Politica

Politica e sanità in Sicilia: due facce della stessa medaglia

“La buona legge è ordine” scriveva Aristotele in La Politica, tuttavia, a distanza di secoli, la situazione della sanità in Sicilia mette in luce un quadro differente, dimostrando quanto Aristotele fosse avanti nel 340 a.C. rispetto a chi oggi sta ai vertici della politica siciliana.

Le recenti nomine delle direzioni strategiche delle ASP e delle aziende ospedaliere hanno fatto molto discutere in quanto sono diventate un terreno di scontro all’interno del centrodestra siciliano, con molte tensioni tra i vari esponenti locali.  Ebbene sì, ancora una volta la politica e la corruzione hanno fatto da protagoniste nelle questioni riguardanti la Sicilia, escludendo così ogni principio di meritocrazia e di giustizia e consentendo alla politica di rivestire ancora una volta il ruolo di burattinaio della sanità siciliana.

All’assegnazione di una carica, in ambito sanitario, corrisponde la “nomination” di un partito del centrodestra. Il tutto in un intricato puzzle nel quale il segretario del governatore, Marcello Causo, anche in veste di commissario regionale di Forza Italia, e il dirigente dell’assessorato, Salvatore Iacolino, hanno dovuto lavorare duramente per garantire agli alleati un posto in ogni provincia.

All’Asp di Catania il conteso ruolo di direttore amministrativo va a Tamara Civello, ex dirigente amministrativo a Modica, esperta di bilanci e amica dell’ex dirigente Letizia Di Liberti. Una nomina che ha colto di sorpresa dal momento che quel posto sembrava essere destinato a Sabrina Cillia, già braccio destro di Ciccio Iudica, cognato di di Raffaele Lombardo, o a Maddalena Samperi, con il consenso di Iacolino e il compiacimento locale del deputato regionale forzista Salvo Tomarchio.

Anche il titolare dell’altro posto di vertice all’Asp è cambiato: Giuseppe Reina, stimato primario di Malattie infettive, infatti, ha conquistato la carica di nuovo direttore sanitario. La sua nomina è il risultato del cambiamento di FdI e della sua influenza sull’isola, come dimostra l’assegnazione di Mauro Sapienza, apprezzato primario di Medicina interna a Enna, a nuovo direttore sanitario del Garibaldi.

Per concludere, Monica Castro (sostenuta dalla Lega di Luca Sammartino) sarà il nuovo dirigente amministrativo del Cannizzaro, con la conferma di Diana Cinà a direttrice sanitaria, anche quest’ultima sostenuta dall’eurodeputato e coordinatore forzista etneo Marco Falcone.

In provincia di Trapani il direttore sanitario dell’ASP è Gaetano Migliazzo, che risulta essere vicino alla DC di Totò Cuffaro ma vicinissimo pure a Mimmo Turano, del resto la casella da Dirigente generale è già occupata da Fratelli d’Italia con il Manager Ferdinando Croce. Dunque, il primo partito d’Italia ha rivendicato il proprio primato anche in ambito sanitario.

All’Asp di Agrigento il direttore sanitario è Raffaele Elia, quello amministrativo Alessandro Pucci; all’ Asp di Siracusa, seguendo lo stesso ordine, ci sono Salvatore Madonia e Salvatore Lombardo; all’Asp di Caltanissetta Luciano Fiorella e Salvatore Lombardo; all’ Asp di Enna Emanuele Cassarà e Sabrina Cillia; all’Asp di Palermo direttore sanitario è Antonino Levita e amministrativo Ignazio Del Campo; per l’Asp di Messina Giuseppe Trimarchi e Giancarlo Niutta; per l’Asp di Ragusa Sara Lanza e Massimo Cicero.

A Messina poi per il Policlinico Gaetano Martino Giuseppe Murolo è al sanitario ed Elvira Amata all’amministrativo. All’IRCCS Piemonte c’è il Manager Martino Ruggieri, con Giacomo Nicocia al sanitario e Felicita Crupi all’amministrativo; al Papardo Paolo Cardia direttore sanitario e Vincenzo Manzi all’amministrativo;

A Palermo all’ ARNAS Civico il Manager è Paolo Civello affiancato da Domenico Cipolla e Vincenzo Barone ai vertici sanitario e amministrativo. A Villa Sofia-Cervello è stato riconfermato Walter Messina come direttore generale, Aroldo Rizzo e Alessandro Mazzara come sanitario e amministrativo.

I seguenti dati confermano la notevole influenza che FdI riveste nella politica siciliana, e le leadership locali di Lega e Forza Italia. Dunque, in questo clima di tensione, giochi di potere e vendette, che quasi ricorda gli intrighi di corte di Enrico VIII, restiamo in attesa delle prossime mosse che il centrodestra ci riserverà.

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