Presentazione del libro “Da Pasquale a Giorgio Almirante”
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Il prof. Pasquale Almirante è uno storico rigoroso. Prima di scrivere un libro di storia si documenta, ricerca le fonti, individua instancabilmente gli errori altrui (persino quelli della Treccani), corregge date o biografie e, soprattutto, si dimostra alla mano (è per tutti Mimmo); la sua buona penna scorre felice per centinaia di pagine con una scrittura corretta e efficace. Ha già pubblicato molto.
La sua ultima fatica è “Da Pasquale a Giorgio Almirante”, libro dedicato alla storia della sua famiglia, rimasta nota nella cultura italiana per aver dato vita alle Compagnie Drammatiche Almirante, un’importante realtà teatrale attiva nell’Ottocento e nella prima metà del XX secolo.
Il volume “Da Pasquale a Giorgio Almirante” – presentato al Centro Studi Laboratorio d’Arte (via Caronda 316) – è la riedizione del libro uscito da Marsilio nel 2016 con il sottotitolo “Storia di una famiglia d’arte”.
Rispetto alla prima edizione vi sono aggiunte e precisazioni che rafforzano un dato già acquisito: la famiglia Almirante fu un nome di spicco nel panorama teatrale italiano. Di generazione in generazione, dal capostipite sino ai figli, nipoti e pronipoti, gli Almirante si distinsero per la loro dedizione al teatro di prosa e alla diffusione della cultura teatrale in Italia. Le compagnie Almirante, pertanto, contribuirono alla diffusione del teatro, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio, anche attraverso tournée nelle province e nei piccoli centri, dove gli spettacoli non erano sempre facilmente fruibili.
Il giornalista Daniele Lo Porto, nel faccia a faccia con l’autore, ha posto le giuste domande per far scaturire informazioni e sensazioni, impressioni e descrizioni. Particolarmente interessante la notizia della corrispondenza, intercorsa intorno al 1850, tra Antonio Teodosio Almirante e Lionardo Vigo, letterato di Acireale; da tali lettere si può ricostruire la storia del teatro siciliano di quegli anni: soggetto del prossimo auspicato libro di Pasquale Almirante.
Un contributo per conoscere meglio Pasquale Almirante ed il contenuto dei suoi scritti è stato dato in primo luogo dall’editore Giovanni Mirulla, organizzatore dell’incontro in qualità di presidente del circolo AMPI-MCL. Hanno anche preso parola il presidente e autore di “Officina Teatro Canzone” Giuseppe Pastorello ed il maestro Barbaro Messina artista inventore della pietra lavica ceramizzata. Le letture del libro sono state affidate a Patrizia Auteri; regia di Alfredo Lo Piero.
Il cognome Almirante suscita subito alla mente degli italiani la figura ingombrante (o esaltante, a seconda dei punti di vista) di Giorgio Almirante (1914-1988), esponente dell’estrema destra e figlio dell’attore e regista cinematografico Mario. Sul “politico in doppiopetto” del MSI, il giornalista Roberto Lombardo, che lo conobbe negli anni ’70 e ’80, ha rivelato un ricordo: Giorgio Almirante chiamava Catania, suo serbatoio elettorale, “la pupilla dei miei occhi” ed infiammava le piazze.
Resta da capire quanto Giorgio Almirante ha fatto transitare dal palcoscenico teatrale al palco elettorale. Fece forse uso dell’antica sapienza di famiglia? Studiò la dizione come un consumato attore (suo padre fu anche direttore di doppiaggio)? La sua retorica, basata anche sulla capacità di gesticolare per esprimere diversi sentimenti e passioni, era suggerita delle pose sceniche? Domande destinate, forse, a non trovar risposta.