“Raizes”, da Zō la spiritualità musicale di Samuel Mele
Sabato 28 settembre ultimo appuntamento di stagione per Raizes World music fest la rassegna di world music di Zo Centro culture contemporanee di Catania realizzata in sinergia con l’associazione Darshan. Sul palco all’aperto di SpiazZo arriva il polistrumentista salentino Samuel Mele – accompagnato dal violoncellista Marco Schiavone e dal sassofonista Roberto Gagliardi – per presentare l’album di debutto, uscito ad aprile, “Il santo sforzo per capire cosa sia l’amore”.
Nato nel 1995 a Castrignano de’ Greci, paese salentino di radice greca, Samuel Mele – autore, compositore e suonatore di oud, ney, chitarra e altri strumenti a corde del Mediterraneo e del Medio Oriente – ha studiato Etnomusicologia al Conservatorio Tito Schipa di Lecce. Ha studiato con alcuni dei più importanti insegnanti di musica modale, come Ross Daly, Kelly Thoma, Yasamine Shahosseini, Peppe Frana, Christos Barbas e Lamia Yared, viaggiando tra Italia e Grecia, soprattutto grazie ai percorsi di Labyrinth Musical Workshop a Creta, dove si è appassionato della musica colta del mediterraneo e la composizione modale. Oltra la ricerca musicale, Mele esprime una forte attitudine da ricercatore, esplosa all’età di 20 anni grazie alla International School of Self Awareness e al suo fondatore Patrizio Paoletti, grazie alla quale ancora oggi continua a scoprire sé stesso, il suo mondo interiore e il mondo circostante.
Tutto questo ha ovviamente permetato la sua musica. Mele ha scritto e composto i brani dell’album d’esordio “Il santo sforzo di capire cosa sia l’amore”, prodotto e arrangiato da Valerio Daniele, con la produzione esecutiva di Claudia De Ventura e pubblicato da Nauna Cantieri Musicali con il sostegno del Ministero della Cultura, e di Siae, nell’ambito del programma Per Chi Crea. Samuel Mele: «In questo disco la componente principale è la spiritualità intesa come una ricerca imprescindibile per l’essere umano. Una spiritualità che metta fin da subito radici nella materia, facendo fiorire concretamente la vita di chi decide di guardarsi dentro, di conoscersi e di migliorarsi. Da un punto di vista artistico questa è solo una prima parte di altri lavori che volgono ancora di più lo sguardo alle musiche tradizionali colte e popolari del Mediterraneo e del Medioriente, sempre mediante un approccio contemporaneo, inedito e personalissimo».
Samuel Mele presenta il suo lavoro come una vicenda umana e artistica di ricerca, scoperta e rivelazione di un’esperienza fuori dall’ordinario, ovvero la possibilità di avvertire un legame tra l’umano e il divino. Per farlo Mele ha utilizzato gli elementi della forma-canzone in una chiave intima ma al tempo stesso universale, aperta al dialogo con il jazz, la world music, la musica sudamericana e ovviamente il grande amore per i suoni del bacino mediterraneo e del Medioriente, con strumenti provenienti dalla musica sacra turca, persiana e non solo come il ney, un flauto di canna che simboleggia il canto dell’anima a Dio e l’uomo come canale e l’oud, un liuto che nel mondo arabo ed ottomano collega i differenti livelli psicofisici dell’umano alle dimensioni cosmiche dell’universo. Queste influenze confluiscono in una forma canzone autoriale che mantiene una sua radice nella musica pop.
Biglietti: € 10. Prevendita € 8 on line su https://dice.fm/partner/dice/event/mxby7k-samuel-mele-28th-sep-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets Ridotto: € 6. Info: telefono 0958168912 da lunedì a venerdì, dalle 10 alle 13.
Sarà possibile cenare durante lo spettacolo, prenotando al 392.5448183. In caso di avverse condizioni atmosferiche, lo spettacolo sarà rappresentato nella sala interna.
Zō Centro culture contemporanee: piazzale Rocco Chinnici 6 Catania.