Trasporti

“Scan-Med Corridor” dalla Scandinavia alla Sicilia

Un progetto senza precedenti, lo “Scan-Med Corridor”, un corridoio che collegherà il continente europeo da nord a sud, dal mar Baltico al mar Mediterraneo, da Helsinki a La Valletta passando dalla Sicilia. L’imponente opera si divide in due sezioni principali, quella settentrionale, dalla capitale finlandese Helsinki fino alla Germania, e quella meridionale, dalla Baviera alla capitale maltese La Valletta passando per Messina, Palermo, Catania e Siracusa. L’aspirazione nasce dalla volontà di accelerare il commercio, eliminando tutti quegli impedimenti che sono attualmente causa di rallentamenti e ritardi. E’ un progetto dal valore di 11 miliardi che richiede il coinvolgimento di diversi Stati europei, soprattutto l’adesione da parte dell’Italia che dovrà rendersi disponibile alla riapertura di dibattiti di vecchia data, quali il famoso ponte sullo Stretto e la galleria di base del Brennero. Il ponte non solo faciliterà gli scambi commerciali tra Stati europei, ma permetterà di trasferire le merci importate sul Mediterraneo dall’Africa e, per mezzo del Canale di Suez, dall’Asia, verso l’Europa continentale. I numeri sono tutt’altro che indifferenti : da questo progetto dipenderà il 48% del Pil europeo e si stima che ci sarà un aumento di scambi su questa tratta del 25% in 10 anni. La Ten-T (Trans European Network – Transport) vorrebbe così assicurarsi un corridoio strategico sul quale possano viaggiare vettori a basse emissioni superando tutti gli snodi critici, come la galleria del Brennero tra Italia e Austria. Nonostante i risultati potrebbero segnare profondamente la storia del commercio Europeo, è necessario che ci sia da parte di tutti gli Stati coinvolti una propensione ad accettare questa iniziativa senza minare lo sviluppo e la messa in atto di tale realizzazione. Nella fattispecie, è necessario che si arrivi ad un accordo tra le regioni coinvolte nella concretizzazione del ponte sullo Stretto di Messina, approvato nel 2011 ma liquidato subito dopo senza successo. Rispetto al progetto iniziale che prevedeva la realizzazione di un tunnel dal costo non indifferente, adesso, dinnanzi ad un’opera così grande che coinvolge tutta l’Europa, il ponte ricoprirebbe solo 3.6 km e una larghezza di 61 metri. Nel caso in cui le controversie regionali dovessero persistere, potrebbero preannunziare l’insuccesso dell’intero corridoio.

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