Cultura

Rito della Luce 2022: Solstizio di Pace

Mai come adesso la luce deve illuminare le scelte future, allontanandoci da un presente governato dalla dittatura della paura. Mai come adesso quel “Rito di passaggiodall’oscurità dell’incertezza alla speranza della Pace, deve restituire respiro all’umanità.

Mai come adesso la “Piramide” – opera del Maestro Mauro Staccioli, che da 12 anni apre nuove visioni e consegna antichi valori nei giorni del Solstizio d’Estate – deve rappresentare un viaggio simbolico che conduce dritti verso una nuova direzione, coinvolgendo tutti coloro che hanno bisogno di “parlare col cuore al cuore della gente”.            
«L’Opera monumentale, costruita proprio sul 38° parallelo, come un balance universale rispetto alla Corea, luogo di conflitti e divisione – dichiara il mecenate Antonio Presti – oggi diventa Faro di Luce per un’altra emergenza mondiale, che è conflittualità rispetto alla banalità del male. Oggi è la Russia che manifesta l’impotenza degli uomini a dialogare per quella visione di futuro, non in nome di una guerra qualunque, ma in nome del Dialogo e della costruzione di Bellezza».

Quest’anno il Rito della Luce, ideato e voluto dal maestro Antonio Presti nel territorio di Motta D’Affermo (Messina), restituirà silenzio e riflessione, consegnando messaggi di Pace rivolti al popolo ucraino: «Il percorso di politica della Bellezza e della Conoscenza, rappresentato dal viaggio simbolico all’interno della Piramide – sottolinea Antonio Presti – quest’anno sarà dedicato ai giovani che sono in prima linea, coinvolti in una guerra che ha bombardato ogni verità, lasciando vuoti incolmabili nelle nuove e vecchie generazioni. Non è bastata la pandemia ad annientare questa contemporaneità: la guerra ha poi soppiantato la libertà di tutti noi. Libertà di sognare, libertà di immaginare il futuro, libertà di vivere circondati dalla bellezza, che nella sua innocenza e nel suo valore di differenza si fa spazio tra le fragilità del mondo. Non ci saranno artisti e performer come avvenuto negli scorsi anni, ma la Piramide, snodo dell’umanità e luogo di condivisione collettiva, sarà comunque aperta al pubblico e sarà visitabile liberamente tutte le domeniche di giugno (12, 19, 26 giugno), dalle 16 al tramonto. Ciò che chiedo a tutti coloro che vorranno affrontare questo viaggio dell’anima, è di lasciare e lanciare un messaggio forte – attraverso un video o uno scritto – per comporre insieme un vero e proprio “Diario della Pace”, da veicolare attraverso il mondo digitale».

Tutti i partecipanti al Rito – da un’opera artistica appositamente realizzata ai piedi della Piramide – potranno postare in diretta messaggi di pace e bellezza su Facebook, Instagram, Youtube, Tik Tok e Linkedin. La Fondazione Antonio Presti Fiumara D’Arte selezionerà poi i messaggi più intensi per realizzare un’installazione multimediale universale da esporre all’interno del Museo Albergo Atelier sul Mare. Sarà dunque un “Solstizio della Pace”, diverso dal passato, ricalibrato a seguito di un forte trauma collettivo come il Covid e di una ferita aperta come la guerra che stiamo vivendo in questi mesi. «L’armonia universale è il soffio che avvolge tutti noi e che alimenta i nostri pensieri – continua Presti – il Futuro non può essere inteso solo come paura, ma come possibilità, prospettiva e nuovo modo di vedere il mondo attraverso la lente caleidoscopica dell’Arte e della Bellezza. Il percorso del Rito della Luce, ai piedi della Piramide – 38° parallelo, che ci ha illuminato in questi anni, nutrendoci di un fuoco primordiale ed eterno, quest’anno, volutamente, farà sventolare la bandiera della Pace ai piedi dell’infinito e parlerà al cuore della Russia per varcare quel confine di terrore e disumanità che ha intrappolato il mondo intero».

