Niscemi, riaperta al pubblico dopo un anno di chiusura forzata a causa dell’annidamento, negli spazi dedicati al pubblico, di un batterio a trasmissione aerea. Resa sicura la storica Villa, il 4 giugno ospiterà la mostra donata all’Amministrazione Comunale e alla Cittadinanza dalla curatrice, Angela Scafidi, figlia del noto fotografo Nicola Scafidi, la quale in qualità di erede della famiglia di artisti nel campo fotografico dal 1925, possiede oltre 300 mila negativi appartenuti sia al nonno Giusto che al padre Nicola. Il genio artistico di Nicola Scafidi ha saputo unire due ambiti artistici in stretta consonanza ideale: la fotografia e il cinema, un binomio artistico che forma un’unità perfetta e organica negli scatti del famoso fotografo-reporter.
“La mostra – si legge in una nota del Comune – deve essere intesa come un mezzo di cultura, tramite il quale far conoscere l’importanza di un’epoca passata, in cui i valori legati all’onore e al rispetto erano ben codificati. Questi concetti servono al vasto pubblico per avvicinarlo al concetto di cambiamento sociale, che oggi più che mai è in continua evoluzione anche se molto probabilmente come disse il Principe Fabrizio Salina al nipote Tancredi: ‘Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. L’obiettivo primario è proprio quello di fare riflettere lo spettatore, di creare un dialogo tra le immagini e l’osservatore. Si è pensato ad un allestimento che sia in grado di comunicare e di raggiungere i suoi obiettivi nei confronti di segmenti di utenza piuttosto eterogenei.”
Il progetto prevede 35 scatti inediti in bianco e nero che seguono un percorso temporale. “L’esposizione prevede come capofila, visto il suo particolare pregio, ‘Il Gattopardo’ con Claudia Cardinale, Alain Delon, Burt Lancaste,r del regista Luchino Visconti, a seguire ‘Vulcano’ con Anna Magnani regia di William Dieterle, e poi: ‘Viva l’Italia’ con Paolo Stoppa e Giovanna Ralli, regia di Roberto Rossellini; Il “mafioso” con Alberto Sordi regia di Alberto Lattuada; ‘Salvatore Giuliano’ regia di Francesco Rosi; ‘Il viaggio’ con Sophia Loren regia di Vittorio De Sica; ‘Il Giorno della Civetta’ con Claudia Cardinale e Franco Nero regia di Damiano Damiani; ‘il caso Mattei ‘con Gian Maria Volonté regia di Francesco Rosi; ‘I racconti di Canterbury” con vari attori internazionali regia di Pier Paolo Pasolini; ‘Baciamo le mani’ con Agostina Belli regia di Vittorio Schiraldi; ‘Lucky Luciano’ con Gian Maria Volontè regia di Francesco Rosi, “Il picciotto’ con Michele Placido e Stefano Satta Flores regia di Alberto Negrin.
La figlia Angela che dal 2015 ricorda il padre tramite esposizioni degli scatti che raccontano la Sicilia in una dimensione tanto attuale quanto lontana per “il modo di pensare”. L’ ultima mostra organizzata nel capoluogo siciliano è precedente al periodo pandemico ed era dedicata alle foto scattate durante le riprese del capolavoro di Visconti il Gattopardo. “Il Gattopardo 1959-2019” ha goduto di grandi lustri, infatti, oltre a Palermo, gli scatti sono stati esposti a Bagheria presso il Palazzo Cutò e a Roma alla Casa del Cinema di Villa Borghese.
