Ponte sullo Stretto, Falcone: “Commissione ministeriale ci dà ragione”
Ultimissime sul fronte Ponte sullo Stretto di Messina. Semaforo verde della Commissione ministeriale di tecnici istituita, a Roma, dall’ex ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli, successivamente confermata dal ministro Enrico Giovannini. Sì, dunque, ad un collegamento stabile sullo Stretto di Messina: “Utile realizzarla. – dicono a Roma – No invece al tunnel“, quest’ultimo proposto da Conte e da alcuni esponenti del M5s. Non si dice contrario Draghi, che rimanda l’ultima parola al Parlamento, in cui risiede la maggioranza dei favorevoli all’opera futuribile. Non si è fatto in tempo ad inserire il progetto nel Recovery Plan e allora l’ipotesi possibile è quella del Project Financing con la concessione a privati e l’istituzione di pedaggi per ammortizzare i costi. Nella relazione, approvata venerdì dal gruppo di lavoro, viene fatto riferimento a due progetti. Uno fa capo al Ponte ad un’unica mandata, la cui gara d’appalto era stata aggiudicata al Consorzio Eurolink, General Contractor capeggiato da ex Impregilo, attuale Webuild. Il disegno aveva subìto il blocco da parte dell’ex Premier Monti e ha “tra capo e collo” pendente una spada di Damocle consistente in un contenzioso di 700 milioni. L’altro proponimento contempla l’idea di un Ponte a tre mandate, proposto da Italferr, lungo 3,2 chilometri che realizzerebbe il collegamento Villa San Giovanni-Messina (e non Ganzirri). Intanto, dalla Sicilia parte il monito dell’Assessore Regionale infrastrutture e mobilità, Marco Falcone: “Avviare subito progetto esistente“.
«Le ultime notizie che giungono da Roma ci danno ragione. – spiega l’Assessore – La Commissione di esperti, istituita dall’ex ministro De Micheli, conferma quello che sosteniamo da sempre, cioè la bontà del progetto già esistente del Ponte sullo Stretto come unica strada per scrivere una nuova storia di Sicilia e Sud Italia. Per altro verso, l’ipotesi alternativa di Italferr del ponte a tre campate, ancorché valida e ritenuta fattibile, sarebbe però tutta ancora da impostare. Ecco perché dobbiamo partire subito dal progetto di Eurolink che WeBuild, assieme a Sicilia e Calabria, si è detta pronta a realizzare da subito. Un progetto chiavi in mano, già munito dei necessari pareri e relative autorizzazioni. Il governo Musumeci chiede che non si perda più tempo, facendo anche appello alla chiara maggioranza pro-Ponte presente in Parlamento. Oggi ci sono tutte le condizioni per passare dalle parole ai fatti».