Costume

San Valentino: la casa di Giulietta, tra realtà e mito

Se c’è un monumento più visitato di Verona, è quello della Casa di Giulietta. Sì, proprio lei, la Giulietta Capuleti protagonista del famosissimo  dramma Shakespeariano  “Giulietta e Romeo”, ambiento a Verona nel ‘300. Oggi San Valentino la visita alla casa dell’eroina Trecentesca assume maggior valore per gli innamorati.

Nel cortile del palazzo medievale si trova la statua di Giulietta in bronzo, tappa obbligatoria per i visitatori che fanno una foto col la statua toccandole il seno. Si dice che porti bene. Mah, chissà cosa ne avrebbe pensato lei!

Dal famoso balcone di Giulietta, gli innamorati si affacciano scambiandosi gli anelli di fidanzamento, proposte di matrimonio, gridando “Ti amo” al proprio partner e forse proferiscono parole di amore eterno. D’altronde il luogo ispira!

Mèta di turisti che arrivano da tutto il mondo per immergersi in quello che prima era una locanda Trecentesca, poi sede di diverse botteghe artigiane, è tra il Settecento e l’Ottocento che la si riconosce come la Casa di Giulietta. Ovviamente tutto questo edificio museale è una “ricostruzione” fatta ad arte a scopo turistico, un’ ottima idea di marketing che genera ogni anno fiumi di turisti. Un vero business per le casse del Comune scaligero che ha acquistato l’edificio, sito in via Cappello 23, nei primi del Novecento. Costruito il celebre balcone tra il 1939- 40 e aperto la Casa al pubblico nel 1973.

Un Catanese, che dall’86 vive in provincia di Verona, Concetto Marletta, docente di scuola secondaria di II grado, ci racconta che entrò, nei primi anni di permanenza a Verona nella Casa di Giulietta, insieme a un altro amico docente Catanese, Alfio Consoli.

“Mah, in quanto “luogo fisico” ricreato ad arte per fini turistici, non sono più ritornato  a visitare la casa. Anche il balcone di Giulietta è stato messo dopo, in quanto prima non esisteva. – racconta Marletta – Ma se alla gente, soprattutto straniera piace visitare questo posto con tanta ammirazione, che ben venga. Ho visitato anche la Tomba di Giulietta che si trova in un altro edificio, a circa due chilometri in linea d’aria, dove, oltre a un sarcofago, ci sono importanti affreschi”.

La  creatività dei veronesi, nella persona di Giulio Tamassia,  ha dato luogo a un famoso concorso Cara Giulietta e al relativo Club di Giulietta, composto da una decina di volontarie – segretarie che leggono circa 50 mila lettere ogni anno, provenienti da tutte le parti del mondo e alle quali rispondono. Le quattro lettere più belle, scelte dalle segretarie, vengono premiate in una cerimonia che quest’anno, giunto alla XXX edizione, con il testimone passato alla figlia di Tamassia, Giovanna, si è svolta il 12 febbraio, premiando una portoghese, una nepalese, una italiana e un Kazakistano. Inoltre, il Club di Giulietta, con una parternship di wedding planner, celebra anche matrimoni ambientati al tempo dei due celebri innamorati.

Nella Sala del letto di Giulietta– al secondo piano della Casa museo – si trova il famoso letto progettato dall’architetto Renzo Mongiardino per il film di Franco Zeffirelli Romeo e Giulietta del 1968 con Olivia Hussey e Leonard Whiting, con la splendida colonna sonora composta da Nino Rota. Gli altri piani della Casa museo offrono la Sala da ballo al terzo piano e Le sale al quarto piano sono ornate da un soffitto con un cielo stellato, che evoca la tragica fine dei due innamorati, che scaturiscono dai versi di Shakespeare:  “Dai lombi fatali di questi due avversari/trae vita con stelle contrarie una coppia di amanti/ la cui pietosa e sventurata rovina/ con la morte sotterra la lite dei padri”.

Nel 1596 al drammaturgo inglese giunse la storia di Luigi da Porto, nobiluomo vicentino che la pubblicò come novella nel 1531 e che presto iniziò a circolare a Verona, una in prosa e l’altra in versi, rispettivamente scritte da Matteo Bandello e da Gherardo Boldieri. Al capolavoro teatrale di William Skakespeare  si deve la fama universale di Romeo e Giulietta, ambientata a Verona all’epoca degli Scaligeri, che inizialmente mise in scena con il titolo “The most excellent and Lamentable Tragedy of Romeo and Jiuliet”.

Quello che è scaturito dalla fervida mente di Luigi da Porto in forma di novella e poi assurto a capolavoro mondiale grazie alla penna del drammaturgo inglese Shakespeare, ossia la vicenda amorosa di due innamorati di famiglie rivali, i Capuleti e i Montecchi, ha generato per Verona un fenomeno turistico che si perpetua negli anni, facendola diventare per molti “la città dell’Amore”. Nel sito de La Casa di Giulietta è spiegato con dovizia di particolari storici come la casa medievale di un locandiere, con passare dei secoli sia diventata, per dare una collocazione fisica importante alla figura di Giulietta Capuleti, La casa di Giulietta. Il che come sappiamo e sanno tutti,visitatori compresi, non è mai esistita, insieme al suo Romeo. 

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