Catania

Premio Biagio Andò, vince alunno dell’Istituto Industriale di Giarre

È Gabriele Gregorio Maria Puglisi, alunno dell’Istituto Tecnico Industriale ‘Enrico Fermi’ di Giarre, il vincitore dell’11ª edizione del Premio Biagio Andò, organizzato dalla Fondazione Nuovo Mezzogiorno, in ricordo del primo sindaco giarrese del dopoguerra e riservato agli alunni delle scuole secondarie superiori di Giarre, Riposto e Linguaglossa. Al centro di questa rinnovata edizione del Premio, il tema della violenza sulle donne, divenuta emergenza nazionale. “La violenza sulle donne è un fenomeno che, da uomo, mi rattrista molto – ha detto il giovane vincitore – Quello che bisogna fare è educare ai sentimenti e a gestire la mascolinità e femminilità che c’è in ognuno di noi. Ciascuno di noi deve fare delle piccole azioni, piccoli gesti nella vita di tutti i giorni. Se ognuno di noi farà questo, ci sarà finalmente un grande cambiamento nella società, poiché la società siamo noi”. L’alunno, il cui elaborato scritto è stato giudicato meritevole del primo premio da una commissione composta dal prof. Nicolò Mineo, presidente, dai dirigenti scolastici degli istituti coinvolti, dai sindaci di Giarre e Riposto e dai dirigenti della Fondazione Nuovo Mezzogiorno, si è aggiudicato la somma di 500 euro. Seconda classificata, destinataria anche di una nota di merito, Alessandra Lombardo, alunna del Liceo Classico ‘Michele Amari’ di Giarre, che ha vinto 400 euro. Infine, la somma di 300 euro è stata assegnata ex equo a Mario Scandurra, Simona Bandisi, Giuliana Mangano, Cristiana Priolo, Rosario Greco, Marco Grancagnolo, Alessandro Cristaldi, Giorgia Priolo e Ylenia Pernice. La cerimonia di premiazione, svoltasi nell’Aula Magna del Liceo Classico ‘M. Amari’ di Giarre, ha visto la partecipazione del presidente della Fondazione Nuovo Mezzogiorno, l’on. Salvo Andò, figlio del compianto Biagio Andò, del segretario della Fondazione Nuovo Mezzogiorno, Salvo Lisi, dei membri della segreteria organizzativa della Fondazione Nuovo Mezzogiorno, Enrico Fiumara e Pino Esposito, e di tutti i dirigenti scolastici degli istituti superiori di Giarre, Riposto e Linguaglossa. Presenti anche gli on. Anthony Barbagallo e Alessandro Pagano, il sindaco di Giarre, Leo Cantarella, il sindaco di Linguaglossa, Luca Stagnitta, l’assessora alla Pubblica Istruzione di Giarre, Antonella Santonoceto, e le assessore alla Cultura del Comune di Giarre e di Riposto, Tania Spitaleri e Paola Emanuele.  

“Ringrazio, anche a nome dei miei familiari, gli organizzatori del premio Biagio Andò, che anche quest’anno ha riscosso un enorme successo – ha detto Salvo Andò – È diventato ormai un appuntamento importante per il mondo della scuola della zona ionica etnea. Il tema che è stato discusso da professori e studenti è di straordinaria attualità: la violenza sulle donne. Ho avuto modo di constatare una straordinaria partecipazione di ragazzi. Centinaia e centinaia di studenti hanno ascoltato le relazioni svolte e poi hanno discusso intensamente, dando un contributo di idee e di passione civile davvero straordinario. Merito della Fondazione è stato quello di preparare il Premio attraverso un dialogo con i professori, al fine di potere consentire poi una rigorosa preparazione degli elaborati presentati dagli studenti. Auguro alla Fondazione Nuovo Mezzogiorno – ha detto ancora l’on. Andò – di poter ottenere lo stesso successo anche con la Scuola della Democrazia, che ormai da anni opera all’interno delle strutture universitarie, allo scopo di consentire agli studenti di avere un rapporto con il mondo delle istituzioni tale da favorire il formarsi di una coscienza civile molto evoluta. Sono certo che anche questa iniziativa riuscirà a confermare la grande vitalità della Fondazione. La scuola è la più grande agenzia educativa del nostro paese e impegnarsi, come fa la Fondazione Nuovo Mezzogiorno, a stabilire rapporti costanti col mondo della scuola pare essere opera davvero meritoria perché avvicina il mondo giovanile alla discussione pubblica. Anche questa forma di partecipazione rende più forte la vita democratica del nostro paese. Ai dirigenti della Fondazione Nuovo Mezzogiorno, sempre così entusiasti nel portare avanti iniziative di notevole qualità, auguro – ha concluso – il meritato successo anche con riferimento all’ambizioso programma di iniziative che hanno varato per il 2023”. La premiazione è stata scandita da momenti musicali che hanno visto protagonisti il pianista Gianfranco Pappalardo Fiumara e la soprano Elisa Moschello, che hanno interpretato alcuni brani tratti dalla Carmen, opera di Georges Bizet. “Carmen è la prima eroina dell’opera lirica a essere assassinata sulla scena, anche se lo si potrebbe dimenticare, stanti gli omicidi di prime donne, come Desdemona, Salomé e Lulu, che seguono la sua scia – ha detto Pappalardo Fiumara – Quella di Carmen è stata spesso interpretata come una sventurata storia d’amore tra due mondi allo stesso livello, i cui destini casualmente si scontrano. In realtà al centro della vicenda c’è una battaglia, quella tra i sessi, e, sin dall’inizio, la donna è individuata come il nemico”.  

Gli sforzi organizzativi della Fondazione Nuovo Mezzogiorno, riconosciuti da tutti i presenti, sono sfociati in una sentita partecipazione da parte degli alunni del comprensorio ionico etneo a tutte e tre le conferenze, incentrate sul tema della violenza sulle donne, che hanno visto protagonisti ospiti illustri come i docenti Maria Rita Parsi, Eliana Vivirito e Orazio Licciardello, nel primo appuntamento, la docente Patrizia Torricelli, l’on. Michela Giuffrida e l’avvocato Francesco Pio Leotta, nel secondo incontro, e il ministro Nello Musumeci, l’on. Salvo Andò e la dott.ssa Rosaria Caltabiano, nell’ultimo appuntamento. 

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