Il film, diretto da Sebastiano Deva, con il progetto editoriale di Elisa Bonacini e la collaborazione del comitato scientifico di Vincenzo Belfiore, racconta l’evento sismico che sconvolse la Sicilia nel 1600 e che fu percepito in tutta l’isola, oltre che in Calabria e in Tunisia, e che rase al suolo la città di Noto e provocò gravi danni nelle attuali città di Catania, Siracusa, Ragusa, fino ad arrivare a Palermo, mietendo più di 60.000 vittime.
Il terremoto dell’11 gennaio 1693 passò alla storia come l’evento di più elevata magnitudo nella penisola italiana dell’ultimo millennio, causando migliaia di vittime. Grazie ad una minuziosa raccolta di documenti e testimonianze, “Noto, il giorno della paura 1963” ricostruisce l’evento nei minimi dettagli, dando vita ad un film in virtual reality e alla creazione integrale di ambienti e personaggi, con l’intento di contribuire alla valorizzazione storica della città patrimonio dell’Unesco. I visitatori che si recheranno al Museo Medievale potranno rivivere la catastrofe che sconvolse la Sicilia, grazie ad una pellicola che tenta di imprimere nella memoria un evento di grande impatto per l’isola e gli isolani. I personaggi che hanno contribuito alla realizzazione del film sono stati scelti tra gli abitanti del luogo, dopo una lunga ricerca condotta per trovare i probabili discendenti di chi sopravvisse o morì durante il terremoto.