PROGRAMMA

Ore 12:00: tour delle camere d’Arte, dell’installazione “Bosco Incantato” opera di Umberto Leone e Ute Pyka e della scultura “Il cavallo Eretico”, opera di Antonello Bonanno Conte | Museo-albergo Atelier sul Mare

Dalle ore 16:00 al tramonto: apertura al pubblico della Piramide 38° Parallelo

Info: www.ateliersulmare.it  info@ateliersulmare.it telefono 0921.334295

La Piramide – 38° Parallelo di Mauro Staccioli, è alta trenta metri, orientata a nord-ovest e spaccata da una fessura da cui, al tramonto, penetra la luce. Non sono casuali le sue coordinate geografiche, è infatti collocata proprio al 38° parallelo, bilancia universalmente due opposti: da una parte la Corea, luogo di sofferenza e divisione, dall’altra la Sicilia che con la sua Piramide diventa un luogo di unità e di pace.

La sua corazza in acciaio corten, un materiale che con il tempo si ossida fino ad assumere lo stesso colore ferroso della terra da cui sembra nascere, si raffredda al calar del sole. Ed è in quel momento che l’opera di Mauro Staccioli comincia a parlare ai visitatori. Prodotti dalle giunture che si raffreddano, si odono infatti crepitii ed echi, mentre al centro dello spazio si ritrova un percorso a spirale, simbolo di un viaggio iniziatico. Inaugurata nel 2010, la Piramide è inclusa in un percorso di bellezza naturale e d’arte, quello di Fiumara d’Arte, una delle attrazioni turistiche più importanti della Sicilia. Un museo a cielo aperto d’arte contemporanea che ha dato slancio ad una zona rimasta fuori dalle principali rotte sicule, valorizzando uno splendido paesaggio naturale con i suoi paesi. Siamo infatti tra i panorami del Parco dei Nebrodi e il Parco delle Madonie.  Un museo a cielo aperto di arte contemporanea che ha avuto la sua genesi nel 1986 con La materia poteva non esserci di Pietro Consagra. Seguiranno Una curva alle spalle del tempo (Paolo Schiavocampo), Monumento per un poeta morto (Tano Festa), Energia Mediterranea (Antonio Di Palma), Labirinto di Arianna (Italo Lanfredini), Arethusa (Piero Dorazio e Graziano Marini), e La via della bellezza (AA.VV.).  Opere monumentali inserite nei paesaggi della Sicilia, che li arricchiscono di significato. Punto di partenza per la visita del parco Fiumara d’Arte il museo-albergo Atelier sul Mare. Antonio Presti, già ideatore del museo a cielo aperto più grande d’Europa Fiumara d’Arte, è l’artefice di questa realtà unica dove paesaggio, cultura e arte si fondono per mostrare e far vivere ai visitatori di questa terra magnifica un’emozione indimenticabile: l’arte deve essere vissuta come un sogno.

Museo Albergo d’arte contemporanea Atelier sul Mare unico al mondo, si trova sulla costa tra Messina e Palermo, affacciato su una delle baie più suggestive della Sicilia.

Qui alberga l’utopia quella dell’arte pura e irripetibile, qui cultura, arte e paesaggio si fondono per far vivere all’ospite un’esperienza indimenticabile. Antonio Presti, eccentrico mecenate, realizzatore di sogni irrealizzabili, ha rivoluzionato il concetto della normale camera d’albergo. La camera diventa opera d’arte, esperienza spirituale che ti proietta in un’altra dimensione. L’ospite non è spettatore ma diventa parte integrante dell’opera, elemento vivo che con la sua presenza dà vita e respiro alla stanza diventandone il completamento.

La struttura a tre piani a 10 metri dal mare, con le sue 40 stanze è dotata di un’ampia hall, due sale conferenze, bar e ristorante. Percorrendo gli ambienti dell’Atelier si possono ammirare sculture e dipinti dei più importanti artisti della collezione Fondazione Antonio Presti – Fiumara d’Arte oltre che ad assistere alla creazione di opere in ceramica presso il laboratorio all’interno dell’albergo. Gli ampi corridoi inoltre sono spazi espositivi per mostre di giovani artisti.

Arte da vivere          
A Castel di Tusa, l’Albergo Atelier sul Mare ha dato vita ad un rivoluzionario concetto di fruizione dell’arte. Alcune delle stanze dell’albergo, infatti, sono state consegnate in mano ad artisti che le hanno trasformate in opere d’arte. Ma, ed è questa la novità, l’opera non è statica, al contrario, è in mutuo e continuo scambio con chi decide di passarvi la notte. L’idea è quella dell’interazione tra l’opera, che diviene parte del quotidiano, e l’ospite che viene spinto alla riflessione ed all’interiorizzazione. Il filo conduttore è l’acqua, il mare, visto come elemento semplice e purificatore, il ritorno alle origini e quindi al proprio essere.

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