Salute

Nuovo decreto Draghi: le nuove misure anti-Covid dal 7 al 30 aprile

Il nuovo decreto-legge Draghi dispone misure urgenti valide dal 7 al 30 aprile 2021. L’Italia si tingerà di rosso e di arancione mentre è netta la scomparsa delle zone bianche e di quelle gialle. Le Regioni potranno stabilire misure maggiormente restrittive. Possibili allentamenti saranno valutati in data 20 aprile, quando il Governo verificherà l’eventuale miglioramento della curva epidemiologica e l’andamento dei contagi, così come il da farsi per il 1° Maggio. Coprifuoco a parte, che si conserva dalle 22 alle 5, si impone il divieto di circolazione nelle Regioni derogabile per motivi di salute, urgenza e lavoro. Permane il divieto di spostamento tra le Regioni possibile soltanto al ricorrere delle medesime deroghe e ove muniti di autocertificazione. Nei piccoli Comuni si ammette lo spostamento entro 30 km dalla propria abitazione.

Sul fronte istruzione, il 7 aprile rappresenterà una data importante sancendo la riapertura nelle zone rosse di scuole primarie, asili nido e prime medie con il contestuale divieto di chiusura che vige fino al 30 aprile. Didattica in presenza, nelle zone arancioni, per le seconde e le terze medie; sì alle superiori fino al 75 per cento e, per il resto, si applicherà la Dad. Incontrare gli amici non sarà ammesso nelle regioni rosse, mentre in quelle arancioni le visite private, a parenti o a amici, saranno consentite ad un massimo di due persone con figli minori infraquattordicenni al seguito, e disabili o non autosufficienti, conviventi.

Raggiungibili le seconde case, anche in zona rossa, dai proprietari o dai titolari di un contratto d’affitto antecedente al 14 gennaio 2021. Fino al 6 aprile, in Liguria, Puglia, Campania e Toscana (divieto esteso fino all’11 aprile) le seconde case diventano irraggiungibili, divieto che insiste anche per i residenti. In Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Sardegna e Toscana nelle seconde case si potrà andare ma sono necessari “comprovati motivi”. Sì alle seconde case in Sicilia, ma a condizione che il tampone sia negativo e si rispetti l’obbligo di quarantena. Bar e ristoranti chiusi con asporto, rispettivamente fino alle 22 e fino alle 18. Chi alloggerà negli alberghi potrà mangiare nei ristoranti interni alle strutture. I lavoratori dipendenti avranno diritto allo smart workingalternativamente all’altro genitore”, nel periodo della didattica a distanza dei figli infrasedicenni. Saracinesche abbassate per parrucchieri ed estetisti in fascia rossa, ma non in zona arancione. Restano aperti, in tutta Italia, alimentari, compresi quelli nei centri commerciali, tabaccai, farmacie, edicole, meccanici e ferramenta.

Slitta al 30 aprile la riapertura dei cinema e dei teatri fissata al 27 marzo. Attività sportiva ammessa nei pressi della propria abitazione e soltanto in forma individuale e sempre nel rispetto del distanziamento interpersonale, mentre si vieta quella motoria in centri e circoli sportivi, pubblici e privati, sia al chiuso che all’aperto. Sospesa l’attività sportiva di base. Al via i concorsi, che erano fermi a causa dell’emergenza Covid. Le selezioni concorsuali riguarderanno le assunzioni in Amministrazioni centrali dello Stato, Regioni, Comuni e Province. Una grande novità riguarda lo spostamento ad altre mansioni degli operatori sanitari, nell’ipotesi in cui rifiutino la vaccinazione. È anche possibile, a loro carico, una sanzione pecuniaria e la sospensione graduale dal servizio. Previsto lo scudo penale per i medici ed il rinvio a giudizio soltanto, però, al ricorrere della colpa grave dell’indagato.

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