Nuovo decreto Draghi: in arrivo la road map con date, regole e riaperture
La Sicilia è arancione mentre si attende il nuovo decreto Draghi. Intanto, sono 11 le Regioni italiane con indice di miglioramento in lizza per la zona gialla, che ritorna dopo mesi di assenza. A fare ben sperare l’esito di due monitoraggi consecutivi, condotti sulle Regioni in discorso, che hanno messo in luce un Rt inferiore all’1 ed un rischio di infezione basso o moderato. Parliamo di Abruzzo (incidenza 122, Rt 0.92), Calabria (incidenza 183; Rt 0.9), Emilia Romagna (incidenza 182; Rt 0.78), Friuli Venezia Giulia (incidenza 156; Rt 0.72), Lazio (incidenza 161; Rt 0.79), Lombardia (incidenza 163; Rt 0.78), Marche (incidenza 155; Rt 0.9), Molise (incidenza 88; Rt 0.79), Piemonte (incidenza 204; Rt 0.75), Umbria (incidenza 102; Rt 0.84), Veneto (incidenza 134; Rt 0.81) e Province di Trento e Bolzano (incidenza a 128 e 87, Rt 0.69 e 0.87). Tra queste non c’è la Sicilia. Si attende il riscontro del Comitato Tecnico Scientifico (CTS) ed il confronto con le Regioni. Poi, il monitoraggio di venerdì 23 aprile dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) “proclamerà” ufficialmente le zone gialle. Intanto, il Consiglio dei ministri si occuperà del nuovo decreto-legge con calendari e riaperture. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà le ordinanze per il cambio colore.
Sul tavolo la proroga dello stato di emergenza. La scadenza al 31 aprile dovrebbe estendersi al 31 luglio. Dovrebbe seguire lo stesso rinvio il lavoro agile emergenziale (smart working), in scadenza alla stessa data. Il pass, che è allo studio, sarà in linea con quello europeo. Di questo si cerca di comprendere il funzionamento in vista della sua possibile entrata in uso, tra giugno e luglio. Sul pass per gli spostamenti tra Regioni di diversa colorazione e accesso a cinema o spettacoli, c’è da attendere il parere del CTS , che – sembra – non sarà pronto per la fatidica data del 26 aprile. Da lunedì prossimo, per spostarsi nelle regioni rosse e arancioni, occorrerà l’autocertificazione che attesti l’avvenuta vaccinazione. Varrà anche l’esito negativo del tampone, antigenico o molecolare, eseguito nelle 48 ore precedenti; oppure anche l’attestazione, rilasciata dall’Asp, che dimostri la guarigione dal Covid-19; o, ancora, il certificato rilasciato al momento della inoculazione della seconda dose vaccinale. Per dimostrare di essere guariti non basterà la semplice autocertificazione, ma si dovrà avere l’attestato ufficiale dell’autorità sanitaria. I Piani di riapertura prevedono bar e ristoranti in azione, anche di sera, negli spazi all’aperto con previsione di apertura dal 1° giugno anche al chiuso, ma soltanto a pranzo. Asporto confermato in zona rossa e arancione. Teatri, cinema e musei anch’essi ammessi con modalità all’aperto. Sì agli spettacoli al chiuso ma con limiti imposti in funzione della capienza. Le fiere potranno ripartire il 1 luglio. In zona gialla, riaprono i musei. Novità rigurdano lo sport. A partire dal 1° giugno dovrebbero riaprire al chiuso le palestre, da troppo tempo ai blocchi di partenza. Punto interrogativo per docce e spogliatoi. Il 15 maggio al via le piscine e si dovrà attendere il 1° giugno per gli stabilimenti balneari, mentre quelli termali e i parchi tematici potranno riprendere ma il 1° luglio.