Presentate in Francia le recenti scoperte archeologiche di Tusa Halaesa
Il convegno è stato organizzato dalla professoressa Michela Costanzi che ha riunito – per l’occasione – tutta la comunità scientifica internazionale impegnata a studiare il magnifico sito Archeologico di Halaesa.
Presente all’incontro l’Assessore ai Beni Culturali e per l’identità Sicilia, Alberto Samonà, “L’appuntamento apre un focus sulle recenti scoperte relative al Teatro di epoca ellenistico-romana di Halaesa Arconidea (Tusa, provincia di Messina), messe in luce nel corso degli scavi archeologici condotti dall’Università di Amiens sotto il coordinamento scientifico della professoressa Michela Costanzi, docente di Storia ed Archeologia Greche all’UPJV-Università di Amiens, ma anche l’esito delle attività condotte dalla missione dell’Università di Messina, e dell’Università di Palermo.
L’appuntamento francese conferma quanto emerso nei giorni scorsi a Paestum durante la “Borsa Mediterranea del Turismo archeologico” appena conclusa, e cioè che la Sicilia rappresenta un’eccellenza mondiale.
Che la comunità scientifica internazionale dedichi il giusto spazio alla Sicilia è, inoltre, la conferma che l’azione del governo regionale va nella direzione giusta: valorizzare la nostra terra, la sua identità, la sua storia plurimillenaria, facendo di ciò la leva dello sviluppo dei prossimi anni. Le eccezionali scoperte scientifiche in questa città antica finora poco conosciuta, la collaborazione tra numerosi specialisti, il dialogo sempre costruttivo delle missioni italiane e internazionali tra di loro e con le istituzioni siciliane, dal Comune di Tusa al Parco Archeologico di Tindari, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali di Messina all’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, la loro partecipazione e l’impegno attivi, fanno di Halaesa e dei siti del Parco Archeologico di Tindari, diretto da Domenico Targia, un esempio da seguire nel mondo dell’archeologia internazionale contemporanea”.
Numerosi i relatori che hanno dato il loro contributo, Lorenzo Campagna e Mariangela Puglisi, dell’Università di Messina, Jonathan Prag, dell’Università di Oxford, Alessio Toscano Raffa del CNR di Catania, Aurelio Burgio e Massimo Limoncelli, dell’ Università di Palermo, Michela Costanzi, Theo Martin, Hugo Perrette e Sandrine Mouny dell’Università di Amiens, Frederic Gerber dell’INRAP, Federico Caruso, del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana-Sorbonne Université, Filipe Ferreira, dell’Università di Marsiglia, Marco Materazzi dell’Università di Camerino, Rosina Leone, dell’Università di Torino, Rocco Burgio della Soprintendenza di Messina ed il Direttore del Parco Archeologico, Mimmo Targia. Ha presenziato ai lavori dando il suo contributo l’On. Antonio Catalfamo.
Molto soddisfatta l’organizzatrice del convegno la Professoressa Michela Costanzi:”Questi due giorni di convegno avevano due scopi: fare un punto sugli ultimi risultati delle ricerche delle missioni archeologiche e dei vari studiosi che lavorano ad Halaesa e nel Parco di Tindari; e creare un momento di scambio e di dialogo con le istituzioni che sono il quadro in cui i nostri lavori prendono inizio, prendono un senso e prendendo valore. Mi sembra che i due scopi siano stati raggiunti”.
Ha concluso i lavori il Vicesindaco di Tusa, Angelo Tudisca, che ha parlato del “metodo Tusa” fondato sull’importanza di amministrare facendo rete tra istituzioni ( comune – regione – università- parco archeologico- Soprintendenza ) le quali agiscono per mettere a reddito i beni pubblici applicando i principi di efficacia, efficienza ed economicità.
“Oggi si è concluso un convegno densò di significato per ogni cittadino Tusano perché ha visto luminari parlare del sito di Halaesa addirittura fuori dai confini nazionali. Ho rinnovato l’impegno dell’amministrazione ad ospitare gli studenti delle Missioni nonché a mettere a disposizione del Parco Archeologico risorse umane ed economiche per definire in tempi brevi il progetto per lo scavo del teatro”.
Il vicesindaco ha comunicato per l’occasione il finanziamento per la realizzazione della “Casa dell’artista” ed ha chiesto ai Docenti Universitari presenti ad Amiens di organizzare delle lezioni presso le scuole cittadine.