Brevi

Sant’Alessio, Raffaele Crocco ha presentato l’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo

Il giornalista Rai Raffaele Crocco è stato ospite della Pro Loco a Sant’Alessio Siculo. L’appuntamento, tenutosi nella sala conferenze dell’albergo Elihotel, ha registrato una folta partecipazione. Raffaele Crocco ha presentato la XII edizione dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo. L’autore, giornalista Rai e RaiRadio1, è stato inviato di guerra nell’ex Jugoslavia, in America Latina ed Oriente. È ideatore e direttore responsabile dell’Atlante delle Guerre e dei Conflitti del Mondo e direttore editoriale di Unimondo. È stato, insieme a Gino Strada, tra i fondatori della rivista Peace Reporter.
Crocco vuol far conoscere la guerra per imparare ad evitarla, utilizzando l’informazione come strumento per affermare una cultura di pace. Il giornalista partigiano – dalla parte della pace sempre – ha raccontato esperienze dirette sul campo da inviato di guerra spiegando che nel contenzioso bellico, spesso, i soldati partecipano per sfuggire ad altra morte certa, causata dalla mancanza di diritti primari aggravati dall’età media degli autoctoni che non hanno accesso né alle cure mediche né al diritto scolastico primario.
31 sono le guerre in atto nel mondo, con 23 situazioni di crisi. Tra queste 15 nel continente Africano, il più ricco in risorse minerarie al mondo ed il primo per carenza di acqua e cibo.
Realtà parallele agli antipodi tra moderno benessere (consumismo) e prevaricamenti di ogni forma di diritto. La guerra viene posta all’occidente come necessaria per la difesa interna, inculcata storicamente ed arcaicamente come bisogno di affermazione per sconfiggere i cattivi.Ma chi è che decide la guerra? È così fondamentale? Questi gli argomenti di Raffaele Crocco. E poi ancora: studiare la geopolitica senza studiare i bisogni primari dei cittadini, è il giusto metodo?
Gl’interessi attorno al controllo di risorse e rotte mercantili, ricchi introiti, abbissati tra la mancanza dei diritti, povertà e dalla colpa di essere nati dalla parte sbagliata. Deve essere questo il prezzo – del sangue- di chi e per chi?
Ed ancora il monito lanciato è stato: la società è tornata agli anni ’70 si stanno nuovamente invitando i giovani alla leva, nella quotidianità il contesto militare viene istillato già dai produttori per i consumatori; lanciando semplicemente i colori di gamma delle auto.
Il dibattito è stato organizzato da Pina Santa Basile, Presidente della Pro Loco di Sant’Alessio Siculo.
Hanno partecipato: Nicola Candido, esperto di Relazioni Internazionali ed incaricato al Ministero Economia e Finanze; Samuele Formichetti, autore del reportage fotografico “Vite attraverso i Balcani”; Giusi Squillaci, Vice Responsabile Circoscrizione Sicilia coordinatrice comitato Consultivo Amnesty International Italia; Stefania De Marco, Rappresentante del Comitato per la Palestina della Riviera jonica ed il Sindaco Domenico Aliberti.

Articoli correlati

Back to top button