Cronaca

Piccoli registi cercasi… per la legalità

Si è conclusa l’VIII edizione di “Piccoli registi cercasi… per la legalità”, concorso di nazionale dei cortometraggi scolastici, promosso dall’Istituto “Italo Calvino” di Catania. 

Grazie al lavoro di squadra, con la guida del  Dirigente Scolastico Salvo Impellizzeri e dello staff organizzativo, il progetto didattico, avviato otto anni fa,  costituisce  un’occasione originale per promuovere il cortometraggio come forma espressiva e valorizzare le potenzialità dei linguaggi artistici dei nuovi media, favorendo l’incontro e lo scambio fra studenti di scuole diverse.

L’iniziativa, che mira a promuovere l’educazione alla legalità e l’adesione responsabile dei giovani ai valori della vita democratica, ha avuto anche quest’anno, dopo la pausa del Covid,  un notevole successo  e sono stati presentati  oltre trenta cortometraggi, provenienti da ogni parte d’Italia. 

Le tredici opere finaliste, tutte di alto livello qualitativo, sono state una grande occasione per riflettere sulle problematiche attuali: la mafia, il dramma dei migranti, l’importanza di una scuola che istruisce, il rispetto dell’ambiente e il degrado urbano, le pari opportunità, l’accettazione del diverso e l’omologazione.

Tutti originali i titoli dei corti in concorso ed il primo premio è stato assegnato agli studenti  dell’Istituto Omnicomprensivo “Angelo Musco “ di Catania, che hanno presentato :  “ Vengo da lontano”  un cortometraggio che intreccia immagini  e musica nel racconto dell’emigrazione.

Il premio della giuria è stato assegnato al video dell’Istituto “Napoleone Colajanni” di Enna da titolo “Scorre e tutto scorre” sulla precarietà del tempo e la fragilità delle trasformazioni sociali

Molto originale il video “Mama” dell’Istituto “Algeri” di Casoli in provincia di Chieti, sul tema dell’ambiente e della “madre terra”; come pure: “Effimeri sulla terra ” prodotto dai ragazzi della scuola media “Caprini” di Trieste.

Sono stati assegnati tre premi speciali alle produzioni della scuola “Guglielmino” di Acicatena “Capitana mia capitana” sul tema dell’orientamento e della parità di genere; “Momenti di legalità” dell’Istituto “Diaz-Manzoni” di Catania e “Noi non abbiamo paura” dell’Istituto “San Giovanni Paolo II” di Gravina.

Anche la giuria junior, composta dai ragazzi dell’Istituto ”Calvino” che ha esaminato i cortometraggi presentati ha espresso un  voto di lode per il lavoro prodotto   dagli studenti del laboratorio teatrale del Liceo “Boggio Lera” di Catania, già proiettato in occasione della “Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità” a Napoli.

Il titolo “Come nuvole di cotone” , prende ispirazione dal libro della prof.ssa  Antonella Carta,  e racconta la storia di un “capitano” disabile, capace di comunicare attraverso l’attento ascolto degli altri. Viene, infatti, raccontata con occhi diversi l’adolescenza, la paura della solitudine, l’emarginazione dal gruppo, i problemi con i genitori, il bullismo, la violenza e infine un sentimento difficile da gestire come l’amore.

Interessante e ricca di stimoli l’intervento del preside Giuseppe Adernò che da anni promuove iniziative di educazione alla legalità e alla cittadinanza responsabile  con il Progetto del “Consiglio Comunale dei Ragazzi” ed ha auspicato che tale positiva opportunità, che rende i ragazzi protagonisti attivi nel trasmettere messaggi di legalità, sia diffusa tra le scuole, e aiuti  tanti ragazzi, a meglio comprendere le emergenze di oggi: il  degrado, l’emigrazione, la droga, il bullismo.

Tutti i partecipanti hanno ricevuto dal dirigente Salvo Impellizzeri l’attestato di lode, il quale, al termine della manifestazione presso la sala Cine Star di San Giovanni La Punta. ha ringraziato la giuria, presieduta  dalla prof.ssa Sonia Giardina e composta da: Valerio Mario D’Urso, Sonia Costa,  Venerina Platania e Patrizia D’Amico.

Grande la soddisfazione dei partecipanti nel vedere proiettato sul grande schermo il lavoro didattico prodotto a scuola con creatività e fantasia  

Ai vincitori della VIII edizione è stata consegnata dal preside Adernò, un’artistica targa in ceramica.

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