Palermo: torna Metamorphosis Festival
Metamorphosis Festival torna per il secondo anno consecutivo dal 24 agosto al 10 settembre presso il Giardino Botanico di Palermo. Metamorphosis Festival, dove la differenza diventa una fonte di ricchezza, è un festival multidisciplinare tra musica, cinema, teatro, danza, letteratura, gastronomia, fotografia e perfino teatro e circo.
L’evento, una vetrina sulle eccellenze siciliane: L’evento darà particolare rilievo alle produzioni artistiche siciliane d’eccellenza, alcune delle quali prendono ispirazione proprio dall’atmosfera incantevole del luogo.
La location
Quest’anno, Metamorphosis Festival si propone di diventare il “festival” di una città multiculturale, proprio come lo è Palermo e la location che lo ospita. L’ Orto Botanico di Palermo, un luogo di sperimentazione scientifica e culturale per eccellenza, è infatti una culla della biodiversità ma anche uno spazio aperto per le arti performative e un polo culturale dedicato al pubblico. «Lo scopo di Metamorphosis è quello di ampliare e potenziare la fruizione dell’Orto Botanico, anche per favorire l’aggregazione territoriale e valorizzare il patrimonio culturale siciliano, in rapporto con artisti e forme di eccellenza presenti sul territorio nazionale e internazionale» spiega Paolo Inglese, che ha ideato Metamorphosis.
Il cartellone estivo
Si aprirà con “Lo scordabolario”, lo studio delle parole dimenticate di Salvo Piparo. E ancora due spettacoli di giocoleria e teatro circo: “Dal mondo in Valigia” di Monsieur Barnaba e le acrobazie aeree di Circ’Opificio.
I protagonisti
Tra gli artisti in scena, spicca il ritorno di Emma Dante con il suo capolavoro barocco “La scortecata”, tratto da “Lo cunto de li cunti” di Giambattista Basile. Altri nomi di spicco includono i Masbedo, che presenteranno “The Lovers”, una potente video scultura sulla violenza della seduzione. Davide Enia nello spettacolo “L’Abisso” esplorerà il delicato tema dei migranti. Claudio Collovà con un nuovo capitolo del suo progetto sulla “Terra desolata” di Eliot, una suite musicale ispirata alle incursioni di Giuseppe Rizzo e della The Waste band.
Danza e musica
Uno spazio di rilievo è dedicato alla danza con opere internazionali come “Vestire la diplomazia”, concept di Roberto Zappalà, che indaga l’abilità dell’accortezza e della cautela, e “If you were a man” di Mauro Astolfi, uno studio per quattro uomini che riprogramma profondamente l’ascolto. La musica sarà protagonista con Enrico Sorbello e il suo “basso ostinato”, Serena Ganci che presenterà un inedito quintetto di musica e vocalità senza confini. Alessandro Librio e Ornella Cerniglia con i loro dialoghi sonori con la natura dell’Orto Botanico, e Pietro Martini che esplorerà il profondo rapporto tra l’essere umano e il verde attraverso l’opera immersiva “Metamorfosi”, in cui foglie e bacche prenderanno vita. E ancora i racconti extraurbani di Emilia Guarino a una drammaturgia da Marija Stepanova costruita da Sabino Civilleri e Monica Lo Sicco che aprono il loro progetto a una collaborazione con i Masbedo, al progetto Sakura di Danila Blasi, Enrica Felici, Giordano Novielli, Francesca Schipani. Da Anapoda di Aloisio/Vicari sulle musiche di Angelo Sicurella, al trio Litrico-Caiolo-Badamo e al ritorno di Sista Bramini e della Societas con un lavoro sulla prima cantica della Divina Commedia, mentre Claudio Collovà ritorna sul suo progetto de “La Terra desolata di Eliot” con le incursioni musicali di Giuseppe Rizzo. Inoltre Metamorphosis accoglie tre concerti della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana, parte del progetto Note al museo.
Fiore all’occhiello dell’edizione 2023 riguarda la rassegna RestArt, CoopCulture proporrà una visita serale dell’Orto Botanico durante la quale i visitatori saranno forniti di whisper e lucine per vivere appieno la suggestiva atmosfera del sito.
La rassegna:
La rassegna, diretta da Sabino Civilleri, giunge alla sua seconda edizione, nata dalla collaborazione tra il SiMuA (Sistema museale di Ateneo) e CoopCulture, che cura i servizi aggiuntivi. L’evento è stato organizzato da Genìa e realizzato con il supporto del laboratorio universitario DAMS, che ha coinvolto docenti dell’Università di Palermo per definire talk tematici. Inoltre, il festival è parte delle attività finanziate dal PNRR per la rigenerazione e valorizzazione di parchi e giardini storici.