Selvaggia Lucarelli “ammazza” Noto: le reazioni pro e contro
«Una guerra mediatica combattuta a colpi di fango, come quella che si è abbattuta su di noi negli ultimi giorni, ci trova assolutamente impreparati». Sono le parole di chi, nel gestire la villa, residenza delle vacanze siciliane di Selvaggia Lucarelli, si è visto travolgere da aspre critiche, nonostante tutto l’impegno speso con professionalità e senso di accoglienza. «Siamo una piccola agenzia che cerca di fare il proprio lavoro nel migliore dei modi possibile, – spiegano in contrasto con quanto affermato dalla giornalista – giorno dopo giorno, lavorando per costruire quel capitale di credibilità che gli ospiti delle nostre strutture, in questi anni, ci hanno voluto riconoscere».
Risuona talmente forte la denuncia della giornalista da arrivare a superare il livello critico “normale” e sconfinare in uno sdegno apocalittico che si è abbattuto, con una ricaduta a piombo, sull’intera città. «Noto è stretta in una morsa di rifiuti prepotente e nauseabonda. – si legge in una sua dichiarazione social – Rifiuti che non si nascondono, ma che sono ovunque. Nelle vie che portano alla cittadina, davanti agli ingressi dei grandi resort, sulle strade per l’oasi di Vendicari, nella stessa Noto, se si sposta lo sguardo poco più in là dal centro».
Sembra che tutto sia nato dalle svariate difficoltà incontrate dalla nota giornalista, e opinionista televisiva, che, nelle sue storie di Instagram, ha lamentato l’impossibilità di mettere in atto la raccolta differenziata denunciando anche problemi elettrici ed idrici. L’agenzia spiega: «La signora Lucarelli ha modi e toni molto lontani dal nostro modo di fare. La polemica è il suo pane quotidiano, benzina della sua attività social dove spesso incrocia le armi con suoi pari. Una situazione molto diversa da quella in cui, dalla sua posizione di soggetto potenzialmente credibile, decide di sferrare il colpo contro una minuscola realtà come la nostra, ammantando un obiettivo personale (non pagare il conto previsto dal contratto da lei stipulato, cosa che ad oggi non ha ancora fatto: ma ci arriviamo tra poco) con la crociata che nessuno può non condividere contro la spazzatura e l’incuria che ammorbano le nostre strade. Fosse vero, sarebbe da rivolgerle un plauso: il volto noto che dal Nord viene a civilizzare il Sud, come gli inglesi di cui parlava il Principe di Salina nelle pagine memorabili del Gattopardo».
Da un’accusa all’altra il rimpallo è fulmineo e non lascia spazio ad esclusioni di colpi. «Ho riferito al sindaco. – comunica su Instagram – Ho chiamato uffici competenti. Ho sollecitato l’agenzia e il proprietario di casa. Nulla. – ha tuonato la giornalista – Voglio sapere perché in questa villa faraonica a Vendicari, il Sarayi Lodge, di proprietà di Tino Di Rosolini, candidato sindaco di Rosolini, affittata tramite agenzia Compass Cultura, io non posso fare la differenziata.Il paradosso è che qui la differenziata è obbligatoria: si paga la Tari e il comune fornisce i cesti (mastelli) per suddividere. Si passa a prelevare il tutto porta a porta. C’è circa il 60% di evasione. Chi non vuole pagare, chi ha la casa abusiva e non vuole auto-denunciarsi, chi si scoccia nel separare la carta dalla frutta. Tutto tace, finché non inizio a mostrare la Noto che non esiste se non negli occhi di chi la abita o dei turisti sinceri» – ha fatto sapere la Lucarelli.
Chiamato in causa, il Primo cittadino di Noto, Corrado Bonfanti, non ha tardato a far arrivare la sua istituzionale risposta nella stessa modalità utilizzata dalla Lucarelli, quella cibernetica: «Gentile signora, – ha scritto sul suo profilo social Facebook – così come il suo disagio merita comprensione e rispetto, allo stesso modo la nostra città è il nostro territorio, luoghi unici e ricchi di storia, meritano, anzi esigono altrettanto rispetto pur nella consapevolezza che molti di noi, che questi luoghi abitiamo, siamo lontani dal farlo, anzi molto spesso pronti a rincarare la dose rinnega soli e profanandoli. Le scrivo anche a nome di centinaia di imprenditori e commercianti seri, onesti, ospitali, premurosi e accoglienti, persone che hanno investito risorse della loro famiglia o che di sono indebitate credendo e scommettendo nelle potenzialità di questi luoghi straordinari».
Altro punto nodale della ingarbugliata vicenda. A sentire l’agenzia, l’ammontare complessivo del costo della villa non sarebbe stato saldato . Pagato soltanto l’acconto e non anche il saldo della pigione. «La famosa Selvaggia Lucarelli si è esposta per rabbia e amore della Sicilia, o per alzare una cortina fumogena sul fatto che ha trascorso alcune settimane in una villa da lei stessa definita bellissima, pagando solo i duemila euro di anticipo, perché ad oggi non ha manifestato intenzione di pagare il resto?».
La giornalista, causa la mancanza intermittente di energia elettrica, avrebbe prenotato un’altra residenza nel giorno in cui il termometro, a Floridia, segnava 48,8° con le linee Enel in sovraccarico. «La nostra amministrazione invia prontamente una pec alla signora Lucarelli, in cui le offre – per il disagio di quella notte – uno sconto e propone la rescissione anticipata del contratto e il pagamento dei soli giorni goduti; specificando però che se avesse deciso di restare avrebbe dovuto onorare il pagamento della cifra stabilita nel contratto. La Lucarelli decide invece di rimanere nella proprietà, palesando da allora l’intenzione di non pagare e diventando estremamente aggressiva e volgare nelle comunicazioni telefoniche con i membri della nostra agenzia. In ultimo adduce fantasiose ricostruzioni secondo le quali non le sarebbe stato consentito di fare correttamente la differenziata e, addirittura, insinuando che, il proprietario non pagasse la TARI».
Che la ragione stia sempre nel mezzo – in medio stat virtus – è risaputo. Che la forza mediatica delle parole sia un tornado, portatore di bene o di male, anche. Non è una novità che il problema rifiuti in Sicilia sia una realtà. Di fatto, preferire fare di tutta l’erba un fascio, generalizzando eccessivamente, non richiama il buon senso critico che occorrerebbe possedere quale bagaglio personale da sfoderare in tutte le occasioni.