Note biografiche: Nicola Scafidi nasce a Palermo nel 1925. A 10 anni inizia a frequentare lo studio fotografico del padre, dove impara ad amare la fotografia ed il lavoro in camera oscura. Giovanissimo affianca alle fotografie scattate nello studio e quelle di matrimonio, le fotografie di cronaca giornalistica. Nel 1943, dopo lo sbarco alleato esegue i primi fotoreportages sul banditismo e sul separatismo in Sicilia. Ha collaborato per decenni con vari quotidiani quali: La Voce della Sicilia, L’Unità, L’Ora, Il Giornale di Sicilia. I suoi servizi fotografici sono stati pubblicati da quotidiani italiani e stranieri quali come il New York Times e il Dail Telegraph. Hanno pubblicato i suoi lavori importanti riviste italiane e straniere come Life, Time, Stern, Der Spiegel, Paris Match, ecc. Per molti anni è stato corrispondente dell’Associated Press, dell’United Press, e dell’agenzia Italia. Nel 1966 l’Interpress Photo di Mosca bandisce un concorso sul tema “Per la pace e l’amicizia, per l’umanesimo e per il progresso”, a cui Scafidi partecipa su invito del giornale L’Ora. Su 1106 fotografi partecipanti di 71 paesi, l’autore viene premiato con la medaglia d’argento per la serie “Foto di Sicilia amara fino a quando?”. Nel 1968 riceve a Milano il Premio Nazionale Fotoreporter. Ha partecipato su invito alla mostra sul centenario della nascita di Lenin a Mosca e a numerose mostre in Italia e all’estero. Tra le più note si ricordano: “Sicilia Trenta anni di Regione” nella Galleria d’Arte di Palermo, “Centesimo anniversario della nascita di Lenin” in collettiva a Mosca, “Terremoto del Belice” a Gibellina, “In the Day of Giuliano” a Palazzo Comitini a Palermo., “I Portagonisti” a Palazzo Steri a Palermo.
Ha partecipato ai film: “Salvatore Giuliano” e “Enrico Mattei”. Suoi reportage su tematiche sociali e storiche sono state riportati in numerosi libri quali: Giuliano, di Pasquale Sciortino; Meglio morto, di Lucio Galluzzo. Salvatore Giuliano, di Tulio Zenich; Palermo Felicissima, di Leonardo Sciascia-Guttuso; Sicilia Felicissima, di Sciascia-Ciuni-Cimino; STORIA DI SICILIA, di R. Ciuni; ANNI ROVENTI, di Salvo Di Matteo; In the Days of Giuliano e Quelli della lupara, di Nicola Volpes; Ricordando Sciascia, di Mario Grispo; Mafia, di Enzo Catania; The honoured society, di Norman Lewis; Il Siciliano di David James; La Favolosa Targa Florio di Franco Grasso; Salaparuta ieri ed oggi di Baldassare Graffagnino; Le travail en Sicilie di Renee Richeford; Die Ehrenwerte e Gesellschft di Norman Lewis; Rapporto sulla mafia di M. Farinella; U Scaru dell’Associazione Imago di Palermo. Inoltre ha partecipato alla mostra collettiva di Berlino, “Immagini di un’altra Sicilia” organizzata dal Goethe Institut di Palermo. Infine è stato il protagonista di un video dal titolo “Nicola Scafidi il Fotografo” dalla durata di 54 minuti diretto da Nosrat Panahi Nejad. In quest’opera viene messo a fuoco il profilo professionale dell’autore dallo sbarco alleato sino al 1974. Il regista ripercorre le tappe più significative della carriera fotografica di Nicola Scafidi. Nell’ottobre 1997, viene invitato ad esporre le sue fotografie sull’ INTREPID MUSEUM di New York, in occasione del Columbus Day. Nel mese di febbraio 1999 ha presentato la mostra fotografica intitolata “I mestieri di Sicilia” allo Spasimo di Palermo con pubblicazione del catalogo relativo alle immagini esposte. Cinematograficamente parlando è stata una utile guida per importanti registi, fra cui Visconti per la realizzazione del film “Il Gattopardo”, Rossellini per il film “Viva l’Italia”; Vittorio De Sica per il film “Il viaggio” e Pietro Germi per il film “Divorzio all’italiana”. Nel marzo 2001 viene presentata una mostra antologica dal titolo “Nicola Scafidi Fotografie” ai cantieri culturali della Zisa di Palermo, realizzata con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura della Città di Palermo, in cui viene sintetizzata la vita fotografica dell’autore, con le immagini più suggestive della sua vita. Nicola Scafidi muore il 26 novembre 2004. Nel 2006 a Gibellina, provincia di Trapani, è stato intitolato il museo della memoria a Nicola Scafidi, all’interno dell’antica chiesa madre distrutta dal terremoto del 1968. Nel 2007 a Gerusalemme, all’Istituto Italiana di Tel Aviv sono state esposte le foto sul film del Gattopardo all’interno della rassegna “VII Edizione della Lingua Italiana”. Nel 2015 gli è stato intitolato lo spazio espositivo di Villa Niscemi, dove erano presenti le massime autorità cittadine.

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