Morta Letizia Battaglia: la fotografa della lotta alla mafia
Fotografa, fotoreporter e politica. Inizia a fotografare all’età di 34 anni per il quotidiano palermitano “L’Ora” fino ad acquisire, negli anni, una fama internazionale. I suoi scatti immortalano i delitti di mafia e la sua amata Palermo, gli sguardi, i lutti, i volti. Il suo obiettivo è quello di scuotere le coscienze. È nota per essere stata la prima fotoreporter a raggiungere il luogo dell’assassino di Piersanti Mattarella. Fu anche la prima donna europea a ricevere il Premio Eugene Smith, che le venne conferito a New York. Venne Insignita anche del prestigioso Premio Eric Salomon Award.
È morta all’età di 87 anni, dopo aver combattuto contro la malattia. Prima di morire ha chiesto alle sue due figlie di riabbracciare il suo mare dopo la cremazione. La sua storia è stata raccontata in una fiction Rai di Roberto Andò alcuni giorni dopo la sua scomparsa. Risale alla settimana scorsa la sua partecipazione a un workshop di fotografia a Orvieto. Fino all’ultimo ha organizzato viaggi da intraprendere per rispondere ai tanti inviti che le provenivano da ogni parte del mondo.
Letizia Battaglia è stata cofondatrice del Centro di Documentazione “Giuseppe Impastato”. Si è occupata anche di politica a cavallo tra la fine degli anni ’80 e i primi anni ’90. È stata consigliera comunale con i Verdi, assessore comunale a Palermo con la giunta Orlando. Terminato l’incarico, lavora come consulente esterna per il carcere. Nel 1991 è eletta deputata all’Assemblea regionale siciliana con La Rete, nell’XI Legislatura. In questa legislatura è la vice presidente della Commissione Cultura. Nel 2012 si candida per Sel alle comunali, ma non viene eletta.