Eccellenze

Riconoscimento internazionale per l’Orto Botanico di Palermo

Hermès Italie, da sempre impegnata in progetti di mecenatismo a sostegno delle arti e dei savoir-faire artigiani, sostiene la riqualificazione dell’Orto Botanico di Palermo con il carré généreux intitolato all’istituzione palermitana.
«Il nostro Orto botanico è un luogo incantevole e il carré généreux dedicato da Hermès a questo sito di straordinaria bellezza, configurato in un meraviglioso disegno che ne rappresenta il fascino e la magia, è un riconoscimento che ci onora e che valorizza questo patrimonio dell’Ateneo – commenta il Rettore dell’Università degli Studi di Palermo, prof. Massimo Midiri – Essere stati scelti tra tante realtà botaniche è inoltre la testimonianza dell’impegno di UniPa nel valorizzare e fare conoscere i propri inestimabili tesori, simboli della cultura della Sicilia e del Mediterraneo ormai sempre più conosciuti anche a livello internazionale».
«Grazie a questa collaborazione – aggiunge il Presidente del SiMuA – Sistema Museale di Ateneo, prof. Michelangelo Gruttadauria – l’Orto arricchisce il suo patrimonio con nuove preziose piante e con la riqualificazione di una serra. Il completamento dei lavori è previsto per i primi mesi del 2025 e sarà il primo modo per festeggiare i 230 anni dell’Orto Botanico e incrementare il patrimonio del Sistema Museale. A questo importante risultato ha collaborato anche Aloisa Moncada che ha svolto il ruolo di trait d’union fra il Sistema Museale e Hermès. Il carré è stato disegnato da François Houtin, artista francese e paesaggista. “All’Orto Botanico di Palermo” è un carré in cachemire e seta in vendita da ottobre 2024 presso tutte le boutique della maison in Italia. Il disegno è declinato nella speciale colorazione blu avio e grigio chiaro realizzata appositamente per l’Orto Botanico di Palermo. Dopo aver visitato vari Orti Botanici in Italia, François Houtin è stato sedotto da questo giardino, il suo disegno è il frutto di una full immersion nella città, dell’incontro con i botanici e dello studio delle piante. Entrato nell’orto botanico di Palermo, un gioiello verde misteriosamente barocco, François Houtin lo ha esplorato a lungo per creare questo carré dal disegno lussureggiante».
«Oltre ad essere un polmone per la città nel cuore della Kalsa, l’Orto Botanico è un luogo molto amato sia dai palermitani sia dai visitatori che vengono da fuori, a cui L’Orto riserva sempre un’accoglienza speciale – spiega Francesca di Carrobio, Amministratrice Delegata di Hermès Italia – Per me è un luogo magico legato a ricordi d’infanzia, i suoi profumi mi riportano al giardino mediterraneo. Sono quindi lusingata all’idea che la Direzione Artistica di Hermès International a Parigi abbia deciso di inserire nella collezione autunno-inverno 2024 il carré All’Orto Botanico di Palermo, che l’Italia ha poi trasformato in carré généreux. L’Orto appartiene all’Università degli Studi di Palermo, qualsiasi aiuto a questa istituzione è di grande supporto».
«Le nuove piante acquistate e messe a dimora con il sostegno di Hermès – aggiunge il prof. Gruttadauria – sono due esemplari di Jubaea chilensis, specie endemica del Cile che ha subito, nella sua popolazione naturale, saccheggi e sfruttamenti che hanno portato quasi alla sua estinzione e due esemplari di Macrozamia moorei, rare Cicadee australiane oggi difficilmente reperibili in queste dimensioni».
«In letteratura si stima che un metro di tronco equivalga a circa cento anni di vita, e questi esemplari, messi a dimora davanti alla serra Carolina, superano certamente i due metri e dunque i duecento anni di età – spiega il Direttore dell’Orto Botanico, prof. Rosario Schicchi – A questi si aggiunge un esemplare di Aloe Bainesii, specie tra le più espressive del genere Aloe e sicuramente tra le più emblematiche della flora sudafricana. Un esemplare adulto ricorda nel suo habitus una Dracaena draco e, proprio per rappresentare un’intera collezione tra le più significative e antiche dell’Orto palermitano, verrà posto nel Giardino delle Succulente al centro dello spazio dedicato interamente al genere Aloe, molto in evidenza, sul viale Montemartini. La serra, in fase di allestimento e ristrutturazione, accoglie come nuova acquisizione una collezione di circa tremila esemplari di piante afferenti alla famiglia delle Cactacee, donate all’Orto Botanico nel febbraio 2023, di grande valore scientifico sia per la ricchezza delle specie, afferenti a circa venticinque generi differenti, sia per la bellezza e la rarità di numerosi individui. Di particolare pregio sono i bellissimi esemplari “anziani” dei generi Mammillaria, Thelocactus ed Ephithelanta, risalenti al 1991. La collezione richiede interventi qualificati relativi all’identificazione e al rinvaso, oltre ad una esposizione più adeguata».
«Il fatto stesso di essere stati selezionati per un oggetto così peculiare e iconico come è il carré di Hermès testimonia la qualità raggiunta dal nostro Orto Botanico – racconta il prof. Paolo Inglese, Delegato del Rettore alla Valorizzazione dei beni storici dell’Università di Palermo – È stato scelto, tra tanti, perché è l’unico orto botanico che trasmette il fascino aristocratico tutto siciliano e mediterraneo dei quattro secoli dai quali è segnato e che ha segnato».
«L’Ateneo – conclude il Presidente del SiMuA Michelangelo Gruttadauria – tiene in grande considerazione lo sviluppo sostenibile ed è in perfetta sintonia con Hermès che dalla sua nascita, nel 1837, intende lasciare un’impronta positiva sul pianeta e condividere i propri successi con le comunità e nei luoghi in cui opera, come artigiano di uno sviluppo sostenibile. Se da un lato Hermès crea oggetti belli e funzionali, che possono essere riparati e si trasmettono di generazione in generazione dall’altro lato l’Università degli Studi di Palermo è impegnata a rendere durevole il suo patrimonio e trasmettere conoscenza e percorsi sostenibili. Così come la qualità delle materie di Hermès, associata ai savoir-faire d’eccezione perpetuati dai suoi artigiani, contribuisce a rendere durevoli le sue creazioni, caratterizzate da un’eleganza atemporale, allo stesso modo l’Università contribuisce a rendere perpetua la conoscenza e la bellezza».

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