Premio Andò: secondo incontro con la proiezione del film: “In guerra per amore” diretto e interpretato da Pif

Si è svolto nell’aula magna del Liceo Scientifico “Leonardo” di Giarre il secondo incontro del Premio Biagio Andò con la proiezione del film “In guerra per amore” (2016), diretto e interpretato da Pif. Gli studenti degli istituti di Giarre e Riposto sono stati salutati dalla Dirigente Scolastica Tiziana D’Anna, la quale ha dichiarato di “essere lieta di ospitare questa nuova edizione del Premio B.Andò che quest’anno si sofferma su un argomento di estremo interesse per la nostra società confermando ancora una volta l’ottimo lavoro che svolge la Fondazione Nuovo Mezzogiorno nel promuovere temi di rilievo per la formazione culturale dei ragazzi”. Al termine della proiezione è intervenuto Salvo Andò, Presidente della Fondazione Nuovo Mezzogiorno, il quale ha ringraziato Tiziana D’Anna definendola “un’eccellente dirigente” che ha saputo rendere poliedrica e attraente l’offerta formativa dell’Istituto che guida con piglio manageriale ed efficienza. “Questo film rappresenta un viaggio nell’attualità sociale e politica- ha proseguito Salvo Andò- che abitui i ragazzi a sviluppare un pensiero critico su fatti storici magari noti che meritano talvolta una lettura diversa. Non è soltanto un tipo di testimonianza in ordine alla lotta alla mafia ma è soprattutto un film che aiuta a riflettere sulla contemporaneità. “Oggi ci troviamo di fronte a forme di violenza criminale che segnano la nostra vita. Ci sono anche nuove mafie-ha soggiunto l’ex ministro- che minacciano la pacifica coesistenza rispetto alle quali la politica dell’ordine pubblico è importante ma occorre mettere in campo anche un’offensiva culturale affinché i ragazzi possano maturare una coscienza collettiva veramente evoluta”. Ha interloquito con i giovani presenti, Franco Jannuzzi, esperto di cinema e regista, che ha spiegato la valenza formativa di due incontri in cui è stato chiamato a collaborare. “Si sono proiettai due film che raccontano delle storie simili e comuni-ha affermato-da due punti di vista abbastanza diversi, fondamentali sul piano pedagogico affinché questi fatti storici si osservino e si studino ancora meglio”. “La cosa essenziale è che il cinema deve entrare sempre di più nelle scuole- ha proposto Jannuzzi- come è entrato nelle università e deve rappresentare uno stimolo culturale e di riflessione. Si sa bene che le immagini conquistano i ragazzi sin da bambini. Allora il cinema è deve avere la possibilità di essere portato come materia d’insegnamento nelle scuole. L’iniziativa del Premio Andò- ha concluso Jannuzzi- è assai positiva e posso affermare per la mia esperienza di insegnante che mobilita forze e energie nel mondo giovanile del territorio”.