Recovery Fund, quali sono i piani per la Sicilia?
Pronto il piano di spesa, stilato dalla Regione siciliana, da inserire nel “Piano di Rilancio e Resilienza Nazionale” che il Governo nazionale presenterà alla Commissione europea per essere vagliato al fine di concedere i fondi necessari a contrastare la crisi causata dall’emergenza Coronavirus. Il piano funge da pilastro per il sostentamento dell’economia. Garantire le condizioni è il must. Stiamo parlando del Recovery Fund.
“E’ un’occasione storica per portare a termine un’operazione mai fatta: attuare quel famoso “Piano Marshall per il Sud” che ha l’obiettivo di realizzare la coesione nazionale”. Afferma il presidente della Commissione UE dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giuseppe Compagnone, facendo riferimento alle risorse che dovrebbero essere messe a disposizione dal Recovery Fund.
“Ancora non è tutto del tutto chiaro – spiega l’onorevole Compagnone – né le somme disponbili né i criteri di assegnazione. Ma auspichiamo che il criterio sia basato fondamentalmente per eliminare il gap tra Nord e Sud. Tutto questo dipende dal Governo nazionale. La Regione siciliana ha già elaborato una bozza di vari progetti che ha trasmesso a Roma.
“Per quel che riguarda la Commissione che io presiedo – continua Compagnone – noi riteniamo di avere il dovere di ascoltare i territori. Lo abbiamo già fatto con i sindacati, con le autorità delle acque, con l’Anci Sicilia per i comuni, con le province, con la Confederazione Italia Trasporti e proseguiremo ancora preparando, al termine di tutte le audizioni, una relazione finale che trasmetteremo al presidente Nello Musumeci. Tutti i nostri interlocutori hanno sottolineato l’importanza del potenziamento dell’infrastutturazione della Sicilia. L’Anci ha molto insistito anche su quella immateriale e in particolare sulla digitalizzazione della Pubblica Ammnistrazione e della scuola. E’ emersa con forza la necessità di velocizzare ma anche quella di un’importante transizione energetica. Oltre, ovviamente, ad un notevole potenziamento della rete sanitaria”.
“Purtroppo – si è rammarica Compagnone – devo esprimere il mio disappunto per l’atteggiamento di Rfi che, oltre a precisare che il rapporto è solamente con il Governo nazionale, è stato improntato ad un’interlocuzione superficiale e ad una sufficienza insopportabile. Eppure lo sviluppo dell’infrastruttura ferroviaria è importantissima per la Sicilia con la velocizzazione del trasporto di persone e merci e con un maggiore rispetto dell’ambiente. Cosa vuole fare il Governo nazionale in Sicilia a cominciare alla primaria struttura di trasporto: il Ponte sullo Stretto di Messina? Una realizzazione che consentirebbe la conseguente maggiore infrastrutturazione dell’intera Isola. In questo senso cosa vuole fare Rfi a cominciare dall’alta velocità?”
La Commissione europea ha definito orientamenti strategici per l’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza nella sua strategia annuale per la crescita sostenibile (ASGS) 2021. Il cosiddetto Ricovery Fund. Il dispositivo è lo strumento di ripresa fondamentale di NextGenerationEU, che aiuterà l’UE a uscire più forte e più resiliente dall’attuale crisi. L’RRF concederà prestiti e sovvenzioni per 672,5 miliardi di euro, un importo senza precedenti, fornendo un sostegno finanziario anticipato nei primi anni della ripresa, che saranno quelli cruciali.
Per beneficiare del dispositivo per la ripresa e la resilienza, gli Stati membri dovrebbero presentare i loro progetti di piani di ripresa e resilienza, delineando i loro programmi nazionali di investimento e di riforma sulla base dei summenzionati criteri strategici dell’UE. I piani di ripresa e resilienza degli Stati membri dovrebbero affrontare le sfide di politica economica indicate nelle raccomandazioni specifiche per paese degli ultimi anni e, in particolare, dei cicli 2019 e 2020. I piani dovrebbero inoltre consentire agli Stati membri di rafforzare il loro potenziale di crescita economica, la creazione di posti di lavoro e la resilienza economica e sociale, nonché di rispondere alle transizioni verde e digitale.
In considerazione della loro rilevanza in tutti gli Stati membri, dei cospicui investimenti necessari e della capacità di creare occupazione e crescita e trarre vantaggio dalla transizione verde e digitale, la Commissione incoraggia vivamente gli Stati membri a includere nei loro piani investimenti e riforme volti a perseguire i seguenti obiettivi principali:
Utilizzare più energia pulita (Power up) – Utilizzare prontamente tecnologie pulite adeguate alle esigenze future e accelerare lo sviluppo e l’uso delle energie rinnovabili.
Rinnovare (Renovate) – Migliorare l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati.
Ricaricare e rifornire (Recharge and Refuel) – Promuovere tecnologie pulite adeguate alle esigenze future per accelerare l’uso di sistemi di trasporto sostenibili, accessibili e intelligenti, stazioni di ricarica e rifornimento e l’estensione dei trasporti pubblici.
Collegare (Connect) – Estendere rapidamente i servizi veloci a banda larga a tutte le regioni e a tutte le famiglie, comprese le reti in fibra ottica e 5G.
Modernizzare (Modernise) – Digitalizzare la pubblica amministrazione e i servizi pubblici, compresi i sistemi giudiziari e sanitari.
Espandere (Scale-up) – Aumentare le capacità di cloud industriale europeo di dati e lo sviluppo dei processori più potenti, all’avanguardia e sostenibili.
Riqualificare e migliorare le competenze (reskill and upskill) – Adattare i sistemi d’istruzione per promuovere le competenze digitali e la formazione scolastica e professionale per tutte le età.
L’attuazione del dispositivo sarà coordinata dalla task force della Commissione per la ripresa e la resilienza in stretta collaborazione con la direzione generale degli Affari economici e finanziari (DG ECFIN). Un comitato direttivo presieduto dalla Presidente Ursula von der Leyen fornirà un orientamento politico alla task force per contribuire a garantire che il dispositivo sia attuato in modo coerente ed efficace.
La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio ad approvare quanto prima la proposta legislativa in modo che il dispositivo diventi operativo a partire dal 1º gennaio 2021.
Il termine per la presentazione dei piani di ripresa e resilienza è il 30 aprile 2021. Gli Stati membri sono tuttavia incoraggiati a presentare i loro progetti preliminari di piani a partire dal 15 ottobre 2020. Gli Stati membri dovrebbero impegnarsi quanto prima in un ampio dialogo politico che coinvolga tutte le parti interessate al fine di preparare i loro piani di ripresa e resilienza e sono incoraggiati a interagire con la task force per la ripresa e la DG ECFIN per discutere i progetti di piani.