“Nel bel mezzo di un gelido inverno”: commedia psicologica in scena al teatro Holy Tape Studios
L’Associazione Proscenio ASP ha messo in scena al teatro Holy Tape Studios (via Tezzano a Catania) uno spettacolo liberamente tratto dal film inglese “Nel bel mezzo di un gelido inverno”, commedia psicologica di successo uscita nel 1995.
Ispirandosi alla pellicola, gli attori di Proscenio hanno realizzato uno spettacolo che ignora totalmente il linguaggio “politicamente corretto”. Scelta coraggiosa e controcorrente, da applaudire. Così come è da apprezzare l’autoironia (virtù rara) degli attori che, attraverso la trama di “Nel bel mezzo di un gelido inverno”, parlano di sé stessi, delle loro paure e vanità, dei loro litigi, ma anche dei reciproci sentimenti di solidarietà; e di come nasce uno spettacolo teatrale, delle difficoltà economiche che comporta la realizzazione scenica di un evento che ha per protagonista l’attore, con i suoi entusiasmi e fallimenti, e per coprotagonisti nascosti dietro le quinte i tecnici, indispensabili all’organizzazione di uno spettacolo dal vivo, per l’allestimento di luci e costumi, scene e fondali, musiche ed altro ancora.
Alla brava Andjela Bizimoska, giovane regista macedone naturalizzata italiana, va il merito di aver trovato spunti intelligenti per affrontare la non facile trasposizione dal cinema al teatro del copione, in cui sono presenti molte riflessioni sulla psicologia dell’interprete teatrale: artista che maneggia l’effimero (lo spettacolo muore nel momento stesso in cui cessa l’azione dell’attore), che amoreggia con l’arte sublime della parola e del gesto, ma che spesso è concretamente vittima di depressione ed egocentrismo per aspirazioni non raggiunte ed inappagate ambizioni.
Il progetto di mettere in scena “Nel bel mezzo di un gelido inverno” è dunque una forma di introspezione e di terapia auto-analitica per gli interpreti: fare teatro fa sentire vivi gli attori, soprattutto se si misurano con testi classici e dalla drammaturgia complessa, come l’Amleto. Anche chi recita in compagnie amatoriali ha fame di teatro e, sebbene sa riconosce in sé i limiti e i difetti (definiti nel copione r.d.m.), si nutre del rapporto vivo con il pubblico che è calore, cuore, affetto, applausi come quelli che sono stati tributati agli attori dell’Associazione Proscenio.
Ecco i loro nomi e i ruoli da essi interpretati: Fabrizio Savoca nei panni di Joe Harper – attore, produttore, regista depresso; Manuel Giunta è Henry Wakefield – attore insofferente e cinico, con una lingua tagliente carica di pregiudizi; Bernardette Giunta è Molly Harper – sorella di Joe e sua assistente per la produzione e realizzazione scenica; Elena Melardi è Margie – l’agente teatrale interpretata nel film da Joan Collins; Angelo Calì è Vernon Spatch – ex attore bambino, ambizioso ed egocentrico; Francesco Mergiotti è Terry Du Bois – attore teatrale vistosamente gay con una grande passione per i costumi; la brava Margherita Malerba è Nina Raymond- miope come una talpa si rifiuta di indossare gli occhiali e pertanto combina disastri; Aurora Strano è Fadge – scenografa e costumista new-age; Antonio Giunta è Carnforth Greville – interprete alcolizzato e senza memoria per le battute; Francesco Rizzo è nei panni di Tom Newman -attore metodico vanitoso e ipocrita che impone i suoi valori a tutti gli altri; Laura Marta Russo è nel ruolo di Nancy Crawford – una produttrice cinematografica americana.
La redazione di Sikelian ha raccolto le interviste rilasciate dal cast, che sono state poi abilmente assemblate da Davide Sgroi nel video allegato. Manuel Giunta, a fine recita, a nome dell’Associazione Proscenio, ha dichiarato: “Chiudiamo l’anno felici. Nel Bel Mezzo di un Gelido Inverno è stata sicuramente la produzione più difficile, ma anche quella che ci ha dato la consapevolezza che il gruppo è forte, funziona. Piace al pubblico che ormai ci segue fedelmente, e che in un teatro piccolo ci permette di raggiungere facilmente il sold out. Ci rende felici perché con questo spettacolo abbiamo avuto la possibilità di festeggiar il Natale con il pubblico, squarciando la quarta parete e mischiandoci con lui nel gran finale. Infatti l’obiettivo di Proscenio non è semplicemente quello di produrre spettacoli, ma di creare una comunità di appassionati di teatro, che mescola attori e spettatori. Ci rende felice perché la nostra compagnia si è arricchita di nuovi attori e attrici, giovani, talentuosi e desiderosi di mettersi in gioco. Il 2024 si conclude, e si prospetta un 2025 pazzesco! Continuate a seguirci per le prossime novità”.
Foto e video di Lorenzo Davide Sgroi